Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Bel Riose    24/03/2009    1 recensioni
Il detective Mori riceve l'incarico di scoprire l'autore di una serie di minacce di morte ad un misterioso miliardario americano in visita in Giappone e Shinichi, indagando, trova dei collegamenti tra il nuovo cliente di Kogoro e l'Organizzazione degli Uomini in Nero. Collegamenti fin troppo evidenti, però. Chi è realmente McAndrew? Qual'è il vero motivo della chiamata di Kogoro? E, soprattutto, qual'è il suo rapporto con la CIA e l'FBI, che pure sembrano molto interessate a lui?
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ennesima mattinata dell'ennesima, noiosa giornata estiva era sul punto di finire. Kogoro Mori era seduto davanti alla sua scrivania intento, come sua abitudine, ad un pisolino che durava ormai da quasi due ore, il quotidiano del giorno prima ancora aperto, sulle pagine sportive.
Ran era in vacanza con Sonoko e Conan, terribilmente annoiato, non aveva trovato nulla di meglio da fare che dedicarsi ad un pò di sana lettura.
Ma il tempo di leggere era finito, dato che ormai si avvicinava l'ora del pranzo, ed il ragazzino ritenne opportuno di dover svegliare il pigro detective e costringerlo ad organizzarsi per il pasto.
Così, si avvicinò alla sedia ed iniziò a dare delle leggere gomitate a Kogoro. Ci volle del tempo, tuttavia, prima che questi si decidesse ad aprire gli occhi, all'inizio guardando dritto davanti a se, quasi stesse ancora sognando.
Poi, d'un tratto, balzò sulla sedia con uno scatto improvviso, tanto che fece cadere il quotidiano sul pavimento, e, guardandosi attorno ancora a metà strada tra il sogno e la realtà, esclamò:- Ehi, dove sei finita Miyako?-
Conan, al vedere Kogoro, scosse il capo e disse:- Non ti starai riferendo all'attrice Miyako Suna, quella che hai visto ieri in televisione, vero?-
Kogoro, accortosi solo ora della presenza del ragazzino e finalmente destatosi del tutto, lo guardò torvo:- Ma cosa vai dicendo? Non ho nominato nessuna Miyako. Te lo sarai immaginato.-
Al'udire la risposta tanto banale del detective, Conan replicò:- Dì la verità, Kogoro: stavi sognando di essere nella piacevole compagnia di Miyako Suna.-
-Quello che sogno non sono fatti tuoi moccioso!-urlò Mori.
Ma Conan non fece caso alla solita escandescenza del detective, invece venne attratto con la coda dell'occhio dal giornale che poco prima gli era caduto accanto. Era aperto alla seconda pagina, e si vedeva campeggiare il titolo di un lungo articolo:"Conrad McAndrew atterra in Giappone".
Conan prese in mano il quotidiano ed iniziò a scorrere rapidamente l'articolo.
Ma venne bruscamente interrotto dall'improvviso bussare alla porta.
Automaticamente, Kogoro assunse l'aspetto più formale che poteva e, precedendo le parole con un leggero colpo di tosse per schiarirsi la voce, disse:- Avanti.-
Entrarono due uomini, entrambi vestiti molto elegantemente; il primo che entrò era leggermente più basso dell'altro e portava un paio di spessi occhiali da vista.
Dopo un leggero inchino, si rivolse a Kogoro:- Lei è il famoso detective Mori?-
All'udire l'aggettivo "famoso" Kogoro sorrise, mentre Conan faceva una leggera smorfia:- Si, sono io.-
L'uomo annuì:- Io sono Minato Hayame, direttore della filiale nipponica delle McAndrew's Enterprises, e questo- indicò il suo accompagnatore:- è Mikami, il mio segretari. Siamo qui perchè vorremmo assumerla per risolvere uno spiacevole problema.-
- McAndrew ha detto?- domandò Kogoro, mentre il sorriso si allargava.
- Esatto.-
- Prego, allora, accomodatevi pure e spiegatemi tutto.-indicò due sedie.
I due si sedettero, ed Hayame iniziò:- Da quando, ieri mattina, il signor McAndrew è atterrato a Tokyo, ha ricevuto quattro bigliettini contenenti chiare minacce di morte.- il tono era serissimo.
Kogoro annuì:- Suppongo quindi che il mio compito sia di scoprirne l'autore.-
- Precisamente.- intervenne Mikami.
- Li avete con voi, ora?- chiese il detective, ma l'interlocutore scosse il capo. - No- rispose:- in effetti, detective, noi siamo qui solo per assumerla e metterci d'accordo sulla ricompensa. I dettagli il signor McAndrew glieli spiegherà di persona, su sua espressa richiesta.-
Conan li squadrò attraverso le lenti degli occhiali; Kogoro, invece, aveva assunto una espressione quasi da ebete:- Quanto sareste disposti a pagare?- chiese.
- Voi quanto vorreste?- fu la replica perentoria del direttore Hayame.
Kogoro non stava più nella pelle, e si vedeva: possibile che avesse realmente trovato un cliente cui non importava di sborsare qualunque somma? No, non era possibile, sicuramente stava ancora sognando. Eppure era tutto reale.
Conan, dal canto suo, rimaneva impassibile: qualcosa lo turbava. Qualcosa non quadrava come doveva.
- Allora?- incalzò Hayame.
Kogoro era indeciso.
- Che ne direste di venti milioni di yen?- intervenne nuovamente Mikami.
Ora il detectivesembrava davvero sul punto di svenire, o di urlare dalla gioia:- V-venti milioni?- balbettò.
Conan osservò Hayame annuire sorridente. Cosa c'era sotto? Perchè qualcosa c'era, lo sentiva.
Due erano le cose: o McAndrew prendeva quelle minacce davvero sul serio, oppure nascondeva qualche sorpresa.
Kogoro non esitò ad acettare la generosa offerta:- Affare fatto, signori.-
I due uomini si alzarono, Hayame era visibilmente soddisfatto:- Benissimo, detective Mori, il signor McAndrew sarà felicissimo nell'apprendere che ha accettato l'incarico. Comunque, ci aveva dato precise istruzioni per questa eventualità: se lei non ha nulla in contrario, domattina sul presto manderemo un auto a prelevarla dal suo ufficio per portarla alla sede principale. Lì, lui vi spiegherà tutto nei dettagli, anzi, vi prega di accettare anche l'invito a dormire nelle suite del suo hotel fino a caso risolto.-
Questo era davvero troppo per Kogoro; sembrava sul punto di mettersi a saltare di gioia per tutto l'edificio. Di sicuro, l'espressione si fece molto più stupida:- Accetto molto volentieri, signori.-
-Un'ultima cosa, detective: il signor McAndrew ci tiene a dirle che può portare con lei chiunque lei voglia, senza nessun problema.-
Conan lo guardò intensamente: ora la faccenda diventava ancora più strana.

Poco dopo i due uomini salivano su di una elegante berlina grigio scuro, allontanandosi per la strada semi-deserta.
Immediatamente, Conan chiamò a casa del professor Agasa, e spiegò a questi e ad Ai la situazione.
La ragazzina si mostrò sospettosa quanto lui, se non di più; entrambi accettarono di andare con lui da McAndrew.
Quando Conan abbassò la cornetta del telefono, rimase per un pò immobile, a riflettere: riprese in mano il quotidiano su cui aveva letto dell'arrivo di McAndrew e rilesse l'articolo con maggiore attenzione.
Era quasi giunto alla fine, quando il suo sguardo fu attirato da un nome: Tokiwa.
La società di Mio Tokiwa era sussudiaria delle McAndrew's Enterprises.
E mentre strappava velocemente la pagina dell'articolo, ripiegandola accuratamente e mettendosela in tasca, un dubbio balenò nella mente di Shinichi.

  
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