Goodbye
Chiedersi il perché e non trovare risposta…
Camminare senza più avvertire il suolo sotto ai
piedi…
Vivere senza più trovarne il senso…
Respirare e sentirsi mancare l’aria…
Guardare senza più riuscire a vedere…
Accettare.
Come se il più freddo dei metalli
fosse
penetrato nel petto con una lentezza esasperante
e
con altrettanta lentezza si fosse messo a girare
e a
creare un vuoto immenso, incolmabile.
Accorgersi del vuoto, improvvisamente, come
appena
ridestati da un lungo sonno, e acconsentire
a farsi risucchiare e a perdersi nell’oblio
preparato a posta.
Dire “Arrivederci”… sperando che il termine
più
adatto non sia “Addio”.
Angolo dell’autrice…
Conobbi “Nana” quando per la prima volta fu trasmesso su Mtv. Ne vidi
la prima puntata e me ne innamorai. Così vera, così vicina, così umana. Parlo dell’intera storia
naturalmente.
Finita, saputo che ne
esisteva un seguito, decisi di aspettare che continuassero la serie animata,
ciò nonostante ho sempre cercato informazioni sul manga, pur non avendolo mai
effettivamente letto.
E mi appassionai alla
coppia, per me, più bella in assoluto.
Questa piccola drabble non è che un piccolo omaggio a questi due splendidi
personaggi che mi hanno fatta sognare, un ipotetico spunto su quelli che, ho immaginato,
potessero essere stati i pensieri e le sensazioni di Nana nel venire a sapere
della morte di Ren.
Ed è a quest’ultimo a cui ho maggiormente dedicato questa ff,
sopra le note di “A little pain” dei Trapnest.
Con l’intento (e la
presunzione) di rendere sensazioni così profonde attraverso cento semplici
parole.
Senza alcuna pretesa.
HOPE87