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Autore: Mortarjenny    26/02/2016    2 recensioni
Le emozioni di Max sono sempre infinite, ma nella vita c'è una sola possibilità per esprimere il proprio amore ad una persona. Ce la farà Max ?!
"Continuai ad asciugargli il corpo e lui sembrava goderci in ciò, abbozzò un leggero sorriso sulle labbra e chiuse gli occhi. Volevo dirglielo, quello che provavo per lui ma, non sapevo come dirglielo. "
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente, potevamo rilassarci. Era appena andato via Ryan, era da tre ore che si era accomodato a casa Radke e nessuno dei due lo sopportava più, si era da tempo che non lo vedevo ma volevo stare anche un po’ con Ronnie.
Appena chiusa la porta iniziai a sorridere e guardai in faccia Ron.
-Che hai ? Sei felice perché se n’è andato ?!- disse Ronnie aggiungendo una risata.
-Si, perché finalmente possiamo essere noi- dissi sistemandomi i capelli.
-Ho fame, poi ci pensiamo al resto- disse Ronnie spuntando dal nulla.
Lo presi per i polsi e lo accompagnai di fronte al frigo:
-Ti va bene ? Ora mangia- Ron lo guardò con occhi perplessi e frugò nel frigo in cerca di qualcosa che lo attirasse. Intanto lo guardavo, con le braccia conserte, mentre ero io a mangiarmi lui con gli occhi. Accovacciato sul pavimento con tutte e due le mani nel frigo, Ron sembrava un bambino in cerca della sua ultima fetta di torta avanzata dal compleanno, era il classico comportamento che aveva quando cercava cibo.
-Trovato nulla ?- chiesi.
-No…Nulla.- disse con voce sforzata, perché intento a spostare le bottiglie d’acqua sull’ultimo ripiano nel caso ci sia qualcosa d’interessante anche dietro.
Iniziai a sentire un certo caldo, un po’ troppo, e chiesi togliendomi la giacca:
-Ma quanti gradi ci sono in casa ?! Non senti che caldo che c’è Ron ?-
-Stai parlando con uno che ha il frigo aperto davanti, dimmi quanto posso sentire.-
Corsi subito a guardare la caldaia che segnava 20 gradi.
-Qui mi sembra tutto a posto.-
Erano in pieno inverno e sembrava che in casa ci fossero 40 gradi.
 
 
***   QUALCHE ORA DOPO  ***
 
 
Non si capisce quello che possa essere successo
-Un guasto alla caldaia ?-
-Può essere.- ribatté Ronnie sdraiato sul divano.
-Dobbiamo chiamare il tecnico-
-Alle tre di mattina?-
-Bhe, certo che no, dobbiamo solo resistere fino a domani-
- E come, moriremo soffocati, non voglio sapere alla bolletta di gas che mi arriverà- disse Ronnie piagnucolando, mentre aveva le mani sul viso…Sempre il solito Radke.
In qualsiasi caso fuori saremmo morti di freddo, facevano -4 gradi, non ci conveniva molto uscire, allora era meglio stare li, a scioglierci dal caldo.
-Hey Max, ho troppo caldo…- disse Ronnie sdraiato a terra a contatto con le piastrelle per cercare un po’ di fresco.
-A chi lo dici…- mi butterei nella neve gelida di fuori-
-già…- sospirò.
Non riuscivo a non guardarlo, era uno spettacolo, il Ronnie, sdraiato a terra, seminudo, con il sudore sulla schiena, non faceva altro che lamentarsi. Era troppo bello per me , io lo amavo, non poteva immaginare quello che provavo per lui, e quale momento migliore per dirglielo: chiusi in una casa che trabocca di caldo infernale.
-Ron…-sospirai.
-che hai ?- mi disse con voce soffocata
Mi alzai e andai a prendere un asciugamano sotto la credenza, mi misi vicino a lui ed iniziai a tamponarli la schiena, asciugandoli le goccioline di sudore.
-Ma che fai?...- mi disse in modo sconcertato ma sotto sotto sembrava felice di questo atto.
-Nulla Ron ti vedo semplicemente stanco.
-Si e lo sono- rispose sospirando.
Continuai ad asciugargli il corpo e lui sembrava goderci in ciò, abbozzò un leggero sorriso sulle labbra e chiuse gli occhi. Volevo dirglielo, quello che provavo per lui ma, non sapevo come dirglielo. Provai così:
-Ron…- dissi a bassa voce, in un tono quasi impercettibile.
-Dimmi Max- rispose bisbigliando, per darmi corda.
-…Ho sonno- non ce la facevo a dirglielo, forse dovevo aspettare un po’, sembra il momento perfetto ma…evidentemente non lo è. Ogni volta che sento la sua voce mi si scioglie il cuore quindi, come faccio a dirglielo?
-Anche io Maxie- Ronnie addolcì la voce e tese la mano vicina al mio collo accarezzandomelo. Storsi il collo vicino alla sua mano che, leggera, mi sfiorava la pelle.
-Max, andiamo a dormire?- lo disse in tono strano quasi sadico.
Gli guardai dentro a quegli occhi marroni e infondo percepivo una luce, aveva proprio uno sguardo da  furfante, forse il caldo gli aveva dato alla testa.
-Va bene Ron, andiamo- lo dissi con il suo stesso tono però stavolta levai un sorrisino tra le labbra.
Ronnie si alzò e mi prese per i fianchi mentre ci dirigevamo verso la camera da letto.
Il mio cuore non si fermava, ero troppo emozionato per esprimermi, non sapevo che dire o che fare quidni mi lasciai trascinare dai miei sentimenti e lasciai fare al mio Ron.
Anche lui provava le stesse cose per me? Oppure mi stava solo prendendo in giro? In qualsiasi caso mi stava davvero rendendo felice.
Mi buttai sul letto di Ronnie, faceva un caldo tremendo, sulle finestre c’erano rigoli su rigoli di condensa.
Scalciai via il piumino dal materasso, se no rischiavo la morte!
-Fa troppo caldo!-.
-Si hai ragione- risposi in tono affannato.
Ronnie si sdraiò sul letto di fianco a me e iniziò a fissare un punto fisso sul soffitto, le luci erano accese, dominavano la situazione silenziosamente.
-Che hai?- gli chiesi.
-Nulla amor…e- mi disse stiracchiandosi le braccia e sorridendo.
Il mio cuore si bloccò, io rimasi immobile per qualche secondo, aveva pronunciato la parola proibita “amore”, la parola che del tutto fece collassare il mio cuore.
Appoggiai il gomito sul letto mentre con l’altro mi levavo i capelli dal viso.
-Davvero…Davvero mi hai chiamato amore?-
-Si…amore- lo ripeté ma stavolta non sorrise, era più serio per farmi capire che non scherzava.
Rimasi ancora paralizzato, ero troppo felice di sentirmelo dire.
Ron allungò il braccio verso di me, avvinghiando la sua mano al mio collo, io per scherzare feci finta di mordergli il polso e ringhiando ma Ron mi disse:
-Cosa vuoi fare tu, piccolino?!-
Io a quelle parole sorrisi e gli concessi anche un bacio, le nostre labbra erano come calamite, cominciammo con un tenero bacio per poi finire nel più folle amore, le nostre lingue si intrecciavano tra loro, sentivo la mia e la sua saliva in eccesso che lentamente scivolava giù dal mio mento per poi finire su quelle bianche lenzuola.
Non si sopportava più quel caldo infernale ma noi continuavamo lo stesso come se non stesse accadendo nulla.
Ron era molto appassionate nei suoi baci, ci metteva tutta la sua grinta, era davvero abile in tutto ciò, ogni suo movimento era coordinato alla sua lingua e viceversa, sapeva i punti dove toccarmi e azzeccava ogni mio posto preferito, era lui a dirigere le danze, chi poteva farlo meglio? Lui era il mio Ron…
 
 
 
ANGOLINO DELLA SCRITTRICE:
E’ da un po’ che ci lavoro, speravo venisse meglio, ma giuro che sulla prossima aggiungo più passione e prometto che la faccio durare anche di più XD. Molto perversa e malata ma ci può stare dai. XD GRAZIE 1000 PER AVERLA LETTA! VI AMO PATATII!
 
 
   
 
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