Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: EchoS_    27/02/2016    1 recensioni
Louis è un padre single che ha promesso a sua figlia qualcosa che non può mantenere.
Harry è uno sconosciuto gentile.
|| 1239 words. || Stranger!Harry || Singlefather!Louis ||
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A sweet cake for you



«Un solo atto d'amore darà origine ad un flusso infinito.»
 

Louis è esausto.

Dire che si sente scricchiolare ogni singolo osso del corpo sarebbe riduttivo, perciò senza farsi vedere dalla sua bambina di quattro anni, cerca di darsi una sistemata alla schiena; per la piccola Darcy lui è un eroe che non sente mai dolore e che non si trova mai in difficoltà. E vorrebbe che fosse davvero così.

Sono in quel supermercato da quelle che sembrano ore. Ad entrambi piace vagare tra gli scaffali e guardare tutte le confezioni colorate che sembrano fare a gare tra loro su chi attira maggiormente l'attenzione dell'acquirente.

Sua figlia continua a saltellare da una parte e dall'altra e Louis, dall'alto dei suoi ventiquattro anni, sta per avere una crisi di nervi. Giura di essere sul punto di cacciare un urlo nel bel mezzo delle corsie del market, ma poi si trattiene perché una signora anziana lo sta già guardando male.

Si limita a massaggiarsi le tempie ripetutamente per cercare di calmare i propri nervi, poi chiama la figlia e le promette un dolce per farla stare buona.

-Vieni, scegli quello che vuoi- sussurra esasperato, una volta che sono davanti al banco frigo colmo di torte e dolciumi di ogni tipo. Darcy sembra contenta, perché si tuffa istintivamente nel freezer e afferra la prima torta che sembra attirarla, scrutandola con occhietti soddisfatti.

Poi la porge al papa e urla: -Quetta!-

Louis sorride perché, nonostante tutto, la ama con tutto il suo cuore. La nascita di Darcy è stata del tutto inaspettata. Louis aveva vent'anni, aveva litigato con il suo fidanzato e per varie vicissitudini aveva messo incinta una sua vecchia amica. Per sbaglio, ovviamente.

Ma quando si è ritrovato solo ad accudire una neonata, senza sapere assolutamente nulla di pappette e pannolini, ha iniziato a capire di aver fatto una grande cazzata. Era molto spaventato e sull'orlo della depressione, ma ogni volta che guardava gli occhioni azzurri di Darcy si sentiva rinascere.

Lei gli dava la forza di andare avanti ogni giorni, di fare tre lavori per mantenerli entrambi e non farle mancare mai niente. Si sforza davvero tanto, ma è sempre più stanco.

Si cala il cappellino di lana sulle orecchie, sognando di potersi nascondere visto il suo aspetto da barbone fuggiasco -teme davvero che qualcuno possa chiamare la polizia da un momento all'altro.-

Afferra la mano della piccola che continua ad ammirare sognante la sua torta tutta fiori e fronzoli, mentre si dirige alla cassa con il cestino mezzo vuoto.

Ad accoglierli c'è una cassiera che si sta smaltando le unghie: in effetti non c'è molta gente intorno a loro, solo un biondino con un paio di occhiali che si aggira nel reparto musicale e un ragazzo tutto fossette ed occhi verdi che è in fila dietro di loro.

La donna alza lo sguardo solo quando Louis si schiarisce la voce, ed inizia a passare in cassa tutti gli acquisti del ragazzo, masticando rumorosamente una gomma e facendo attenzione a non rovinare le sue preziose unghie.

-Sono 59,50 £- biascica la donna con fare disinteressato, tamburellando contro la cassa.

Louis si mordicchia le labbra mentre fruga nelle tasche dei pantaloni: ha solo cinquanta sterline e non sa assolutamente cosa fare. Vorrebbe sparire dentro il suo cappellino rosso o farsi un tuffo nella boccetta di smalto ancora aperta che la donna tiene accanto al battitore.

-Ehm. Ho solo cinquanta sterline- borbotta imbarazzato, sentendo già le guance che gli vanno a fuoco. La cassiera lo fissa scocciata, come per incitarlo a darsi una mossa e prendere una decisione.

Anche i clienti dietro di lui sembrano spazientiti, tutti tranne il ricciolino dagli occhi verdi che è tipo troppo alto ma che continua a scrutarlo da sotto le sue ciglia scure.

Allora Louis si mette a fissare gli acquisti e a fare una rapida scansione mentale.

Non può assolutamente rinunciare ai surgelati, o sarebbero entrambi morti di fame; non può lasciare i pennarelli perché servivano a Darcy all'asilo, stessa cosa per lo zainetto nuovo visto che l'altro si era rotto proprio quel pomeriggio.

-Lascio la torta- dice infine, senza nemmeno pensarci due volte, appoggiando la banconota tra le mani della donna e riprendendo il resto. Poi si volta verso sua figlia che ha gli occhi pieni di lacrime.

-Ma papa'- sussurra lei, tirando su con il nasino rosso. -Me lo avevi promesso.-

A Louis si stringe il cuore, mentre le soffia il naso e le sistema il cappottino. E' un padre orrendo. -Lo so. Mi dispiace tesoro, te ne comprerò una gigante quando potremo permettercelo.-

-Lo hai detto anche ieri- mormora la bimba, abbassando lo sguardo e afferrando la mano che il suo papà le sta porgendo.

Louis sente di star per scoppiare a piangere. Non solo ha appena fatto una figura epica in un market, quel che è peggio, è che ha deluso sua figlia e questa cosa lo fa stare davvero male. Si morde le labbra talmente forte che teme che da un momento all'altro potrebbero spaccarsi.

Beh, forse se avesse fatto il doppio turno alla piscina sarebbe potuto passare a prendere la torta il pomeriggio successivo, oppure...

-Ehi tu! Aspetta!-

Louis, ormai un isolato lontano dal market, sobbalza quando sente qualcuno urlare dietro di loro. Istintivamente si volta e si ritrova il ricciolino di prima tutto trafelato, con i capelli spettinati e un sacchetto della spesa tra un paio di mani enormi e bellissime.

-Piccolina, hai dimenticato la tua torta- mormora il ragazzo, inginocchiandosi davanti a Darcy e tirando fuori dalla busta la stessa identica torta che la bambina aveva scelto pochi minuti prima.

Louis stenta a credere ai suoi occhi: li ha spalancati e umidicci, ma lui non piange mai, quindi si limita ad inarcare le sopracciglia ed ad appoggiare una mano sulla testolina scura di sua figlia.

-Non dovevi assolutamente- dice fingendosi indifferente, ma quel gesto lo ha colpito tantissimo e gli risulta difficile ignorare le urla di gioia della sua bimba, che guarda lo sconosciuto con occhi adoranti.

Il riccio si stringe nelle spalle e si alza di nuovo in piedi, infilandosi quelle mani enormi nelle tasche posteriori dei jeans. -E' stato un piacere, sembrava che lei ci tenesse davvero tanto.-

Ora sta sorridendo e Louis può giurare di non aver mai visto niente di più accecante: i suoi denti sono bianchissimi, gli occhi gli si sono illuminati e le fossette si sono fatte più marcate.

-Dammi il tuo numero, così in qualche modo ti restituirò i soldi della torta.-

Louis non è sicuro di averlo davvero detto ad alta voce, ma in caso lo abbia fatto, quello è il modo peggiore in cui ha tentato di rimorchiare un ragazzo. Il suo gesto lo ha colpito davvero tantissimo perché non è possibile che nel mondo esistano persone ancora così gentili e spontanee.

Il ragazzo-occhi-verdi sorride, come se avesse già capito qualcosa, e afferra il pezzetto di carta e la penna che Louis gli porge, scarabocchiando velocemente qualcosa -che ad essere sinceri sembra troppo lungo per essere solo un numero di telefono- per poi restituire il tutto al legittimo proprietario.

-Sono Harry, comunque- dice subito dopo, passandosi una mano tra i ricci castani e facendo un rapido occhiolino a Darcy, anche se Louis è convinto -o vuole convincersi- che fosse diretto a sé.

Quando iniziano ad allontanarsi, Louis si sente come rinvigorito e riesce solo a pensare a quel paio di occhi verdi, anche se dovrebbe iniziare a pensare a cosa cucinare per cena.

Davanti alla porta di casa, mentre Darcy schizza su per le scale con la sua corsetta incerta, Louis apre il biglietto.

C'è ovviamente il numero di telefono di Harry ma il ragazzo ha aggiunto rapidamente una frase sotto, come Louis aveva previsto: Chiamami, ma non sono i soldi che voglio.

Louis sorride ed entra in casa.

Esattamente come aveva previsto.






Angolino:

Insomma. Spero che questa cagatina vi sia piaciuta.
Sono giorni che penso di scriverla, dopo aver visto un video bellissimo e commovente su facebook, ma sono appena tornata da una gita in Grecia -fantastica- e non ho avuto giustamente un buco di tempo libero per scriverla.
Chiedo scusa se c'è qualche errore ma non ho avuto tempo per rileggerla..... Sono imbarazzante.
Allora fatemi sapere cosa ne pensate, sono davvero curiosa di conoscere i vostri pareri, soprattutto perché fa sempre piacere leggere sia complimenti che critiche, sono costruttivi allo stesso modo.
Beh, grazie ancora per aver letto!
Ci vedremo alla prossima OS! 

Baci,


EchoS_

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: EchoS_