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Autore: Sciao_Principesa    28/02/2016    0 recensioni
[Nico Mirallegro]
Questa storia sarà una specie di diario dei miei sogni con protagonista Nico Mirallegro. Spero vi piaccia.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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31 maggio 2016,

Caro Diario, oggi è il giorno. Grazie a tutte le mie complicate ricerche e i giorni passati a fare la stalker su ogni suo profilo social, finalmente ce l'ho fatta. Oggi, Nico Mirallegro, il ragazzo più bello di tutta Manchester, anzi, detto così è troppo diminutivo, diciamo di tutto il mondo conosciuto, verrà qui, nella mia città: Como.

Il mio sogno si sta per avverare, finalmente.

Sono ferma in piazza Duomo da 45 minuti e 37 secondi e continuò ad aspettare di vedere qualcuno avvicinarsi che mi ricordi lui, ma ormai iniziò a perdere ogni minima speranza che mi sia rimasta.
Cerco nella borsa il biglietto del bus, preso al mattino, per ritornare sui miei passi e tornarmene a casa, ormai delusa dal fatto che non si sia fatto vedere ancora nessuno e quando alzò lo sguardo lo vedo. Bello come un raggio di sole che entra nella tua stanza al mattino, quel raggio lieve, dolce e sottile che si intrufola tra le fessure delle persiane in silenzio, come a dirti "sono qui, è giorno, devi svegliarti ma fai pure con calma", eccolo. Caspita, dal vivo è ancora più bello. Devo fermarlo, devo dirgli qualcosa, ho aspettato questo momento per una vita, non posso lasciarmelo scappare in questo modo adesso che è a due metri di distanza da me.
Iniziò a camminare nella sua direzione nel modo più tranquillo che riesco a fare e una volta di fianco a lui faccio la fatidica domanda.

"Ciao, sei di qui? Vedo che sei stavi guardando il Duomo ammirato, vuoi che ti spieghi cos'è e magari ti faccio da guida turistica?" Ecco, ormai l'ho detto, non posso tornare indietro. Mi sento stupida ripensandoci ma cerco di sfoggiare il mio sorriso migliore che non ci mette molto ad essere ricambiato con un sorriso ancora più bello e perfetto e un "mi farebbe molto piacere" detto con un forte accento di Manchester.

Bene Federica, ora puoi morire contenta.

Cerco di non svenire subito e iniziò a spiegargli nel modo in cui meglio riesco la storia del Duomo nel mio bellissimo inglese-italiano. Grazie prof di arte, le sue lezioni su Como mi sono servite a qualcosa, non la ringrazierò mai abbastanza, chiederò di farle una statua e posizionarla al centro della città. 

"
Bene, adesso torniamo un attimo indietro, ti faccio vedere un paio di cose e poi andiamo verso la riva, ti va?"
annuisce e inizia a seguirmi fuori dalla città murata, gli mostro Piazza Vittoria e gli faccio vedere la mia scuola, posizionata lì di fianco. Sembra interessato, mi chiede cosa studio, che classe faccio, in che indirizzo e mi chiede pure gli orari che faccio. Meno male che ero io la stalker. Spero non si stia annoiando a morte e pensi che sono una pazza inopportuna, che voleva solo farsi un giro e che non aveva bisogno di una rompipalle che gli spiegasse ogni dettaglio della città.

"Hai fame?" Gli chiedo
"In effetti, tutto questo camminare me ne ha fatta venire un po'. Dove mi porti?" 
"Nella gelateria migliore di tutta Como, vieni." Gli dico facendogli l'occhiolino.
Arriviamo nella gelateria, prendiamo i nostri coni gelato e ci sediamo su una panchina lì fuori.
"Che stupida, non mi sono nemmeno presentata, ti ho subito assalito è fatto girare dappertutto come una trottola, sono Federica" dico ridacchiando un po' in imbarazzo.
"Credo tu già sappia chi sono, comunque Nico, piacere mio." Mi porge la mano e gliela stringo cercando di non risultare una fan impazzita. "Mi piace molto questa città, è molto tranquilla, e poi se tutte le ragazze sono come te, ci rimarrei a vivere!" Ridacchia. 
"Non mi hai preso per pazza vero? Ti vedevo un po' spaesato e ho pensato che ti avrebbe fatto piacere fare un giro della città con qualcuno del posto. So di non essere stata proprio tranquilla, scusami." 
"No, ho solo pensato che una bella ragazza si fosse offerta di farmi da guida turistica e ho subito accettato, comunque mi stai davvero simpatica." Nico Mirallegro ha appena detto che sono una bella ragazza? L'ha detto veramente? Qualcuno mi tiri una svecchiata d'acqua fredda in faccia, qualcuno mi dica che non sto sognando. 
"Beh, grazie, anche tu mi stai simpatico. Dai vieni, facciamo una passeggiata in riva, almeno fai tutte le foto che vuoi e poi ti lascio andare, giuro" dico alzandomi dalla panchina e sistemandomi i vestiti. 

Arriviamo nella passeggiata lungo la riva del lago e mi fermo nel posto migliore dove poter fare una foto. 
"Mettiti qui, ti faccio una foto ricordo, almeno la puoi postare su tutti i social dicendo quanto è bella Como e quanto è ospitale la gente" dico facendogli l'occhiolino e accennando una risata.
"No, voglio che ci sia anche tu nella foto, vieni." Mi prende delicatamente per il braccio e mi mette di fianco a lui. "Ci sarà qualcuno disposto a farci una foto, no?" Sorride porgendomi il suo telefono, lo prendo è fermo un ragazzo chiedendogli cortesemente di farci qualche foto. Torno al mio posto, facciamo 5 o 6 foto e nell'ultima mi dà un bacio leggero sulla guancia ed io inizio a ridere imbarazzata. Vado dal ragazzo a riprendere il telefono e a ringraziarlo quando mi accorgo di una cosa. Non poteva essere vero. Non lì. Non adesso. 
Nico mi raggiunge 
"Vediamo le foto, sono curioso di vedere come siamo venu.. Ehi, tutto bene?" 
"Si, cioè, no, non tanto, non lo so."
" Cos'è successo? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"No no assolutamente, è che il ragazzo... Ecco... Era il ragazzo che mi piaceva... Io... Che stupida"
"Ah, stavate insieme?"
"No, non gli sono mai piaciuta, non piaccio a nessuno." Dico lasciandomi andare sulla panchina di fianco a una fontanella. "Tutti mi vedono come quella pazza, quella strana, non sono popolare, faccio battute stupide, non ascolto la musica che ascoltano gli altri, mi prendono in giro, sono brutta.. Come posso anche solo pensare di piacere a qualcuno?"
"non dire queste cose, ti conosco da un'ora e mezza e posso dire che sei una ragazza solare, simpatica, divertente, socievole e anche molto bella... Aspetta mi è venuta un'idea" prende il telefono, guarda le foto che abbiamo fatto poco prima e apre l'ultima, quella dov'è mi dà un bacio e io rido, scrive qualcosa e la pubblica su Instagram. "Guarda"
Mi arriva una notifica "nicomirallegro ti ha taggato in una foto" cerco di trattenermi dall'impazzire, apro la foto è leggo la descrizione. Aveva scritto che si trovava a Como, una ragazza lo aveva fermato per strada offrendosi di fargli da guida della città, gli aveva fatto vedere tutto, si erano fermati a mangiare "il gelato più buono di Como", avevano passeggiato in riva al lago e si erano fermati a fare qualche foto, ora erano seduti su una panchina, la ragazza diceva che nessuno la voleva, diceva di essere antipatica, strana, pazza e brutta mentre lui pensava il contrario, anche se la conoscesse da un'ora e mezza, concludeva con una domanda "se non sono l'unico a pensare che sia bellissima, commentate qui sotto con un vostro pensiero."
In pochi secondi quella foto si riempì di mi piace e commenti positivi su di me, oltre che ad altri ovviamente riguardanti Nico e centinaia e centinaia di persone iniziarono a seguirmi e a darmi il loro sostegno.
Non potevo credere che avesse fatto una cosa del genere con me, mi conosceva appena. 
Non potevo credere che avesse scritto quelle cose per me. Stavo per piangere.

"Credi ancora di essere brutta?" Mi sorrise 
"Grazie" lo abbracciai timidamente. "Ora ti lascio libero, ti ho rotto le scatole fin troppo in un solo giorno. È stato un vero piacere conoscerti Nico" dico alzandomi in piedi e facendogli il saluto militare.
"No aspetta, dammi almeno il tuo numero, voglio rimanere in contatto con te." Ci scambiamo i telefoni, gli scrivo il mio numero, mi salvo come "Federica la tua guida turistica preferita" e mi faccio una foto da aggiungere al contatto, poi glielo restituisco. 
"Quanto rimani qui?" Gli chiedo
"Pensavo di fermarmi una settimana, ma ora che ti ho conosciuto ho deciso di fermarmi un po' di più." Mi sorride. "A presto quindi?"
"Certo, a presto." Lo salutò sorridendogli e mi incammino verso la fermata del bus.
Ancora non realizzo come tutto questo sia potuto succedere.

-Federica


 
  
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