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Autore: 365feelings    28/02/2016    0 recensioni
01. 25 dicembre - Jason/Piper
02. 21 dicembre - Will/Nico
03. 11 dicembre - Reyna/Talia
04. 26 dicembre e giorni seguenti - Will/Nico
In città zero gradi au | missing moments e future fic
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Piper McLean, Will Solace
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Coppia: Jason/Piper
Rating: verde
Genere: commedia, romantico
Avvertimenti: modern au, In città zero gradi au
Prompt: Jason/Piper, Sul naso ha una spruzzata di lentiggini che si vedono solo molto da vicino
Note: questa storia, come tutte quelle che seguiranno, è ambientata nello stesso universo di In città zero gradi, una modern au che ho scritto l'estate scorsa in occasione della settima edizione del Big Bang Italia. In origine non era prevista una raccolta di missing moments e future fic e al momento ho scritto solo due flash fic, quindi gli aggiornamenti non saranno regolari. Dipenderanno soprattutto dall'ispirazione e dalla pigrizia, per cui se avete dei punti che vorreste veder trattati maggiormente non esitate a dirmelo.
La lettura di In città zero gradi temo sia necessaria per la piena comprensione di questa raccolta. Se non avete mai aperto la fanfiction questa è l'introduzione che potrebbe aiutarvi a farvi un'idea di che cosa sto sto parlando: "Dicembre, New York. Mentre le feste si avvicinano e i bollettini meteo non fanno altro che parlare della terribile tempesta di neve Chione, Annabeth capisce di non essere sua madre, Piper decide di mettersi in gioco, Leo trova finalmente qualcuno con cui condividere i propri sogni e Nico scopre che può essere ancora felice." 
  • Fahrenheit 32 è un richiamo ai zero gradi che compongono il titolo della storia di partenza. 32°F corrispondono infatti a 0°C (ringraziamo Cecilia per avermi suggerito il titolo) (ma ringraziano anche Elena che ogni tanto si sorbisce sempre le stesse lamentele su quanto odio pensare ai titoli)
  • I ristoranti citati esistono veramente e sono tutti molto costosi, molto esclusivi e l'ho già detto molto costosi?
  • Storia scritta per l'iniziativa di San Valentino indetta dal gruppo fb We are out for prompt (ringraziamo ancora Elena per il prompt)



(25 dicembre)

Le note della colonna sonora di King of Sparta si insinuano lentamente ma con insistenza nel suo sogno fino a svegliarla e quando accade non ha il tempo di sbadigliare o di godere del tepore del piumone, nemmeno di lamentarsi per quel risveglio imprevisto. Non appena apre gli occhi, infatti, esce con urgenza dal letto e muovendosi quando più velocemente e silenziosamente possibile abbandona la stanza alla disperata ricerca del telefono.
I tamburi risuonano un'altra volta, in un crescendo di pathos, prima che riesca a rispondere alla chiamata e maledice mentalmente l'acustica perfetta dell'ampio soggiorno. Maledice anche Leo e le suonerie personalizzate che ha impostato per i contatti della sua rubrica.
«Pronto?» bisbiglia.
«Pipes, tesoro, iniziavo a preoccuparmi. A New York è mezzogiorno e non mi hai ancora chiamato. Non è da te. Tutto bene? Perché bisbigli?»
Solo allora la donna si accorge che è giorno.
«Ciao papà, no va tutto bene. Scusami è che...» inizia, alzando un po' il tono, e per fortuna l'uomo dall'altro lato del ricevitore completa la frase per lei.
«Stai cucinando? Sei a pranzo? Ti lascio andare subito, ti faccio solo gli auguri».
«Sì» replica lei immediatamente. Non ha voglia di dire a suo padre che si è dimenticata di chiamarlo il giorno di Natale perché si è appena svegliata. Farlo significherebbe spiegargli il motivo che l'ha tenuta a letto fino a quel momento e che coinvolge un uomo e una nottata di tanto atteso e molto appagante sesso. Decisamente non qualcosa di cui vorrebbe parlare a suo padre, tantomeno per telefono e subito dopo essere stata catapultata giù dal letto.
«Sono a tavola e scusami se non ti ho chiamata, ho avuto tante cose da fare» mente, ripensando fugacemente però alla nottata trascorsa e conclusasi solo poche ore prima.
«Non ti preoccupare, volevo solo assicurarmi che non ci fossero problemi. So che c'è stata una brutta tempesta di neve, ma tu stai bene giusto?»
«Sì, sì. Il peggio è stato la settimana scorsa, ma ormai tutto è tornato alla normalità anche se c'è ancora la neve».
«Sono contento. Buon Natale, Pipes. C'è anche Leo con te? Fai gli auguri anche a lui e salutamelo!»
«Ricambia! Buon Natale anche a te papà. Ci sentiamo nei prossimi giorni e ci vediamo quando torniamo a Los Angeles».
«Ti voglio bene» la saluta Tristan dall'altro capo del mondo.
«Ti voglio bene anch'io» termina la chiamata e un po' le dispiace aver liquidato così velocemente suo padre. Con la scusa che lei ora vive a New York e che lui sta a Los Angeles quando non è, come ora, in qualche località sperduta a girare un film, non si sentono spesso e quando capita ogni secondo in più è prezioso.
Si rincuora all'idea che nell'arco di una settimana saranno entrambi nella stessa città (e avrà quindi occasione per aggiornarlo con tranquillità sulla sua vita) e in punta di piedi raggiunge il bagno. Una volta uscita da lì torna in camera e lo fa sperando che la chiamata non abbia svegliato Jason. Una speranza vana perché la colonna sonora di King of Sparta sveglierebbe chiunque. L'uomo infatti la sta aspettando.
«Scusami» dice non appena avverte lo sguardo dell'altro posarsi su di lei «Non volevo svegliarti».
Jason scuote il capo.
«Non fa niente, in realtà ero già mezzo sveglio» replica e le fa cenno di raggiungerlo sotto il piumone. L'idea di Piper era quella in ogni caso e si affretta a tornare ad occupare il posto di prima. L'attico è ben riscaldato, ma il tepore del letto e del corpo accanto al suo è molto più invitante. Si accoccola perciò contro il petto solido dell'uomo che subito la circonda con il braccio.
«Buon Natale» le augura e Piper alza il capo per osservarlo.
Incontra dapprima il pomo d'Adamo, poi la linea decisa del mento, quindi le labbra (che non sono le labbra più belle che abbia mai visto, ma che le piacciono più di tutte soprattutto per la cicatrice a forma di mezza luna che interrompe il labbro superiore) e il naso dritto spruzzato di lentiggini. È un particolare che normalmente sfugge, bisogna essere davvero molto vicini per notarlo, più di quanto lo sia lei in quel momento. Si prende un istante per assaporare la consapevolezza che davvero poche persone sono a conoscenza che il naso di Jason ospita una inaspettata spruzzata di lentiggini e che lei rientra tra quelle.
Infine ci sono gli occhi: blu, profondi, di una sfumatura che ha visto solo su un'altra persona (e cioè Talia) e che non si stancherà mai di voler sentire su di sé. 
Si sporge per un bacio a stampo che le riscalda il cuore perché l'intimità che stanno condividendo in quel momento non è stata immediata, complici gli impegni lavorativi di lui e la sua insicurezza.
«Cosa preferisci fare per il pranzo? Non penso di riuscire ad ottenere un tavolo al Masa con così poco preavviso, però posso provare con l'Eleven Madison Park» le dice, nominando due dei più rinomati ristoranti della città, e poi aggiunge «Oppure possiamo restare qui. Credo di avere qualcosa in frigo».
La seconda alternativa è quella che la attira maggiormente ed è anche quella che Jason preferisce.
L'uomo comunque ci tiene a precisare che non è che non abbia voglia di portarla in un bel ristorante e Piper lo zittisce con un altro bacio prima che possa continuare a parlare perché davvero non c'è bisogno di giustificarsi. Non dubita che prima o poi accadrà; considerando le loro vite, ci saranno il tempo e le occasioni per indossare abiti eleganti e recarsi in costosi ristoranti.
Ora però è il momento di godere della reciproca compagnia senza che ci sia qualcuno con loro, tanto più che presto saranno a Los Angeles e che tra suo padre e il figlio di Mellie e del Coach non avranno molte occasioni per restare soli.
Mentre schiude le labbra, le mani di Jason scivolano sotto la maglia che le ha prestato per dormire e Piper ormai non ha dubbi che quello sia veramente un buon Natale, decisamente al di sopra di ogni aspettativa per quell'anno.
   
 
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