Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: NonnaPapera    01/03/2016    0 recensioni
Il rumore della sua camminata claudicante rimbomba unico nelle grandi stanze.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La bellezza è negli occhi di chi guarda
Il rumore della sua camminata claudicante rimbomba unico nelle grandi stanze. Si trascina dietro quella sua gamba più corta da così tanto tempo che il suono prodotto dai suoi passi ormai gli pare quasi una lenta melodia.
Però riesce ad apprezzarlo solo in quei momenti, unicamente quando solitario passa in rassegna tutte le stanze, una dopo l’altra, con calma ed accuratezza.
Quel lavoro, a detta di molti così noioso, per lui è un tesoro inestimabile, un regalo preziosissimo che senza preavviso gli è stato donato dalla provvidenza.
Ormai è un anno che ogni notte, unico uomo in quel grande edificio, percorre senza sosta i corridoi illuminati e le sale allestite.
Sa perfettamente che l’unico motivo per il quale è in quel posto è la sua diversità, la sua disabilità che lo rende poco utile alla società che fuori corre veloce. Ma al grande museo che nel suo organico doveva inserire un diversamente abile la sua presenza è congeniale.
In fondo a chi importa se il suo viso è deformato dalla malattia e la sua gamba non è propriamente dritta? Lui lavora in quell’edificio la notte, quando nessuno lo può scorgere.
Prima questo lo rattristava, ora non gliene importa più nulla.
Immerso nel profumo senza tempo del parquet di ciliegio, che scricchiola sinistro sotto il suo peso, osserva quadro dopo quadro, statua dopo statua, opera dopo opera i capolavori esposti.
Il guardiano notturno di un grande museo, che fortuna inaspettata per un essere insignificante come lui.
Eppure è lì e non ha intenzione di andarsene per nulla al mondo.
Certo, il suo ruolo in quel luogo di perfezioni è solo un proforma, un ulteriore spauracchio per le possibili minacce esterne. Sa bene che i sistemi di allarme computerizzati sono molto più efficienti ed efficaci della sua misera presenza, ma anche questo pensiero lo sfiora solo di rado, intento com’è a godersi quel lusso che lo circonda.
Il museo di notte è solo suo, suo e di nessun altro. Quando cala l’oscurità il tempo magicamente si ferma, come se il grande orologio della vita smettesse di battere; e lui si ritrova lì, immerso in quel tempo senza inizio né fine, un limbo fatto di passato, presente e futuro che ogni sera, al calare delle tenebre, si mescolano in una danza unica.
Frutta fresca, dipinta duecento anni addietro, fa da sfondo a donne dalle movenze rotonde che chiacchierano in tutte le lingue del mondo.
Statue immense di lottatori greci, si confondono con la corsa di un cane dalle molteplici zampe.
Tutto si muove, tutto è fermo in un altalenarsi di perfezione e leggiadria. E’ così, osservando attentamente e instancabilmente quei lavori, che ha imparato a capirli.
Ora, dopo tanto tempo passato in mezzo ad essi, riesce a riconoscerne l’arte, la bellezza.
Anzi, da qualche tempo è perfino in grado di estrapolare la bellezza anche dalla vita reale, di trovare la raffinatezza in una carta gettata per terra, in un bambino che piange, in una bella donna che corre veloce per prendere il tram.
Tutto è bellezza e da quando vive le sue notti in quel luogo ha imparato a capirlo a trovarla.
Con il suo solito incedere incerto arriva alla fine dell’ennesima sala e si specchia nella porta a vetri che divide un padiglione da un altro.
Il suo volto gli ritorna indietro, riflesso sulla lastra liscia, lo osserva scrutando quell’immagine così come fa con i quadri, in cerca di indizi di particolari.
Infine sorride compiaciuto, perché anche nel suo viso, da qualche tempo a quella parte, ha finalmente imparato a vedere la perfezione.






Vecchia storia del 2011
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: NonnaPapera