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Autore: aoimotion    01/03/2016    12 recensioni
«Che giorno è oggi, Nick?»
Nick ci pensò su. «Non saprei, il giorno in cui facciamo regali senza motivo? Perché, se è questo il caso, mi duole informarti che non ho portato nulla per te.»
Judy scosse la testa. «Idiota, è il 14 febbraio!»
«Ah!» esclamò Nick. «Ma certo, il 14 febbraio! Il giorno in cui… Judy Hopps dilapida il proprio salario per fare doni non richiesti?»
«No» lo corresse Judy, «è il giorno di San Valentino.»
«Ah.»

[Slight angst, ma proprio pochino-ino-ino]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry
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14 febbraio
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Quel giorno, Nick arrivò in ufficio credendo di andare incontro a una giornata come tutte le altre.
«Ehi, Nick!» esclamò Judy, non appena lo vide. «Tieni, questo è per te!»
Nick osservò il regalo che gli stava porgendo Judy come se fosse stato un ramoscello morto.
«E questo?»
Judy inclinò la testolina. «Come sarebbe a dire “e questo”?»
La volpe continuava a non capire. «Perché mi stai… facendo un regalo?»
Non era Natale, non era neppure il suo compleanno – e, in ogni caso, non aveva detto a Judy quando compiva gli anni, quindi… cos’altro rimaneva?
«Che giorno è oggi, Nick?»
Nick ci pensò su. «Non saprei, il giorno in cui facciamo regali senza motivo? Perché, se è questo il caso, mi duole informarti che non ho portato nulla per te.»
Judy scosse la testa. «Idiota, è il 14 febbraio!»
«Ah!» esclamò Nick. «Ma certo, il 14 febbraio! Il giorno in cui… Judy Hopps dilapida il proprio salario per fare doni non richiesti?»
«No» lo corresse Judy, «è il giorno di San Valentino.»
«Ah.»
Già, era il giorno di San Valentino… beh, nulla di strano che se lo fosse dimenticato.
«Questo continua a non spiegare perché hai un regalo per me, Carotina.»
«Perché ti voglio bene» rispose Judy, senza esitazione.
Così diretta… prima o poi mi ucciderai, con queste frasi.
«Tesoro, San Valentino è la festa degli innamorati. Quindi, a meno che tu non sia innamorata di me – cosa che mi lusingherebbe alquanto, senza dubbio – temo che questo dono sia del tutto inappropriato.»
«Non è inappropriato!» sbottò Judy. «È… un modo per dimostrarti la mia amicizia, ecco.»
«E io ti ripeto che hai sbagliato ricorrenza, perché a San Valentino si dimostra tutto tranne che “amicizia”.»
Detto così, doveva probabilmente sembrare che Nick non fosse felice di aver ricevuto un regalo da Judy.
In realtà, era l’esatto opposto. Ma quella gioia aveva un retrogusto amaro che Nick non riusciva proprio a mandare giù.
Judy abbassò le zampine, allontanando così la scatola infiocchettata da lui. «Ok, se non lo vuoi…»
«Non ho detto che non lo voglio» rispose Nick, «è solo che… ah, lasciamo perdere.»
Ecco, l’aveva fatta intristire.
Sono un imbecille.
«No, va bene… in fondo hai ragione tu, no? Voglio dire, sono io che ho sempre interpretato San Valentino in modo sbagliato. Effettivamente noi non siamo… quel tipo di coppia, ecco.»
Già, non erano quel tipo di coppia.
Però, finché a dirselo era lui, le cose potevano ancora andare bene. Ma se a dirlo era Judy, ecco… non andava molto bene, per lui.
«Beh…»
Poteva sentirlo chiaramente, il flusso di idiozie senza senso che stava risalendo la sua gola. Sta’ zitto, Nick! Non osare dire una sola delle cretinate che ti stanno passando per la testa in questo… «Siamo comunque… una coppia, a modo nostro.» Oh, dannazione.
Gli occhi di Judy parvero rianimarsi di vita. Era così bella che Nick avrebbe voluto mangiarsela – forse non era una cosa proprio romantica, effettivamente, ma lui rimaneva pur sempre un predatore, e lei la sua preda preferita.
Quindi, dal punto di vista biologico, era tutto regolare.
«Hai ragione!» esclamò la coniglietta. «Quindi è ok, vero? Non siamo solo amici, nel senso… siamo un po’ più di questo, no?»
Quanto male che gli faceva, al povero Nick. Il cuore gli stava letteralmente sanguinando di dolore, ma come poteva sottrarsi a tutto questo? Come poteva sottrarsi allo sguardo pieno di speranza di Judy, che voleva assolutamente trovare un pretesto lecito per dargli quel maledetto regalo di San Valentino?
«Certo» rispose Nick, «siamo partners. E, a San Valentino, i partners si scambiano doni per ringraziarsi l’un l’altro del reciproco supporto.»
Non riusciva a crederci: stava davvero dicendo quelle cose? Persino un’idiota si sarebbe messo a ridere nell’ascoltarle.
Perciò, a giudicare da come la sua coniglietta aveva ripreso a sorridergli, Judy Hopps era addirittura ben più di una semplice idiota.
«Esatto!» Le zampine di Judy tornarono ad offrirgli il colorato pacco. «Buon San Valentino, partner
Nick prese la scatola con un sorriso. «Grazie, partner. E ora che ci penso, anche io avrei un regalo per te.»
«Davvero?» Judy sembrava al settimo cielo.
«Già, ma è una sorpresa. Quindi chiuderai gli occhi e li riaprirai solo al mio segnale, va bene?»
«Va bene!»
La coniglietta chiuse gli occhi, ridacchiando.
Nick si avvicinò al suo viso, trattenendo il respiro. Lui, però, poteva sentire chiaramente quello di lei sul proprio naso.
Non lo fare, Nick. La voce della coscienza lo riportò in sé un istante prima che le sue labbra si poggiassero su quelle di Judy.
La volpe si allontanò rapidamente da lei, quasi tremando. No, non poteva farlo. Non poteva ancora farlo. Non sarebbe stato pronto alle conseguenze del suo gesto, e avrebbe preferito morire piuttosto che perderla.
«Ehi, e questa sorpresa?»
La voce di Judy era chiara e cristallina, come sempre. Non si era accorta assolutamente di nulla.
«Puoi aprire gli occhi, Carotina.»
Faceva così male che avrebbe voluto gridarlo al mondo intero. Come aveva fatto a resistere fino a quel momento? Ma, soprattutto: fin quando avrebbe potuto continuare a resistere, prima di impazzire?
Eppure, nonostante tutto, Nick elargì a Judy il suo immancabile sorriso sornione.
Lei corrugò la fronte. «E dove sarebbe il regalo?»
«Ma sono io, stupida coniglietta!» esclamò Nick, indicandosi. «Che ne dici? Non sono un regalo fantastico?»
Judy ridacchiò e scosse la testa. «Scusa, per un attimo ho dimenticato con chi stavo avendo a che fare…»
Sembrava così serena… con che cuore avrebbe mai potuto sconvolgere l’equilibrio di quella piccola creatura?
Finché Judy era felice, in fondo, a lui poteva ancora andar bene così. Non del tutto bene, ma… abbastanza bene da poter fingere che non ci fosse niente, là in fondo al suo cuore. Che non fosse innamorato di una coniglietta ottusa, e che non avesse alcun bisogno di nascondere i suoi sentimenti perché non c’era alcun sentimento da nascondere.
Uno dei vantaggi di essere una volpe, si disse tra sé e sé.
Anche se non sapeva fino a che punto potesse considerarlo un vantaggio.












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Angolino dell'autrice:
Anzitutto, come sempre: grazie per aver letto questa storia. Grazie per aver dedicato parte del vostro tempo a leggere qualcosa di scritto da me.
Parlando invece della storia... premetto che scriverla mi ha fatto male al cuore. Descrivere un Nick così è stato davvero doloroso, ma allo stesso tempo penso che sia del tutto plausibile che nella sua mente possano agitarsi pensieri di questo tipo. Lui non è fiducioso come Judy, non crede nei lieto fine, e soprattutto non crede della favola secondo cui "a Zootropolis ognuno può essere ciò che vuole". Certo, sicuramente la vicinanza con Judy gli ha ridato un po' di fiducia, ma è ancora ben lontano dalla pace interiore, se così possiamo definirla.
Perciò, non mi ci è voluto molto a pensare al setting: Judy che fa un regalo di San Valentino a Nick perché gli vuole bene, Nick che da un lato è felice ma dall'altro si strugge perché il significato di quel regalo non è lo stesso per entrambi... all'inizio la cosa non era partita così, ma poi si è letteralmente evoluta da sola e io non ho potuto far altro che assecondarla.
NB: se qualcuno si stesse chiedendo come mai questa one-shot è fuori dalla raccolta che sto scrivendo... ecco, diciamo che mi è sembrata troppo "triste" per farne parte, quindi ho preferito scrivere una cosa a sé. Ma sto ANCHE scrivendo altre one-shot per la raccolta, non preoccupatevi.
Che altro dire? Arrivederci alla prossima storia!

 
 
 
   
 
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