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Autore: mikyintheclouds    02/03/2016    2 recensioni
Lily Evans e James Potter sono al loro primo anno a Hogwarts, ma questa volta LEI è la Malandrina e LUI il bravo ragazzo e...ne vedremo delle belle!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Erano sull’Espresso per Hogwarts quando si videro per la prima volta.
Lui era il classico “bravo bambino” con occhiali, la linda divisa nera già indossata, seduto composto sul suo sedile e con i capelli castani scuri leggermente arruffati. Lei, al contrario, era la tipica “bambina ribelle”, una di quelle sempre agitate, che non riescono a stare ferme per più di cinque secondi, che fanno una cosa e nel contempo pensano già a un’altra e si può star sicuri che ciò che hanno in mente raramente non le porterà a cacciarsi in qualche guaio.
Visino vispo e pulito, pelle liscia da ragazzina di soli undici anni, occhi verdi e capelli ramati, Lily entrò nello scompartimento di James e lo squadrò da capo a piedi.
Sogghignò quando lo vide così rigido, mentre si lisciava in modo costante e agitato la divisa, quasi avesse preso un tic.
“Rilassati!” Gli disse sedendosi di fronte a lui “Non vengono a controllare se facciamo i bravi sul treno e non ti danno di certo un voto se sei il primo in assoluto ad indossare la divisa.”
James decise di evitare di rispondere. Non gli era mai piaciuto discutere. Adorava, al contrario, fare le cose come si deve, essere gentile, garbato, educato e inoltre non sapeva nemmeno chi fosse quella ragazzina, ma, dal primo momento che l’aveva vista entrare, aveva intuito che gli avrebbe portato solo guai e voleva stare il più lontano possibile da lei e dai problemi.
Si girò dall’altra parte, allora, e si mise a guardare il panorama che scorreva rapido fuori dal finestrino, i prati che prendevano il posto delle case, il paesaggio sempre più verde, selvaggio e rurale.
Lily, tuttavia, non era certo una pronta a lasciar perdere, anzi! L’essere ignorata in quella maniera la fece innervosire e decise di rincarare la dose.
“Scommetto che un secchione come te avrà già letto tutti i libri, o mi sbaglio?”
James mantenne lo sguardo sul panorama, ben attento a non cedere alle provocazioni della ragazzina.
“Beh, io dico di sì, anche se non mi vuoi rispondere. Anche io mi sono esercitata con qualche incantesimo, sai? Ma solo con quelli più divertenti. Per esempio…”
Con un rapido movimento della mano, estrasse la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e scagliò una fattura contro un altro ragazzino del primo anno che stava passando in corridoio in quel momento, in cerca di un posto libero per sedersi.
L’incantesimo lo colpì in piena faccia, facendogli cadere il pesante baule che trasportava con tanta fatica, mentre strani bubboni di un colore violaceo cominciarono a crescergli sul naso e attorno alle orecchie, scatenando l’ilarità degli altri studenti che si misero a ridere, attirando l’attenzione del Prefetto incaricato di sorvegliare quello scompartimento.
“Chi è stato?” Chiese duramente il Prefetto avvicinandosi allo sfortunato ragazzino che ormai, in preda di una furiosa crisi di pianto e molto rosso in viso per la vergogna, cercava disperatamente e con scarsi risultati di coprirsi il volto con le mani.
Lily, con un ghigno di trionfo stampato in faccia, ricambiò lo sguardo accigliato e un po’ intimorito di James con uno di sfida e disse senza esitazione: “Sono stata io.”
Il Prefetto la guardò con curiosità e stupore. Erano poche le volte in cui qualcuno, dopo aver commesso una marachella, si faceva avanti spontaneamente. Inoltre, rimase colpito dalla precisione e dalla potenza di quella fattura, soprattutto considerando il fatto che fosse stata scagliata da una ragazzina del primo anno che non aveva ancora nozioni di magia.
“Scusami.” Riprese Lily con un tono da finta innocente che, tuttavia, riuscì subito ad incantare ed intenerire il ragazzo. “Sono del primo anno e non sono ancora pratica con la bacchetta. Stavo cercando di esercitarmi con qualche incantesimo dei più semplici e, non so, qualcosa deve essere andato storto.”
-Ne dubito-. Pensò il ragazzo continuando a osservarla con tanto d’occhi, ma ancora indeciso sul da farsi.
-Magari- Realizzò mentalmente –È stato solo un colpo di fortuna. Per questa volta lascerò correre-.
“Non ti preoccupare.” Disse, quindi, con voce più morbida, eseguendo una perfetta contro-fattura per riportare il viso dello sventurato ragazzino alla normalità. “Capita a tutti di sbagliare le prime volte. Chiedi scusa al tuo compagno e per stavolta lascio correre. Niente punizione.”
“Grazie e scusami…”
“Sirius.” Concluse il ragazzino per lei mentre finiva di asciugarsi le lacrime.
“Scusami, Sirius.” Ripeté Lily con voce soave, come farebbe una brava bambina. “E piacere.” Proseguì “Io sono Lily.”
Gli tese una mano che Sirius guardò un po’ intimorito, senza sapere bene cosa fare.
“Avanti.” Intervenne il Prefetto. “Stringile la mano e dimentica questo brutto incidente. Magari sarete nella stessa Casa a Hogwarts. Sarebbe bene iniziare con il piede giusto, non trovate?”
Al povero Sirius non rimase altro da fare che stringere la mano di quella bambina che già l’aveva spaventato, con l’unica speranza di non dover mai capitare nella sua stessa Casa.
“Bravi ragazzi. Mi raccomando adesso, sedetevi senza fare baccano e state buoni. Manca ancora un po’ al castello.”
-Incredibile!- Pensò James. Con il tono da ragazzina spaventata che non era e quell’espressione da brava bambina innocente, quella Lily era riuscita a corrompere un Prefetto!
La sua prima impressione si era dunque rivelata corretta, allora; era meglio stare lontani da quella ragazza!
Un sentimento tutto nuovo di rabbia che non aveva mai sperimentato prima in vita sua gli crebbe nel petto e non riuscì più a trattenersi.
Andò ad aiutare Sirius a portare il baule nello scompartimento, aspettò che fu seduto, chiuse la porta e poi affrontò Lily, non senza provare un po’di timore.
“L’hai fatto apposta!”
“No, che non l’ho fatto!”
“E invece sì. Te la saresti meritata una bella punizione.”
“Perché non hai detto nulla allora? Hai paura di me, forse?”
Queste parole fecero di nuovo ammutolire James che, tuttavia, mantenne il contatto visivo con Lily.
“Dovresti, sai.” Continuò lei. “Dovresti avere paura di me. Entrambi dovreste. Perché mi intrigano i bravi bambini e so già che mi divertirò un mondo con voi. Ci vediamo ad Hogwarts, sfigati.”
E così dicendo si alzò, fece l’occhiolino a James e uscì impettita e sfrontata dal vagone, lasciandosi dietro una scia d’arroganza.
“Quella è matta.” Disse James sedendosi di fronte a Sirius.
“Già.” Concordò. “D’ora in poi sarà meglio evitarla, starle il più lontano possibile.”
“Sono pienamente d’accordo con te. Non voglio avere problemi per colpa sua.”
“Esatto. Comunque piacere, io sono Sirius Black.”
“James Potter.”
Sirius sorrise e James ricambiò.
Si misero a parlare e presto dimenticarono la faccenda di Lily, almeno finché non arrivarono al castello.
 
 
 
 
 
Ciao a tutti!! Partecipando a un contest, mi era stata assegnata una drabble con Lily e James come protagonisti, ma con i caratteri invertiti…lei malandrina e lui bravo ragazzo. Siccome mi sono divertita molto a scrivere quella storia e poiché mi è venuta l’ispirazione, ho deciso di scrivere una storia a capitoli, comprendendo anche altri personaggi, ma mantenendo i caratteri invertiti.
Spero vi piaccia!! Fatemi sapere =)
  
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