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Autore: NonnaPapera    03/03/2016    0 recensioni
Quando il gran duca ritornò nel maniero, ormai era già sera inoltrata.
Nel grande castello, isolato in piena campagna, tutti erano assopiti. Tutti ad eccezione di Gregor, il maggiordomo della famiglia.
Lui non andava mai a dormire fintanto che il suo datore di lavoro non tornava sano e salvo a casa.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Immagine da cui ho tratto ispirazione: okiginjyou1.jpg





Quando il gran duca ritornò nel maniero, ormai era già sera inoltrata.
Nel grande castello, isolato in piena campagna, tutti erano assopiti. Tutti ad eccezione di Gregor, il maggiordomo della famiglia.
Lui non andava mai a dormire fintanto che il suo datore di lavoro non tornava sano e salvo a casa.
Tutta la servitù era convinta che Gregor fosse un uomo un po’ troppo apprensivo e che la sua dedizione alla lavoro e al gran duca, avessero qualcosa di estremamente morboso.
“Gregor, sono a casa” disse l’uomo appena entrato. Non si preoccupò neppure di alzare la voce o di cercare la sagoma del maggiordomo tra le ombre del castello, tanto sapeva che lo avrebbe sentito e che subito sarebbe arrivato per prendergli il soprabito e per domandare se poteva fare qualcosa.
Infatti pochi attimi dopo, la sagoma alta e slanciata del maggiordomo si profilò sulla soglia della cucina.
“Ben tornato signore.” salutò prendendo il soprabito e poi chiese: “Vi occorre qualcosa?”
Vestes sorrise, ormai erano anni che Gregor lavorava per lui, erano cresciuti praticamente insieme fin da ragazzini, e poteva affermare senza timore di venir smentito che conosceva Gregor meglio di chiunque altro.
“Sono stanco, credo che mi rilasserò con un bel bagno caldo”
“Provvedo subito”
“No, non serve, il bagno me lo preparerò da solo, tu vai pure a riposare” disse il gran duca iniziando a salire le scale che portavano fino alle sue stanze.
Gregor non disse nulla, si limitò ad accennare un inchino e si ritirò uscendo da dove era entrato.
Vestes si spogliò velocemente mentre l’acqua calda nel bagno scorreva per riempire la grande vasca di marmo.
Il viaggio d’affari era stato proficuo però era esausto per il fuso orario.
Mentre si immergeva nell’acqua calda della vasca e rilassava il corpo stremato dalle tante ore di volo pensò brevemente che era quasi un giorno intero che non mangiava nulla.
Come in risposta a quella riflessione un lieve colpo molto discreto arrivò dalla porta chiusa del bagno.
“Si?”
“Signore, sono io… Mi sono permesso di portarle qualcosa da mangiare, in caso avesse fame. Poggio il vassoio qui fuori” disse il maggiordomo dall’altra parte della porta.
Vestes sorrise scuotendo il capo con fare rassegnato.
Avrebbe dovuto immaginarlo che l’altro non sarebbe andato a dormire. In fondo erano quasi tre settimane che mancava dal castello e di certo Gregor cercava un modo per passare del tempo con lui. Era stanco, e sapeva che se non avesse detto nulla l’altro si sarebbe ritirato senza insistere oltre, ma era altresì consapevole che così facendo lo avrebbe ferito, perciò disse:
“No, entra pure e porta qui il vassoio”
Immediatamente la porta si aprì e Gregor comparse portando un grosso vassoio d’argento sul quale erano disposti dei tramezzini dall’aria molto invitante e due calici di cristallo pieni di vino.
“Dove posso poggiarlo?”
“Non dovevi disturbarti a preparami la cena”
“Non sono stato io, ho semplicemente chiesto alla cuoca di preparare un piatto freddo alcune ore fa, di modo che fosse già pronto in caso avesse avuto fame”
Vestes sorrise ancora, questa volta fissando con intensità il maggiordomo negli occhi. Gregor era sempre inappuntabile anche nelle ore più assurde della giornata e in quel momento non faceva eccezione.
O per lo meno era sempre perfetto quando non stavano insieme. Gregor parve intuire i pensieri del gran duca perché, con un tono di voce molto meno formale, chiese nuovamente:
“Dove posso metterlo il vassoio?”
“Ah sì, dallo pure a me, mangerò il panino nella vasca”
Il maggiordomo sollevò un sopracciglio avvicinandosi un po’ di più.
“Non fa bene mangiare mentre si sta a mollo nel bagno… Nessuno te lo ha mai detto?” chiese passando dal voi al tu.
Vestes ghignò e poi per provocarlo allungò una mano e lo afferrò per un polso tirandoselo quasi addosso.
“Allora se non posso mangiare il panino, che ne diresti da farmi compagnia bevendo un bicchiere di vino?”
Gregor sorrise di rimando a quella proposta e poi con lentezza quasi esasperante si staccò dal gran duca, iniziando a spogliarsi lentamente davanti ai suoi occhi.
Quando fu completamente nudo si chinò quel tanto che bastava per sfiorare con le proprie le labbra di Vestes.
Infine afferrò i due bicchieri di cristallo e si immerse anche lui nell’acqua calda della vasca.
Rimasero così per alcuni minuti, senza parlare, con Vestes che abbracciava Gregor poggiato contro il suo petto.
Bevvero tranquillamente il vino, immersi in un silenzio rilassato e felice.
Fu Gregor quello che per primo sciolse quello strano limbo, parlando con voce pacata quasi sommessa.
“Mi sei mancato, ogni volta i viaggi d’affari sono sempre più lunghi”
Vestes lo strinse più forte a sé e dopo avergli baciato il collo rispose:
“Anche tu mi sei mancato. Comunque per un bel pezzo non ho in programma nessun nuovo viaggio, sai cosa significa questo?” chiese con fare malizioso.
“Significa che rimarrai qui con me”
“Già e che ti dovrai dare da fare per soddisfare tutte le mie richieste” concluse Vestes ridendo e voltandogli il capo per poterlo baciare.
Gregor si lasciò coinvolgere in un lungo bacio e quando si staccarono sussurrò solamente:
“Sarà un piacere”




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