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Autore: NonnaPapera    03/03/2016    0 recensioni
Quello non era propriamente un giorno di quelli il cui bilancio finale poteva dirsi positivo.
Era cominciato male, si decisamente male, e se poi si teneva in considerazione il fatto che lui era Babbo Natale e che quella era la vigilia, allora si poteva capire quanto questo fosse preoccupante.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un regalo per Babbo Natale

Quello non era propriamente un giorno di quelli il cui bilancio finale poteva dirsi positivo.
Era cominciato male, si decisamente male, e se poi si teneva in considerazione il fatto che lui era Babbo Natale e che quella era la vigilia, allora si poteva capire quanto questo fosse preoccupante.
Si sentiva vecchio, nulla era più come lo ricordava, come era sempre stato.
Anzitutto quella mattina la slitta aveva avuto dei problemi durante il giro di prova ufficiale. Sobbalzava ad ogni sterzata ed anche l’integrità strutturale non era propriamente garantita.
La slitta ormai era vecchia e per quanto spesse volte borbottasse tra sé un:
“Forse dovrei portarla in manutenzione” alla fine non lo aveva mai fatto. Per paura che gli venisse detto che la slitta ormai era da cambiare.
Poi ci si mettevano anche i bambini.
Ormai erano viziati e gli facevano passare la voglia di portare doni.
L’anno scorso addirittura uno si era appropriato della scatola di biscotti e urlando come un ossesso gli aveva impedito di mangiarne.
Non che avesse fame, ma cribbio lui faceva un gran faticaccia, e quel bambino ingrato non aveva neppure avuto il cuore di regalare a lui, Babbo Natale in persona, un biscotto.
Uscì dalla vasca nella quale era immerso e si accarezzò la barba con fare pensieroso.
Spesso aveva accarezzato l’idea di andare in pensione, di lasciare il posto a qualcuno di più giovane, di più volenteroso, di più motivato.
Però aveva sempre scartato l’idea perché non aveva mai trovato nessuno che fosse all’altezza dl compito e dello stress che esso comportava.
Scosse il capo affranto ed uscendo dal bagno si diresse al guardaroba, doveva prepararsi, quella era la Vigilia di Natale e per quanto la giornata fosse stata pessima non si poteva certo tirare indietro.
Era ormai quasi pronto quando uno dei folletti bussò alla porta della sua camera:
“Sì? Avanti “
“Babbo Natale…” mormorò un po’ incerto sulla soglia.
Babbo Natale sbuffò, presagendo ogni tipo di catastrofe:
“Che problemi ci sono?” domandò infine rassegnato.
“Nessun problema… Solo una cosa alquanto strana!” rispose il folletto perplesso.
“Strana?” ripeté Babbo Natale curioso, mentre seguiva il folletto per i corridoi della fabbrica.
Il suo aiutante lo condusse fin fuori la fabbrica e poi scostandosi ed indicando con la mano un enorme pacco- lungo quasi sei metri e alto tre- disse:
“Babbo Natale, è arrivato un regalo per te!”
Sì, quella era una cosa davvero strana.
Un regalo di Natale per lui che di regali ne aveva sempre e solo fatti?
E poi cosa c’era di così grande in quel pacco?
Avvicinandosi con curiosità prima di scartare il regalo notò che appeso su di un lato c’era un bigliettino bianco.
Sul foglietto c’era scritto.
Caro Babbo Natale,
mi chiamo Tommaso e ho sette anni. Il mio papà di mestiere fa il falegname.
Ho pensato che tu dopo tanti anni di lavoro avessi bisogno di una slitta nuova, perciò ho chiesto al mio papà di fartene una.
Buon Natale.
p.s spero ti piaccia
p.p.s per Natale mi porti per favore un camion che scava la terra?

p.p.p.s. Buon Natale
Babbo Natale fissò sorpreso e commosso il biglietto e poi si decise a scartare il regalo.
Dentro c’era un slitta bellissima, finemente decorata ed intarsiata. Era un regalo bellissimo!
Quella sera, quando partì per consegnare i regali con la sua slitta nuova, Babbo Natale pensò che in fondo quella era stata una bellissima giornata e che lo spirito del Natale, per fortuna, regnava ancora nel cuore di tanti bambini.
   
 
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