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Autore: cats_4ever    03/03/2016    5 recensioni
Una giornata di pioggia dopo il lavoro
Qualcosa vola nell'aria... sarà amore o l'odore di cioccolata di Furbucks?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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ANCHE LA PIOGGIA AIUTA

“Il resoconto del caso lo troverà in questo fascicolo” esclamò Judy sempre più presa dal suo nuovo lavoro. Finalmente si sentiva viva e indipendente. 
“Molto bene, sono sempre più convinto di aver fatto una buona scelta di mantenerti poliziotto, e non ausiliare del traffico!” rispose il capitan Bogo ridendo sommessamente. La figura di Judy era oramai divenuta di un’importanza tale che tutti i cittadini si rivolgevano al loro corpo di polizia. Judy gli sorrise di rimando e poi s’accorse di un elemento mancante: Nick Wilde.
Da quando Nick era diventato ufficialmente un poliziotto, la loro amicizia si era sempre più rafforzata, che alla fine diventarono “partners” di lavoro; e con la divisa Nick diventava altamente affascinante.
Cercandolo per tutto il quartier generale invano, finì la giornata di lavoro per lei. Prima di andarsene dal suo ufficio guardò fuori e notò che il cielo diventava sempre più nuvoloso e grigio scuro. Accidenti non ho un ombrello con me, pensò fra sé rimproverandosi mentalmente. Quando uscì dall’edificio piccole gocce di pioggia cadevano copiosamente dal cielo di Zootropolis: le strade divennero sempre meno affollate e tutti correvano ai ripari nelle caffetterie o nelle loro case al caldo.
“Carotina che ci fai sola sotto la pioggia?” una voce alle sue spalle la fece voltare, ma sapeva già a chi apparteneva quella voce. Si voltò e vide Nick con un ombrello aperto in mano che la osservava con il suo solito sorrisetto sghembo. “Ecco… stavo andando a casa, ma non ho un ombrello. Posso stare sotto il tuo, per favore?” disse facendo due occhioni innocenti e guardandolo intensamente. 
“Potrei… ma ad una condizione: verresti con me da Furbucks per una bibita, prima di riaccompagnarti a casa?” 
Judy non sapeva più che emozioni provare: gioia, sgomento, amore, felicità; le si ravvivarono gli splendidi occhi color lavanda. 
“Sì certo” disse con un tono di voce emozionato, sorridendogli. 
•••
Furbucks emanava calore e un buon odore di cioccolata calda. C’erano poltrone e divanetti collocati davanti le grandi vetrate che mostravano una pioggia continua. Il lungo bancone era provvisto di dolcetti da far venire l’acquolina a tutti: biscottini glassati, tortine, cupcakes e caramelle colorate. 
Judy si sedette su un tavolino libero e aspettò l’arrivo del suo partner. Come poteva chiamare quest’uscita? Appuntamento? Ritrovo tra amici dopo il lavoro? Sperava vivamente per la prima ma, viste le circostanze,  puntava tristemente sulla seconda .
“Sono tornata Coniglietta”  si ridestò dai suoi pensieri quando vide Nick con un vassoio in mano: cioccolata calda per lui, the e un cupcake alla carota per lei. Che galanteria, pensò. Poi Nick iniziò un insolito discorso: “Ecco, ti ho portato qui per dirti che tu per me sei molto più che un partner di lavoro: sei un’amica fidata e sincera e sono felice di aver trovato finalmente una persona che crede in me” 
Judy sentì improvvisamente un calore partire dalle gote e arrivare fino alla punta del naso. Che anche lui provasse qualcosa di più di una semplice collaborazione lavorativa? 
“N-non me lo aspettavo” mormorò lentamente abbassando lo sguardo. 
Poi sentì un tocco caldo: aveva poggiato la sua mano in quella di Judy e gliela stringeva lievemente, si avvicinò un po’ di più al suo musetto e disse con voce ammaliante: “Judy…” 
“Sì Nick?” rispose con il muso sempre più infiammato, come un pomodoro maturo. 
“Io ti… volevo chiedere se domani mi puoi coprire al lavoro” sorrise soddisfatto. 
Judy si strinse nel divanetto, creando distanza e spezzando l’atmosfera che si era creata.
Ah. Era solo per questo. Che stupida, disse nella sua mente, delusa. 
“Ehm… perché?” disse cercando di nascondere la delusione nei meandri del suo cuore.
“Ho un appuntamento e non devo mancare” gettò lì velocemente,  cercando di non raccontare di più.
“Okay. Va bene. Ma non trattenerti troppo. Abbiamo da lavorare” rispose atona 
•••
Erano arrivati davanti la porta dell’appartamento di Judy.
Finalmente, era stanca di sorridere come se la cosa non l’avesse al contrario intristita.
“Spero che ti sia piaciuta la giornata” tentò Nick mostrando un sorriso.
“Oh sì non preoccuparti, mi è piaciuta molto” rispose frettolosamente Judy.
“Beh a domani allora” si sporse in avanti e gli lasciò un lieve bacio sulla testa, poi la guardò sorridendogli e se ne andò. 
Rimase imbambolata sulla soglia per un minuto buono poi, ridestatasi, chiuse la porta e si abbandonò sul letto, chiudendo gli occhi, con una miriade di pensieri per la mente.
Con chi si deve incontrare? È così importante questa persona?  E se fosse una femmina, magari carina? . Con questi pensieri si addormentò lentamente, dimenticandosi perfino la cena nel tavolo.
   
 
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