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Autore: TheDays    04/03/2016    2 recensioni
La protagonista ha sedici anni e va al liceo. Non è alta. Non è una figa. Non va bene a scuola. Non si chiama Hope, e Il ragazzo che le piace non è Harry Styles in versione 'ragazzo pericoloso'.
La vita non è una fanfiction. Alla base di questa storia c'è l'umanità, il destino, la casualità dei fatti, e il lieto fine NON assicurato.
La vita non è una favola. E la morale è che non c'è nessuna favola.
-Tratto da estratti di vita; riferimenti a cose e persone sono reali.
Genere: Commedia, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Threesome | Contesto: Scolastico
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Happy new year bitches!
 



 
 
-Questo vino sa di aceto! Dio, che schifo!-
Clara sembrava veramente disgustata dal contenuto di quella bottiglia, così come Melanie.
Ma Claire non sembrava dello stesso avviso…
-Va beh, dai. Non fa così schifo…-
In realtà le faceva schifo per davvero. Ma, andiamo, cos’è il Capodanno senza alcolici? E così, continuò a bere .
Provava una certa rabbia nei confronti di quegli stupidi ragazzini con cui stava condividendo il proprio ossigeno, in quella tavernetta spoglia di quella tizia… come si chiamava? Mary?
C’era in parte puzza di sudore, in parte di vino, e un’altra parte di qualcosa di sconosciuto.
Comunque sia, stava sprecando la prima notte del nuovo anno. L’unica cosa positiva era che lo stava passando con due delle persone più importanti per lei, e questo le bastava.
La testa le cominciava a girare piacevolmente; si sentiva notevolmente più leggera.
Ma anche ribrezzo e uno strano senso di nausea per quell’orribile vino dal sapore di aceto le intimava insistentemente di posare la bottiglia.
Mary, con la quale avevano parlato quello stesso pomeriggio aveva promesso loro una festaccia come si deve, e invece, all’una e mezza che erano arrivate, avevano trovato tutti i tredici invitati (meno una, che era in bagno a vomitare) collassati sul divano blu.
La delusione che si era dipinta sui volti delle quattro ragazze –sì perché c’era anche la sorella minore di Melanie- al vedere il tavolo pieno zeppo di bottiglie vuote era indescrivibile. Era sparito tutto, ogni goccio di vodka sparito dal tavolo; era rimasto solo quel maledettissimo vino.
Fatto sta che dopo un’oretta scarsa dal loro arrivo alla festa, decisero di levare le tende. Alla fin fine Claire era quella meno sobria fra tutte, ed era in quello stato in cui… potete dire quello che vi passa per la testa senza pensare alle conseguenze.
E purtroppo era quello che stava per accadere.
Arrivate a casa e sistemate sotto le coperte, il degrado fu inevitabile: Claire cominciò a parlare ininterrottamente di tutte le sue sventure sentimentali. Blaterava senza sosta senza neanche accorgersi di alzare la voce qualche volta.
-Ti prego Claire basta!- Melanie cercava di dormire, così come tutte le altre. Un’impresa un po’ impossibile in quel momento.
Erano qualcosa come le quattro di notte, e a quel punto Clara perse la pazienza.
-Okay d’accordo Claire! Visto che ci tormenti da un’ora con Neal tieni pure il telefono e scrivigli!-
-Mhh… non riesco a scrivere. Scrivi tu!-
-Va bene! Guarda che lo faccio!- ribadì l’amica convinta.
Melanie sembrava un pò preoccupata. –Clara… lo farai veramente?- le intimò.
La ragazza guardò Claire con aria di sfida. –Guarda che lo faccio veramente-
-Va bene fallo!- gridò lei.
-Ciao Neal, sono Susy- cominciò premendo il touch screen del telefono.
-Ahh, dammi qua! Faccio io!- Claire le prese il telefono di mano.
- Penso che tu sia bello scusa è capodanno e sono un po ubriaca ma non fa niente tu starai sicuramente giocando alla play-
Naturalmente quel messaggio fu inviato due nano-secondi dopo senza revisione da parte di qualcuno che sapesse ancora la grammatica e la punteggiatura.
 
 
 
Giorni più tardi, a scuola, successe quello che Claire temeva più di ogni cosa da quel maledetto giorno: l’incontro con Neal.
Certo, si trattava sempre del solito incontro casuale per i corridoi, ma la cosa la stava terrorizzando a morte.
Poi, boh, sembrava tornato tutto come un anno prima, quando lui o la ignorava, o rideva.
Le passò davanti, e per tutta risposta lei abbassò lo sguardo, troppo imbarazzata, quando Clara la guardò mettendosi a ridere.
-Guarda che si è messo a ridere- le sorrise indecisa l’amica-
Claire palancò gli occhi. –COSA?!-
-Sì! Ti ha guardata e si è messo a ridere-
-Iddio, che pezzo di merda! Ora stiamo qui, e quando torna indietro lo fisso male-
La campanella dell’intervallo suonò qualche minuto dopo, e come previsto, Neal passò nuovamente davanti a loro.
-Sta a vedere- disse Claire.
Il ragazzo si girò a guardarla, e poi scoppiò a ridere… di nuovo. Quindi lei si mise a guardarlo con sguardo truce, e tornando in classe soddisfatta, pensò di aver fatto un ottimo lavoro, perché aveva appena capito che il Neal che le era piaciuto, era stato fino a quel momento un illusione della sua mente.
 
 
 
 
 
Sì, questa è la fine.
Non giriamoci tanto attorno.
Questa non è stata sicuramente la storia più bella che abbiate letto, né la più innovativa, né la più romantica.
Ma la vita è questa, non è sempre bella, o romantica, o entusiasmante.
La prossima volta che penserete di avere davanti una brutta delusione d’amore, pensate che non sarà l’unica, nemmeno l’ultima.
Claire e Neal sono due ragazzi come tanti altri, non si sono mai amati, non sono mai stati insieme.
Il punto è che io vi ho messo giù la storia come se fosse Neal il “ragazzo importante” della situazione, perché ho focalizzato la storia su di lui.
Ma quello che non sapete, è che in realtà, da quando Claire e Phil si sono incontrati, è stato quello il loro destino.
Neal non c’entrava nulla in realtà con la storia, perché in tutta onestà, il destino di Claire è sempre stato quello di incontrare Philip.
Voi non vi siete resi conto di nulla perché si è parlato troppo poco di lui.
E’ assurdo che basti omettere un paio di capitoli per cambiare totalmente una storia.
Questo è quello che “La morale è che non c’è nessuna favola” insegna veramente, pensateci, perché basta davvero così poco per cambiare anche la vostra di storia.
La verità è che non esiste solo il destino, o solo il caso.
Nella nostra vita le due cose possono coesistere allo stesso modo: Per Claire, incontrare Neal è stato un caso, mentre innamorarsi di Philip è stato destino, perché loro sin dal primo incontro, avevano capito che c’era qualcosa di sovrannaturale tra di loro, e anche se non ora, non in questa storia, prima o poi verrà il momento in cui entrambi lo capiranno.
Ma nonostante questo, alcune cose della vostra vita potete modificarle, quelle piccole cose che non fanno parte del vostro destino, e che anzi, permetteranno a voi di plasmarle in modo che accada proprio quello che deve accadere, e così sarà per il resto della vostra vita.

Ora sta a te capire qual è il tuo destino, ci stai?
   
 
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