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Autore: Jane Miregar    06/03/2016    0 recensioni
Lis ha una vita perfettamente normale: va a scuola, esce coi suoi migliori amici, sopporta sua zia perchè sa che le vuole bene; nulla può disturbare la sua felicità...almeno, questo è quello che crede prima di finire, quasi per caso, in un mondo completamente sconosciuto, diverso e magico. Ma per colpa sua qualcuno è in difficoltà, e prende la decisione di aiutarlo nonostante lei conosca poco di quella nuova realtà, nascosta come da un velo da quella normale; non sa di aver cominciato un cammino pericoloso che potrebbe portarli in mezzo a uno scontro tra le creature di quel mondo, forse a una guerra...di cui lei potrebbe essere la chiave, perchè Lis potrebbe appartenere, senza saperlo, a quel mondo oltre lo specchio più di quanto immagini.
Riuscirà a scoprire la verità sulle creature invisibili agli umani e, soprattutto, sulla sua natura?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un bel pomeriggio di settembre. La bambina guardava con occhi spalancati i suonatori che passavano poco lontano da lei e il suo giovane padre.

Lui le sorrise:

-Lis, quando crescerai dovrai cavartela da sola. Io non ci sarò per sempre. Un giorno ti dovrò lasciare, ma tu ce la farai anche senza di me. Lo so.-

-Che stai dicendo, papà?- chiese la bambina, non capendo. Distolse lo sguardo dalla fiera di fine estate, celebrata ogni anno in città, per osservare il padre con occhi confusi.

Lui provò un intenso affetto per quella bambina, per i suoi occhi scuri e il suo riso stupendo. Ma doveva farlo. Non poteva ripensarci proprio in quel momento.

-Ascoltami bene.- le disse Victor Sarephim, chinandosi all’altezza della bambina –Tra poco me ne dovrò andare, e resterò via per molto tempo.-

-Come la mamma?- chiese Lis sorridendo.

-Esatto, come la mamma.- disse Victor con un sorriso forzato, cercando di trattenere le lacrime che sentiva nascere vedendo l’espressione soddisfatta che Lis aveva per aver capito cosa voleva dirle il suo amato papà.

-Ma tornate presto, vero?- chiese la bambina, con un’ombra di sospetto negli occhi.

-Certo.- rispose lui.

-Me lo prometti?-

Victor sospirò, e decise di mentire. Tanto, che differenza avrebbe fatto?

-Te lo prometto.-

E Lis sorrise, convinta. Victor rispose al sorriso, triste:

-Ora devo andare.-

-Di già?- chiese Lis. Il padre annuì:

-Ma ci rivedremo.-

Si chinò, la baciò sulla fronte e dopo essersi rialzato iniziò ad allontanarsi, senza voltarsi.

Non sarebbe mai riuscito a continuare se si fosse girato per guardare anche solo una volta verso sua figlia.

Lisbeth vide suo padre allontanarsi. Piano piano diventò un’ombra indistinta, poi sparì nella folla, ma Lis non perse il sorriso.

Sarebbe tornato. L’aveva promesso.


*


Sulla prima pagina del giornale datato 19 settembre 1998 spiccava una tragica notizia:

Trovata una macchina nel torrente, la polizia svela il mistero

Due giorni fa due pescatori hanno rinvenuto un’automobile targata CZ208SD nel torrente Pam, con ancora dentro, intatti, i corpi di un uomo e una donna. Nessuno ha visto o udito l’automobile cadere nel cordo d’acqua poiché il tragico incidente è avvenuto nell’oscurità, e nessuno sembrava conoscere le vittime. Per un giorno intero la polizia si è ritrovata nel buio più totale, finchè un parente è riuscito a identificare l’uomo. Le vittime sono Victor e Eleanor Sarephim. Se qualche conoscente vuole chiedere informazioni, contatti il comandante della polizia cittadina Arthur McWye.”


Qualche riga più in basso, in un piccolo trafiletto, era stato scritto:

Festa di fine estate domani, non mancate! Dolci, giostre e banda musicale per salutare la calda stagione e accogliere il freddo autunno!”

  
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