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Autore: Papillon_    06/03/2016    3 recensioni
Una raccolta breve di pensieri su quattro baci Klaine - 3x05, 5x14, 6x05, 6x08, con "Kiss me" di Ed Sheeran a fare da sfondo.
*
"E pensa, Baciami.
Pensa, Baciami come vuoi essere amato.
Con la stessa forza.
Con lo stesso dolore.
Con gli stessi sbagli.
Non smettere.
E dopo un secondo di esitazione, Blaine lo fa.
Lo bacia."
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per questa cosa non dovete ringraziare prendervela con me, ma con Paola e Frah in primis, e tutte le ragazze che mi hanno scritto sotto un'immagine pubblicata su fb, cioè questa qui
La canzone naturalmente è questah.
E nulla, l'unico avvertimento è che in certi punti i dialoghi li ho dovuto cambiare per renderli più conformi alla storia, quindi è sostanzialmente per questo che avrete la sensazione che alcuni siano un po' diversi.
Buona lettura patatini :3




Like you wanna be loved
 
Settle down with me
Cover me up
Cuddle me in
 
Lid down with me
Hold me in your arms
Your heart’s against my chest
Lips pressed to my neck
I’ve fallen for your eyes
But they don’t know me yet
 
And the feeling I forget
I’m in love now
 
(3x05)
 
Blaine ha il sapore dei sogni e se lo porta dietro sin dal primissimo bacio, quando si era sporto verso Kurt con quel pizzico di timidezza completamente inghiottito dalla voglia di sperimentare quelle labbra - e ci è riuscito, alla fine, a credere nei sogni. Le luci dell'Auditorium si infiltrano tra le crepe dei suoi occhi dorati rendendoli luminosi come accecanti stelle - Kurt quando li guarda deve ricordarsi come si fa a respirare, perché non è così semplice come ha sempre creduto. Blaine lo guarda come se fosse la cosa più preziosa dell'universo, un piccolo miracolo sceso dal cielo e messo lì per rendere la sua vita degna di essere vissuta, e Kurt - lui deve ancora abituarsi a tutto questo.
"Come nella canzone?"
"Come nella canzone.", sussurra Blaine di rimando, schiacciando la mano sul suo petto, nel punto esatto dove i battiti sordi del cuore di Kurt sono così chiari da far paura.
"Sebastian non significa niente per me."
Menomale, si dice Kurt all'improvviso, incapace di tenere zitta quella fastidiosa ma a volte necessaria vocina interiore. Perché non so cosa potrei fare senza di te. Le labbra di Blaine si muovono attorno alle parole come onde dell'oceano - a Kurt è sempre piaciuto osservarle, perdercisi, immaginare di baciarle senza stancarsi mai.
"E riuscivo solo a pensare a quanto fossi fiero che io sia il tuo ragazzo."
Kurt ama tutto di Blaine, ma se deve scegliere una parte preferita, su due piedi direbbe il suo sorriso timido. Quello per cui tenta di nascondersi e piega la testa di lato come chiedere scusa al mondo per così tanta bellezza.
"Lo spero.", soffia lui. "Voglio che tu lo sia."
Quando poi Blaine lo bacia, Kurt non smette di pensare che sappia di sogni. Di canzoni dolci e rubate. Di rilassanti ninne nanne. Le sue labbra si modellano completamente addosso alla sua pelle - esattamente come la terra ricopre il mondo e come i petali delle rose si abbracciano. Sono stati costruiti per trovarsi. Per questo quando Kurt lo bacia ha un po' meno paura - perché smette di essere Kurt, solo Kurt, ma diventa la migliore metà di Blaine. Tutto il fiato di Kurt è accartocciato tra i polmoni e la gola, e tutto quello che riesce a pensare è - Ti amo. Ti amerò sempre.
Blaine lo guarda da sotto le lunghissime ciglia, sorride appena, e Kurt crolla definitivamente, appoggiando la fronte alla sua, inerme, fragile, sconfitto. "Mi togli il respiro.”
 
Kiss me like you wanna be loved
Wanna be loved
Wanna be loved
This feels like I’ve fallen in love
 
(5x14)
 
Kurt non riesce a stare fermo, sente quel bisogno assurdo di cominciare a muoversi per non pensare non pensare non pensare perchè se pensasse non potrebbe nemmeno lontanamente abbracciare l’idea che qualcosa tra lui e Blaine possa spezzarsi.
Non ora.
Non dopo tutte le battaglie, non dopo le ferite sanguinanti, non dopo i mesi passati separati a credere che la sua vita si stesse sgretolando senza la minima possibilità di tornare indietro. Fa scivolare il suo sguardo in fretta in qualsiasi punto della stanza che non siano gli occhi di Blaine, che sanno di velata delusione e – Voglio solo tirarmi fuori da questa situazione perché odio litigare con te.
Litigare non è mai bello, ma soprattutto non è mai facile. C’è quella bruttissima sensazione a livello dello stomaco che precede quella parola detta che potrebbe cambiare tutto, o quella detta che potrebbe peggiorare le cose. C’è la possibilità di dire qualcosa che non si pensa. E Blaine è stato lontano da lui troppo tempo – abbastanza da fargli capire che non vuole stargli separato.
“Lo sai che non sta funzionando.”
A volte Kurt vorrebbe gridare così forte – dirgli che lo ama, che teoricamente quello dovrebbe bastare, no? Perché amare vuol dire tante cose e tra quelle innumerevoli che Kurt sa, c’è anche quell’enorme ostacolo che vuol dire perdonare. C’è la rabbia. C’è quel desiderio assurdo di svegliarsi la notte e voler sfiorare l’altro con le dita per capire se ciò che si prova è reale.
Ma è quello il punto – amare non basta.
Amare è solo l’inizio.
“Non credo di volere che tu te ne vada –”
“Non credo di volerlo nemmeno io.”
Kurt ha sempre amato quello di loro. La capacità di rendersi vulnerabili e guardare l’altro negli occhi e dire semplicemente, Non ce la faccio a lasciarti. Non è riuscito ad odiare Blaine nemmeno quando lo ha tradito, non ci è riuscito perché ha capito che buona parte della colpa ce l’aveva anche lui per quell’inferno, e non riuscirà ad odiare Blaine mai. A maggior ragione adesso, che come sempre raccoglie tutto il proprio coraggio con le dita per dirgli – Ascolta, fermiamoci un attimo. Vediamo cosa c’è che non va, forse siamo in tempo per rimediare. Così adulto. Così Blaine.
“Volevamo solo essere noi. Insieme.”
“E lo siamo, noi, insieme. Siamo così noi. Ma non credo che vivere insieme stia funzionando.”
E forse Kurt poteva immaginarlo. Solo forse. Hanno a malapena diciannove anni, non sono così adulti come credono dopotutto; hanno sempre messo il loro amore al di sopra di ogni altra cosa ma non è abbastanza, di nuovo. L’amore da solo non sconfigge tutti i demoni anche se lo si crede disperatamente.
E ha così paura. Così dannatamente paura di vedere Blaine camminare fuori da quella porta con gli occhi delusi di quell’amarezza e quel – Forse potevamo combattere un po’ di più. Perdere le persone che ama è una cosa che lo spaventa così tanto da impedirgli di respirare, ma a volte è proprio quella paura a impedirgli di ragionare. E per questo sbaglia.
“Non voglio tornare indietro.”
Alle notti insonni. Ai giorni in cui l’unica luce era pensare a te. Ai momenti in cui dovevo aggrapparmi al nostro ricordo per tornare a respirare. A quei secondi in cui tornavo ad essere felice solo al pensiero che un giorno avresti varcato la soglia di questo dannato appartamento.
“Non stiamo tornando indietro. Stiamo solo facendo la cosa che è più intelligente.”
 Kurt non riesce nemmeno a controllare la voce – quando si tratta di Blaine, è talmente semplice diventare fragile e lasciarsi andare che ormai lo fa quasi come fosse un carattere distintivo, scritto nel suo sangue.
“Proteggendo qualcosa che è – davvero prezioso per me.”, soffia, la voce quasi inconsistente. “Lo sai questo, vero?”
Al minimo segno di cedimento di Kurt, Blaine si avvicina a lui e lo abbraccia senza esitare. Perché è sempre stato così, Kurt cade e Blaine raccoglie. Non c’è bisogno che nessuno dei due dica niente. Basta il cenno di una mano o un’espressione del viso, entrambi capiscono se c’è qualcosa che non va. Blaine lo avvolge con le braccia e Kurt si appoggia alla sua spalla ricominciando a respirare – è terrificante il modo in cui reagisce il suo corpo a contatto con quello di Blaine. Come se sapesse che è un luogo sicuro. Come se sapesse che non è necessario avere paura.
“Non importa quello che accadrà – noi ci apparterremo sempre.”
Kurt crede con tutto il proprio cuore a quelle parole. E crede anche di perdere qualche battito quando vede gli occhi di Blaine scivolare sulle sue labbra – no, dopo tutti quegli anni non si è ancora abituato alla sensazione di avere qualcuno che lo desidera. Di avere Blaine che lo desidera. E pensa, Baciami.
Pensa, Baciami come vuoi essere amato.
Con la stessa forza.
Con lo stesso dolore.
Con gli stessi sbagli.
Non smettere.
E dopo un secondo di esitazione, Blaine lo fa.
Lo bacia.
 
I was made to keep your body warm
But I’m cold as, the wind blows
So hold me in your arms
My heart’s against your chest
Your lips pressed to my neck
I’ve fallen for your eyes
But they don’t know me yet
And the feeling I forget
I’m in love now

 
(6x05)
 
Kurt pensa a quante volte ha desiderato buttare giù la maschera e far vedere a Blaine esattamente quanto tutto quello lo stia uccidendo.
Alla fine la maschera rimane sempre al suo posto.
Non sa nemmeno contare sulle dita quante volte ha sognato di tornare a quella notte di pioggia – avrebbe dato il cuore, il sangue, qualsiasi cosa per tornare indietro, riavvolgere il tempo, chiedere a Blaine di aspettarlo, di provare a capire, di sistemare le cose. Ma a un certo punto una persona si stanca di aggiustarti. Una persona smette di capire. E si incrina.
Quell’ascensore è così piccolo e angusto che Kurt comincia seriamente a odiarlo. Però non lo fa, naturalmente. Da quando lui e Blaine si sono lasciati, quello è il primo momento in cui hanno la possibilità di guardarsi negli occhi senza che ci sia nessun altro attorno. Non sono più allo Scandals, non devono fingere di essere amichevoli; non sono nell’aula canto, con gli occhi puntati addosso. Sono solo Kurt e Blaine. Kurt e Blaine che erano così bravi ad essere una cosa sola che imparare di nuovo a essere separati, solo uno, qualcosa di semplice, a volte sembra impossibile.
Eppure eccoli lì, a cercarsi da sotto le ciglia con il cuore che scarta un battito; quel pensiero che fa capolino che ha il suono di Fa che non si accorga che lo sto guardando, ma più di tutto, Fa che non sia accorga che non è cambiato niente.
Che lo amo come il primo giorno.
Forse anche un po’ di più.
Kurt ricorda quella notte maledetta come se fosse ieri, perché gli è impressa sulla pelle. Il modo in cui Blaine lo aveva guardato subito dopo quelle parole – Non ti perdonerò mai per questo – e la mente di Kurt che viaggiava tornando al primo giorno in cui si erano incontrati, su quelle scale. Quando tutto era così semplice da fare male. Quando erano due semplici ragazzini che avevano allungato la mano, senza sapere a chi appartenevano le dita dall’altra parte.
Quando non potevano immaginare che l’amore fosse lì, a portata di mano.
Jig Sue o Sue o qualsiasi cosa c’è insieme a loro in quel momento chiede loro di baciarsi, e Kurt trova assurdo che ci pensino sopra perché – una volta era così semplice. Una volta a Blaine bastava mettersi sulle punte ed era già lì, a un soffio dalle sue labbra. Era semplice come respirare. E adesso – adesso assomigliano a crepe su un cuore impossibile da aggiustare.
Kurt è così – dannatamente stanco. Per il caldo, perché deve stare così vicino a Blaine fingendo che tutto quello non gli faccia male da morire, perché vuole solo uscire di lì e smettere di intravedere quegli occhi dorati pieni di luce, perché vuole smettere di credere che baciarlo sia così dannatamente facile.
“Ci facciamo la promessa che questo bacio non significa niente.”
Kurt spera di essere bravo a mentire.
“Perché Sue ci costringe.”
“Perché Sue ci costringe.”
Non è esattamente così. Quel pupazzo infernale non costringe loro a fare un bel niente. Ci sono almeno un milione di modi con cui potrebbero provare a uscire – e forse alcuni li hanno provati, ma non abbastanza. Perché forse era proprio qui che volevano arrivare, faccia a faccia.
Perché è semplice baciarti.
Si mettono in ginocchio l’uno di fronte all’altro, contano mentalmente. Si avvicinano nello stesso momento, e un attimo dopo Kurt separa le labbra e accoglie Blaine come se dall’ultimo bacio non fosse mai successo niente.
Sembra ieri che ti baciavo quando tornavi da scuola.
Sembra ieri che ti baciavo perché ho accettato di sposarti.
Sembra ieri che ti baciavo perché mi hai detto che ti emoziono.
È assurdamente semplice lasciarsi travolgere dalle emozioni – Kurt inclina il volto e Blaine spinge le labbra contro le sue per sentirlo di più, per capire dove è stato tutto quel tempo, o forse – forse non stanno nemmeno pensando, è così e basta. Kurt sfiora con la punta delle dita la sua spalla – ricorda così bene la consistenza della pelle di Blaine sotto le sue dita e per un attimo perde completamente ogni briciola di fiato, perché non ha scelta.
Blaine gli porta via tutto.
E Kurt trova che non sia nemmeno così difficile lasciarglielo fare.
Separarsi – quello non è mai facile.
Non lo è nemmeno questa volta.
Blaine ha le labbra appena separate e lo sguardo perso e quello che stupisce Kurt più di tutto è che – non sembra pentito. È solo – stordito.
E per un breve, fugace istante, solo suo.
Blaine in quel momento è solo suo, e Kurt si innamora di lui tutto da capo, anche se non capisce come possa essere possibile, visto che non ha smesso di amarlo nemmeno per un secondo.
Chiude gli occhi e li riapre, e Blaine è ancora lì.
 
Yeah I’ve been feeling everything
From hate to love
From love to lust
From lust to truth
I guess that’s how I know you
So hold you close
To help you give it up
So kiss me like you wanna be loved
Wanna be loved
Wanna be loved
This feels like I’ve fallen in love
 
(6x08)
 
Kurt dentro sente come una sorta di uragano e non sa nemmeno come si fa a fermarsi – corre a perdifiato, corre corre corre verso l’unica meta che sa ha sempre voluto afferrare con le dita.
Si sente così stupido ad aver avuto paura, perché la paura viene con le incertezze ma è questo il punto, lui non ha mai dubitato di Blaine. Mai, nemmeno una volta, nemmeno quando tutto intorno c’era buio e non riuscivano a vedere la fine del tunnel.
Rifarebbe quel percorso mille volte pur di essere lì in quel momento, e correre verso di lui con il cuore della gola, quel timore che possa finire tutto inghiottito quasi completamente dalla speranza di ricominciare da capo.
Quando Blaine gli apre la porta è più stupito di lui – la t-shirt a strisce colorate è discutibile, ma quel particolare occupa un briciolo della mente di Kurt quando si spinge verso di lui afferrando le sue spalle con le braccia, perché – No, non va tutto bene, io ti amo, ti amo ancora.
E trova il coraggio di dirglielo, le parole che prendono forma dalla sua gola ed escono con la forza di un fuoco d’artificio e colpiscono i nervi tesi di Blaine.
Ti amo ancora.
Kurt ha sognato per così tante notti di fila di poter ripetergli quelle parole. Non aveva la più pallida idea che potessero venire fuori in questo modo, ma ora che è lì, riesce a scorgere gli occhi dorati di Blaine oltre le ciglia e sa per certo che è sempre stato tutto estremamente chiaro davanti a loro, smette di temere. Perché è come soffiare su una fiamma, con loro. Non riesci a spegnerla, ma la alimenti sempre di più. Per quanto abbiano provato a voltare pagina, a scappare nella direzione opposta, è sempre più facile voltarsi e tornare indietro. Per quanto Blaine abbia provato ad aggiustarsi nelle braccia di un altro ragazzo, le braccia di Kurt lo completano nel modo più perfetto possibile. Non esistono altri puzzle.
O forse esistono, ed è proprio quello il bello – loro scelgono di ignorarli, ogni volta.
“E – e so che è stato tutto un grande casino ultimamente, ma volevo chiederti se volevi venire al matrimonio con me. Voglio dire – a meno che non ci sia qualcun altro.”
Gli occhi di Blaine sono grandi, più grandi dei sogni, più grandi dell’immenso, e sono pieni di sorpresa. Ma infondo, è come se avesse sempre saputo.
“Non c’è nessun altro.”
Poi si baciano, ed è come – se fosse stato scritto da qualche parte. Blaine si aggrappa al suo viso quasi disperatamente e Kurt rischia di perdere l’equilibrio prima di avvolgere le sue spalle dolcemente, trovando quel modo perfetto di perdersi, dare e ricevere nello stesso momento. A Kurt viene da sorridere al pensiero che il suo Blaine sia sulle punte – è così piccolo, il suo Blaine. Piccolo eppure forte e immenso come nessun altro, e non a caso ha scelto di dare a lui il suo cuore. Con sette miliardi di scelte, Blaine rimane in qualche modo il suo punto fermo.
Perché è stato l’unico a voltarsi su una scala, quasi quattro anni prima.
Perché è stato il primo a baciarlo portandogli via l’anima e raccogliendola tra le dita forti.
Perché è stato l’unico a metterlo sempre al primo posto.
Perché si è innamorato senza pretese, e continua ad amarlo senza chiedere niente.
Perché quando lo bacia, Kurt ha la sensazione di non baciare solo Blaine, ma la sua anima, il suo cuore che batte, le mille vite precedenti in cui si sono trovati ed amati. Ha l’impressione di tornare a casa.
Le labbra di Blaine sono calde e piene e completamente pressate sulle sue, e – adesso sta bene.
Kurt lo ama talmente tanto.
Perché Blaine lo bacia esattamente come vuole essere amato.
 
 
   
 
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