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Autore: kohay90    07/03/2016    4 recensioni
Era un caldo pomeriggio d'estate, l'aria era afosa troppo calda per uscire in strada e dirigersi al solito campetto di street basket per una one on one.
Kagami stava leggendo una rivista di basket, mentre Aomine era poggiato con la testa sulle sue gambe....
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Daiki Aomine, Taiga Kagami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un pomeriggio d'estate.



Era un caldo pomeriggio d'estate, l'aria era afosa troppo calda per uscire in strada e dirigersi al solito campetto di street basket per una one on one.
Kagami stava leggendo una rivista di basket, mentre Aomine era poggiato con la testa sulle sue gambe. Non accadeva spesso ma in alcuni momenti quel tipo di intimità fisica cosi innocente era diventato una cosa normale per loro. 
Tutto d'un tratto Aomine alzò lo sgurado puntantolo verso il rosso, impegnato a leggere, provò un senso di fastidio nel vederlo cosi interessato a qualcosa che non fosse lui cosi come il più dispettoso dei bambini quando non si sentono considerati, cominciò cercare la sua attenzione. 
Dall'altra parte Kagami lo sentì agitarsi, ma lo ignorò cercando di continuare la sua lettura. 
"Kagami."
"huh...?"
Alzando gli occhi dalla rivista, Kagami rimase scioccato dall' improvvisa vicinanza, del blu che era a pochi centimetri di distanza, il suo caldo respiro gli solleticava il viso.
"cos..."
Non riuscì a completare la frase che improvvisamente si ritrovò bloccato tra lo schienale del divano e il corpo di Aomine, mentre con un gesto famelico catturò le sue labbra. la rivista venne abbandonata sul pavimento, mentre avvolse le mani nei capelli morbidi di Aomine cercando un contatto più profondo.
Sorrise nel bacio Aomine, non importava quante volte si bacassero ogni volta provavano emozioni sempre più nuove.
Le labbra di Kagami erano leggermente screpolate, ma erano calde e morbide inclinò leggermente la testa per poterlo baciare meglio, poi con malavoglia si separò dalle sue labbra e prima che potesse protestare, prese a succhiargli il labbro inferiore, poi mordicchiarlo e di nuovo a succhiarlo con passione intensa.
I suoi movimenti erano lenti, studiati a posta per farlo fremere sotto il tocco delle sue mani che scivolarono sui suoi fianchi in una presa possessiva costringendo il rosso a stendersi sul divano schiacciandolo con il suo corpo.
Kagami sorrise ancora prima di avvolgere le gambe intorno alla vita del suo amante. Era sempre Aomine a dominare e la cosa gli piaceva, infilò furtivamente le mani sotto la sua maglia e preso dall'eccitazione gli graffiò la schiena strappandogli un gemito costringendolo così a rompere il bacio. 
"Bakagami." disse infastidito.
Dall'altra parte Kagami sorrise mentre appoggiato allo schienale cominciò ad ammirare il volto di Aomine, i suoi capelli blu così morbidi, la sua pelle scura così invitante per non parlare dei suoi occhi. Occhi così intensi che ogni qual volta ci si specchiava non riusciva a tenere il confronto per quanto fossero profondi, si chiese come fossero arrivati a quel punto.
La loro relazione era iniziata dopo la sconfitta subita della Tōō alla Winter Cup, da quel momento Aomine lo costringeva a passare tutti i suoi pomeriggi a giocare a street basket, fu proprio in uno di quei pomeriggi d'estate che inspiegabilmente si ritrovarono uno sull'altro a baciarsi. 
Forse per il troppo caldo o per l'eccitazione troppo grande per la partita finita chissà come in parità, portò entrambi a quella situazione assurda e imbarazzante. 
Difficile non immaginare cosa successe dopo.  
I suoi pensieri vennero disturbati da un improvviso morso al labbro inferiore, cosi forte da farlo sanguinare.
"Che diavolo fai Aomine!" gridò leccandosi le labbra.
"Mi è capitato di vederlo fare, così ho deciso di provarci." disse vendicandosi dei graffi subiti.
Il viso di Kagami divenne rosso come un peperone, che mormorò imbarazzato. "I-Idiota smettila di dire cose del genere!"
Aomine sogghignò. "Imbarazzato?"
Il rosso sbuffò seccato. "Non per così poco."
"Dice il ragazzo con la faccia che è del colore dei suoi capelli."
"Sta zitto!" rispose irritato, stava per allontanarlo infastidito quando il moro, intuendo le sue intenzioni afferrò con fare possessivo i suoi capelli, costringendolo a inclinare la testa all'indietro così da poter torturare il suo collo. Era pronto per avvicinarvisi quando improvvisamente qualcosa di giallo attirò la sua attenzione, appoggiandosi sullo schienale.
Spalancò gli occhi e con uno scatto si alzò dal divano gridando.
"APE!!!" nella foga colpì con una ginocchiata il povero Kagami che si piegò in due dal dolore, senza riuscire a capire cosa gli fosse successo, mentre Aomine correva verso la cucina seguito dall'ape.
"Sparisci! Stai lontana da me! Maledetta! " e altri improperi accompagnati da qualsiasi utensile della cucina.
Il rosso lo osservò scioccato per qualche istante, prima di vederlo rannicchiato in un angolo, una scena alquanto divertente da dover essere fotografata ma, rinunciò a farlo. 
Con fare seccato si alzò dal divano, prese il giornale abbandonato sul pavimento, lo arrotolò e agitandolo un pò riuscì a mandare via l'insetto chiudendo poi la finestra per evitare di farlo rientrare. 
Massaggiando il suo addome Kagami entrò in cucina per valutare i danni,
nella foga oltre ad alcuni utensili aveva lanciato anche dei piatti e dei bicchieri i cui cocci si erano sparsi sul pavimento della sua povera cucina, poi cercando di restare calmo si avvicinò al moro chiedendogli. 
"Posso avere una spiegazione?" lo osservò con un sopracciglio incarnato.
"Beh..." le parole gli si fermarono in gola, avrebbe voluto morire, oppure sprofondare tre metri sotto terra per l'imbarazzo. Aomine non gli aveva mai confessato la sua paura per le api, e farglielo scoprire in quel modo cosi assurdo era imbarazzante. 
Per non parlare del fatto che non era riuscito ad andare fino in fondo con Kagami a causa di quel maledettissimo insetto, questo era il suo più grande rimpianto dopo l'imbarazzo. 
Aomine cercò di riprendere fiato e spiegare quando le sue parole vennero bloccate dal rosso visibilmente divertito.
"Di tutte le cose che esistono al mondo, hai paura delle api? Davvero?" disse trattenendo una risata.
"Dice il ragazzo che ha paura dei cuccioli!" ribattè infastidito.
"Beh... quelli mordono."
"Mentre le api pungono!"
Si guardarono in cagnesco per qualche istante prima di scoppiare a ridere entrambi, la sola idea che uno avesse paura delle api e l'altro avesse paura dei cani sembrava essere divertente per quanto i due animali non potessero essere tanto pericolosi.
"Beh... però," disse Kagami dopo essersi calmato, "sarà meglio pulire questo casino. Puoi aiutarmi?" disse porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.
Una volta alzatosi il moro l'aiutò a pulire quel disastro, pensando a riprendere dopo quello che avevano interrotto.



Salve a tutti,^^ spero vi sia piaciuta ero un pò indecisa se pubblicarla o meno, ho un modo di battitura un pò elementare a parte qualche errore di ortografia, accetto i vostri consigli cosi da poter migliorare. Grazie e a prestoXD.
 
  
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