HOMRA

Quante volte aveva tentato di negare anche a se stesso la natura del suo mondo; quante volte si era rifiutato di ammettere quanto quel moccioso fosse importante per lui. Quante? Fin troppe. 
Talmente tante da non riuscire più a nascondere, perlomeno a se stesso, che Misaki era tutto il suo mondo.
E lo vedeva in ogni cosa.
Lo vedeva nelle strade e nei suoni che gli restituivano piccoli e casuali pezzi di ricordi di lui.
Lo vedeva nel riflesso degli occhi di Mikoto, che il moro sospettava avesse in qualche modo rapito il cuore del suo amato.
Lo vedeva nei passanti che camminavano in coppia, restituendogli piccoli battiti di un passato ormai solo da rimpiangere.
Lo vedeva in ogni sguardo che Misaki lanciava al suo re, perché una volta quegli sguardi erano rivolti a lui
Lo vedeva in tutto ciò che di rosso gli capitava davanti agli occhi.
Lo vedeva nel nome di quel mondo nel quale non si riconosceva e che aveva fatto suo solo per seguire Misaki: l'HOMRA, il cui nome derivava dalla parola Homura, che significava fiamma; fiamma come quella che ardeva sin nei più remoti e nascosti anfratti del suo io più dimenticato al solo pensiero di Misaki: una fiamma inestinguibile che bruciava sin dal momento in cui i suoi occhi blu avevano incontrato quelli marroni di lui, una fiamma che nonostante tutto continuava ad accrescersi, alimentata dal desiderio che ogni giorno Saruhiko provava di amare e farsi amare dal rosso.
E ora che era fuggito da quel mondo non suo, lo vedeva pure nel motto di quel clan dove il suo amato ancora rideva.
Vedeva come rideva accanto al suo re.
Come faceva a ridere ancora? 
Saruhiko era sempre rimasto indietro, nonostante corresse non riusciva mai a raggiungere gli ideali che tanto amava in Misaki, e ora che si era stancato di stare bloccato in un mondo al quale non apparteneva, per ottenere solo di osservare il suo amato da lontano, lui lo accusava solo di aver tradito l'HOMRA.
Ma allora tutto l'affetto che gli aveva dimostrato nel loro piccolo mondo ormai perduto era solo una bugia?

No blood!

Il suo sangue ormai non c'era più, non irrorava più il suo corpo, lasciando un cuore freddo dietro occhi di ghiaccio 

No Bone!

Le sue ossa le sentiva pian piano frantumarsi come i pezzi del suo cuore ormai stanco, le gambe gli tremavano e si sentiva crollare ogni secondo.

No Ash!

Le ceneri della sua anima erano ormai scomparse, e l'effimero vento della vita le stava portando via sempre più lontano ogni volta che doveva fingere di odiare la persona che in realtà amava. 

La fiamma di desiderio che una volta sentiva felicemente bruciare dentro di sè lo stava ormai distruggendo definitivamente, e non ci sarebbe voluto molto prima che più nulla restasse di lui.