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Autore: _Francy93_    09/03/2016    1 recensioni
Tratto dalla storia:
"Hai ucciso un uomo!" disse lui.
"Non ho avuto scelta!" urlai. "Mi aveva puntato la pistola contro! Stava per uccidermi! Ho dovuto farlo per legittima difesa!" mi sfogai.
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Nuovo frutto di un mio sogno XD Vi avviso che non avevo mai scritto qualcosa del genere thriller prima d'ora XD Spero che vi piaccia :)
Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!
Questa è la prima volta che scrivo qualcosa di "thriller" e dal raiting giallo, per cui non so se me la sono cavata bene XD Vi dico che questo (come al solito) è frutto di un sogno che ho fatto e ho trasformato in OS, spero che abbia un senso XD (Lo so, faccio sempre sogni strani XD)
E adesso..... buona lettura!!!


 



Ti proteggerò io

 
Erano mesi che mi seguiva, non mi dava pace.
E tutto questo perchè mi era capitato per caso di assistere ad un omicidio e da allora il killer non faceva altro che seguirmi con l'intento di togliermi di mezzo.
Avevo quindi deciso di andare altrove per cercare di depistarlo.
Ed ora eccomi qui all'aeroporto con delle valigie diretta a Londra. Speravo che così non mi trovasse.
Stavo aspettando che chiamassero il mio volo quando mi sentii osservata. Avevo paura che fosse il killer ma quando mi voltai vidi che mi sbagliavo.
Era un uomo dai capelli castani, vestito elegante e con degli occhi bellissimi. Era decisamente stupendo.
Non sapevo chi fosse ma nonostante fossi molto tentata di scroprire come si chiamasse, riuscii a trattenermi anche se con non poca fatica.


 
*****
 
Dopo moltissime ore di volo, arrivai a Londra.
Trovai l'albergo dove avevo prenotato una stanza e dopo aver chiesto le chiavi alla reception raggiunsi la camera.
Posai le valigie e andai a fare una doccia ristoratrice, dopodichè andai a dormire.
Per fortuna, quella notte riuscii a riposare tranquilla senza gli incubi che mi tormentavano da ormai alcuni mesi.
Il giorno seguente decisi di fare un giro per visitare la città. Mi era sempre piaciuto poter andare a Londra e vedere le sue bellezze.
Stavo passeggiando tranquillamente quando mi scontrai con qualcuno e nello scontro mi accorsi di aver perso un orecchino.
<< Mi dispiace, signore! Non l'avevo vista!>> dissi mettendomi a cercare l'orecchino.
<< Non si preoccupi, signorina. Sta cercando qualcosa?>>
<< Si, un orecchino ma non riesco a trovarlo>> risposi continuando a cercare.
<< Se vuole posso aiutarla io>> disse e quando alzai lo sguardo vidi che l'uomo aveva una pistola.
Era il killer! Mi aveva trovata!
Ma prima che potesse premere il grilletto, raccolsi un pezzo di vetro e glielo conficcai nel petto.
Sarebbe morto dissanguato...
Toccai il sangue che scorreva a terra e la mia mano si sporcò immediatamente e così mi resi conto di quello che avevo fatto.
Avevo ucciso un uomo.
Non volevo farlo ma è stato per legittima difesa.
All'improvviso sentii qualcuno afferrarmi per un braccio.
<< Vieni con me!>> mi disse e mi trascinò con sè.
Dopo un bel po' di cammino, mi ritrovai davanti ad una casa enorme.
<< Vieni, entra>> disse accompagnandomi all'interno.
Se da fuori era grande, all'interno lo era ancora di più.
Era davvero bellissima.
Tutta ammobiliata in stile antico color ciliegia, anche le porte delle varie camere.
<< Posa pure la borsa in una delle camere>> disse sorridendo. << A proposito, mi chiamo Maria!>>
<< Io sono Sara, piacere>> sorrisi e dopo entrai in una stanza per posare la borsa.
Attraversai il corridoio e vidi qualcuno seduto ad una scrivania.
<< Non è possibile>> sussurrai. Lui alzò lo sguardo e sembrava che mi avesse riconosciuto; si alzò e provò ad avvicinarsi a me ma io tornai indietro.
<< Ascolta, dove posso trovare un bagno?>> domandai a Maria.
<< Vai dritta per questo corridoio e lo trovi alla prima porta a destra>> disse. << Grazie mille!>>
Avevo urgentemente bisogno di lavarmi le mani. Quando lei mi aveva trascinata via ero riuscita solo a prendere un fazzoletto per cercare di pulirmi le mani alla bell'e meglio.
Raggiunsi il bagno e mi ci fiondai dentro. Sentivo Maria parlare con quel ragazzo che avevo visto prima.
<< Che c'è fratellino?>>
Fratellino? Era suo fratello?
<< Poche ore fa ho ricevuto una telefonata. Lo sai che mi occupo degli omicidi ora, no? Beh, mi hanno detto che è stato ucciso un uomo ed è stata una ragazza che ha le stesse caratterisiche di quella che tu hai portato in casa!>>
"Oh no! Rischio forse di finire in prigione per legittima difesa?"
<< Lo so>> affermò Maria. << Ho visto tutto>>
"Oh no! Sono nei guai!"
<< Quindi è lei? Come ti è venuto in mente di portarla qui?>> chiese arrabbiato.
Non sapevo perchè ma mi intristiva capire che non mi voleva lì.
<< E a te non è nemmeno passato per l'anticamera del cervello che l'abbia fatto per difendersi?!>>
Sua sorella aveva ragione, l'avevo fatto per difendermi. Altrimenti non avrei mai pensato di uccidere qualcuno.
E mentre osservavo l'acqua che toglieva il sangue dalle mie mani, sentii la porta del bagno aprirsi e vidi il ragazzo entrare.
Dio, che bello che era!
Ma era meglio se non mi lasciavo trasportare troppo.
<< Mi sto solo lavando le mani, poi vado via>> affermai.
<< Brava!>> disse con tono freddo e tagliente. Mi ferì.
Asciugai le mani ed uscii dal bagno. Lui mi seguì.
Recuperai la mia borsa e poi mi diressi dalla sorella.
<< Maria, ti ringrazio per avermi aiutata>> lei mi sorrise. << Ma non posso restare, qualcun altro potrebbe trovarmi. Devo andare via>> e il sorriso sulle sue labbra sparì. Era dispiaciuta.
Poi mi voltai verso il fratello: << E per la cronaca, non mi pento di aver fatto quello che ho fatto>>
<< Hai ucciso un uomo!>> disse lui.
<< Non ho avuto scelta!>> urlai. << Mi aveva puntato la pistola contro! Stava per uccidermi! Ho dovuto farlo per legittima difesa!>> mi sfogai. Lui sbarrò gli occhi mentre io ringraziai ancora una volta Maria e me ne andai.


 
*****
 
Decisi di andare all'albergo per recuperare le mie valigie e dirigermi all'aeroporto per andare ancora più lontano.
Molte volte le persone fanno conclusioni affrettate senza darti la possibilità di spiegarti.
Speravo che almeno lui fosse diverso ma mi sbagliavo.
Stavo camminando verso il tabellone per decidere la mia prossima meta quando mi sentii afferrare per un braccio.
Mi voltai e vidi che era lui.
<< Tu? Che fai qua?>>
<< Ascolta, mi dispiace! Mi sono comportato da stronzo con te senza nemmeno conoscerti e non ne avevo il diritto. So che non ci conosciamo affatto ma da quando ti ho vista da lontano mi è scattato qualcosa. Un senso di protezione che non avevo mai provato per nessuna. Ti proteggerò io d'ora in poi! Sempre che tu me lo permetta, ovviamente>>
<< Sei sicuro di quello che dici?>> gli chiesi.
<< Sicurissimo>> rispose con tono deciso.
Capii che era sincero, così decisi di comportarmi bene.
<< Sara>> mi presentai porgendogli una mano.
<< Davide>> disse afferrando la mano che gli porsi.
Sentivo che probabilmente non avrei più lasciato Londra, sapevo che avrei dovuto spiegargli ogni cosa dal principio su quello che mi era successo e l'avrei fatto volentieri.










Ed ecco qua una nuova OS!
Spero tanto che vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate perchè come ho detto è la prima volta che mi cimento in qualcosa di thriller e a raiting giallo!
Alla prossima!

 
 

 
  
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