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Autore: Orion919303    10/03/2016    5 recensioni
Sono passati cinque anni da quando l'umano Kevin ha lasciato il Villaggio con la promessa che un giorno sarebbe tornato. Tra i molti animaletti che hanno abitato il posto in tutto questo tempo, l'elefantino Sandro, migliore amico di Kevin, è stato l'unico a rimanere, l'unico ad aspettare, l'unico a sognare...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra notte in bianco...

Da quando Kevin se n'era andato a cercare fortuna in città, l'elefantino Sandro provava uno strano senso di vuoto e d'incompiutezza nella sua quotidianità. Questa situazione andava avanti da troppo tempo.
Il suo umano preferito lo aveva lasciato alla stazione promettendogli che prima o poi sarebbe tornato a trovarlo. Si erano tenuti in contatto per i primi due anni, poi il nulla. A distanza di cinque anni, Sandro non sapeva che fare, non sapeva neanche cosa provare. Perché era stato abbandonato? Perché non riusciva più a godersi la vita nel villaggio? Passava le notti a strappare le erbacce...

In una calda serata d'inizio luglio, finito di cenare, l'elefantino si stava preparando ad uscire proprio per dedicarsi a questa attività.
"Stasera non ho davvero voglia di vedere nessuno." -pensò, ma neanche il tempo di arrivare al fiume vicino casa che incontrò l'antipatico lupetto Wolfgang.
"Ehi, nasone!"-esordì.
"Ciao Wolfy."-Sandro faceva fatica a guardarlo in muso.
"Di nuovo a strappare erbacce? Cominci presto, stasera! Perché invece non vieni a prendere qualcosa da Bartolo? C'è anche un concerto di K.K.!"-propose il lupo.
"Davvero, non ho voglia, sono stanco..."
"Stanco? E allora perché stai andando a fare questo sforzo inutile?!"
"Mi rilassa."-Sandro era stufo di quella conversazione, così si affrettò ad accennare un saluto a Wolfgang per poi sorpassarlo ed attraversare il ponte. Il peloso animaletto rimase per un po' attonito a guardare le spalle di Sandro che si allontanava cupo, per poi avviarsi verso il Museo.

L'elefante era arrivato nella zolla desiderata. Si trovava più o meno vicino al confine sud-est del Villaggio: non c'era molto, soltanto qualche frutteto. La casa di Kevin, rimasta ancora intatta, si affacciava sul lago a qualche minuto di camminata a ovest di lì. Sandro ci passava spesso davanti e non di rado provava a guardare dentro dalla finestra. Il buio, le ragnatele e scricchiolìi vari provocati dagli scarafaggi gli facevano subito cambiare idea. Tanto, alla fin fine, cosa sperava di trovare?

Intorno alle undici di sera, il piccolo pachiderma decise che era ora di rincasare. Durante il tragitto di ritorno, nel silenzio della notte, poté sentire chiasso e risate provenienti dal bar: il concerto doveva essere finito e si stava facendo festa. Stava per varcare l'uscio quando riuscì a vedere con la coda dell'occhio che nella cassetta delle lettere c'era qualcosa. "Che strano." -pensò- "Quando ho controllato oggi pomeriggio non c'era niente...". Aprì la casetta ed estrasse una lettera. "La solita pubblicità dell'ABC, sicuramente.". La lesse.

Caro Sandro,
non mi sono scordato di te.
In questi ultimi anni sono riuscito a farmi una vita, come desideravo.
È successo tutto così velocemente e sono stato talmente preso che ho commesso l'errore di trascurare
un'altra cosa fondamentale di questa vita: l'amicizia. Scusa se non mi sono fatto sentire, spero tu non te la sia presa.
Cercherò di farmi perdonare il prima possibile...
Hai indovinato: verrò a trovarti! Tieniti libero il 22, ok? Spero sia possibile rimanere anche più di un solo giorno.
Per adesso ti saluto.

Il tuo umano preferito, Kevin


Sandro pianse di gioia per tutta la notte.
Un'altra notte in bianco...
   
 
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