Erano le 18:50. Ero nella mia stanza,seduta sul letto, avevo appena finito di infilarmi il vestito che Alice mi aveva regalato. Tra 10 minuti sarebbe arrivato Edward, per portarmi alla festa organizzata in onore del mio compleanno da Alice, a casa Cullen. Non ero entusiasta di questa festa, non mi sembrava che il mio compleanno fosse qualcosa da festeggiare. Ero più vecchia di Edward di un anno, tecnicamente, anche se lui in realtà ne aveva 109 suonati; inoltre ho sempre odiato le feste. Ma Alice aveva deciso così, e si sa, meglio non andarle contro. E poi ricordai la frase che mi disse stamattina: "Oh, sii buona! Non vorrai rovinarci il divertimento, vero? "* Ma infondo, cosa sarebbe potuto succedere? Ho avvisato mio padre della festa, e mi ha detto che per lui non c'era problema, tanto stasera in tv ci sarebbe stata la partita tra i Mariners e i Sox. Mi disse di salutargli Alice. Adora quella ragazza.

Sentii un lieve spostamento d'aria, e delle braccia avvolgermi da dietro. Edward.
"Pronta per una festa in una casa piena di vampiri?"
"Non proprio. Ti prego, portami da qualunque parte, tranne che alla festa. Le odio, e lo sai. Infondo è il mio compleanno, devi esaudire un mio desiderio."
"Sto fingendo che non lo sia, come hai chiesto tu."* Lo sentii ridacchiare sul mio collo.
"Va bene, va bene. Andiamo a quella maledetta festa."

Scendemmo al piano di sotto, mano nella mano, per avviarci al mio pick-up. Edward, da solito galant'uomo, mi aprì la portiera del passeggero, salìì, e ci accingemmo a attraversare Forks, nel buio della notte.
Come al solito Edward si lamentò delle prestazioni del mio pick-up, ma almeno arrivammo sani e salvi a casa Cullen.
Scese ad aprirmi la portiera e mi offrì la mano. Arrivammo davanti alla porta di casa, e appena aperta, venimmo accolti da un coro di "Buon compleanno Bella!". Inutile dire che io arrossii fino alla punta dei capelli. Mi guardai attorno, e notai candele e vasi pieni di fiori ovunque, e vicino al pianoforte di Edward vi era un tavolo con sopra altre candele e fiori, una torta di compleanno, piatti e una piccola montagna di regali. Alice ha pensato proprio a tutto. Vennero tutti ad abbracciarmi. Beh, non proprio tutti, tutti tranne Jasper e Rosalie. Mentre Emmett mi abbracciava, o meglio mi inglobava, si misero a ridere tutti, mentre lui sciogliendo l'abbraccio disse che doveva uscire un'attimo.
"E' ora di aprire i regali!" disse Alice, prendendomi a braccetto e portandomi verso il tavolo dove vi erano i regali. Notò la mia occhiataccia, ma fece finta di niente. Edward ridacchiò. Mi mise una grosso pacchetto in mano, sopra vi era scritto che era da parte di Rosalie, Emmett e Jasper, ma sembrava vuoto. Lo aprìì, e trovai appunto la scatola vuota.
Alzai lo sguardo, e mi trovai davanti un Emmett che disse:" E' un autoradio, l'ho già piazzata nel pick-up." Mi ritrovai a sorridere verso loro tre. "Grazie ragazzi." Notai che Rosalie aveva un piccolo sorriso sul volto.
"Ora è ora di aprire il mio e di Edward" disse Alice, mettendomi in mano un pacchettino più piccolo.
Non riuscivo a scartarlo, e nel tentando mi tagliai un dito.
"Oh cavolo."
Alzai lo sguardo, e mi trovai lo sguardo famelico di sette vampiri addosso. Edward era quello più vicino a me. Non ebbi tempo di realizzare bene il tutto che me lo ritrovai addosso che mi mordeva il collo.
Iniziai a sentirmi i sensi annebbiati, prima di cadere in un sonno profondo.
 
Salve a tutti, eccomi qui con questa One Shot su Edward e Bella alla festa dei 18 anni di quest'ultima, venuta così, di getto. Ho messo alcune citazioni e situazioni tratte direttamente dal libro. Fatemi sapere se vi piace!