11/03/2016
2 recensioniRemembering the Window
Cullen sapeva che poteva lasciare altre guardie a sorvegliare l’Eluvian. Sapeva anche che serviva a Josephine e a Leliana per affrontare la crisi che li aveva colpiti. Ma sia la Capospia che l’Ambasciatrice avevano concordato che il Comandante fosse necessario lì, dove tutto era cominciato, e dove tutto poteva finire.
Fissava l’Eluvian, la spada sguainata e i soldati pronti dietro di lui. Le ore erano passate lente, e interminabili.
Poi, finalmente, Cassandra era uscita per prima, con la sua armatura da Divina sporca di sangue. Dorian l’aveva seguita, col bastone da mago che spuntava da dietro la schiena. Entrambi avevano guardato Cullen con un’espressione che al Comandante non era piaciuta affatto.
Poi era uscita Xiric. Sembrava dolorante, si teneva una spalla, che sanguinava, ma il suo volto esprimeva una rabbia che faticava a controllare. Il suo sguardo incrociò quello di Cullen più a lungo degli altri due, e il Comandante cominciò a intuire cosa sarebbe successo di lì a poco.
Rimase in silenzio, la mano che stringeva l’elsa della spada. Gli occhi ambrati tornarono a guardare l’Eluvian, discostandosi da quelli adirati dell’elfa.
Gli istanti sembrarono eterni. Dovevano ancora uscire in due, e Cullen temeva quel momento e al tempo stesso lo aspettava con ansia.
Non si accorse nemmeno della massa del Toro di Ferro che usciva dallo specchio. Il suo sguardo era fisso sulla donna che portava in braccio, sugli occhi chiusi, come se dormisse. La spada gli cadde di mano, toccando terra con un tonfo sordo e un tintinnio. Si avvicinò a lei, guardandola come se non capisse. Come se quello che vedeva non fosse vero, incurante degli sguardi che erano puntati su di lui.
Le sfiorò la guancia, spostando una ciocca di capelli. Era pallida, eppure la trovava ancora così bella. Non riusciva a credere che il petto non si alzasse più, gonfiandosi d’aria, o che le sue mani non avrebbero più stretto un arco.
Era stato il marchio, gli disse Xiric. Il marchio l’aveva uccisa, prima che potesse tornare. Prima che potessero salvarla. E le sue ultime parole erano state per lui: voleva che sapesse che lo amava.
Cullen la prese dalle braccia del Toro, le lacrime che gli riempivano gli occhi ambrati. Si ritrovò a terra, senza sapere come. Prese la mano di lei e cercò di aprirle le dita, per stringerla nella sua, ma toccò qualcosa di metallico e freddo.
Lo guardò, cercando di capire cosa stesse stringendo. Era la moneta, quella che le aveva affidato quando l’aveva portata al lago. Quella moneta che era il suo portafortuna, lei la stava stringendo nei suoi ultimi momenti.
Strinse la mano di lei, la moneta che premeva contro i loro palmi uniti, incurante di chi stava loro intorno. Avvicinò i loro visi, toccando la fronte di lei con la propria: le piaceva così tanto, quel contatto.
Trevelyan, la sua Trevelyan era morta. E lui non aveva potuto fare nulla. Lei non sarebbe mai più comparsa alla finestra.
»Note dell'autrice
Ecco finalmente la terza flash. Eeeeed è una What if? grossa come una casa, perché di uccidere la mia Trevelyan non ne ho intenzione. Soprattutto perché fa male.
Abbiate fede che il capitolo nuovo della long arriva. Dovevo sfogare un po' di angst. Ringraziamo tutti Aurora che l'ha letta per prima e ci è quasi morta per il dolore.
_Eagle ||
Fissava l’Eluvian, la spada sguainata e i soldati pronti dietro di lui. Le ore erano passate lente, e interminabili.
Poi, finalmente, Cassandra era uscita per prima, con la sua armatura da Divina sporca di sangue. Dorian l’aveva seguita, col bastone da mago che spuntava da dietro la schiena. Entrambi avevano guardato Cullen con un’espressione che al Comandante non era piaciuta affatto.
Poi era uscita Xiric. Sembrava dolorante, si teneva una spalla, che sanguinava, ma il suo volto esprimeva una rabbia che faticava a controllare. Il suo sguardo incrociò quello di Cullen più a lungo degli altri due, e il Comandante cominciò a intuire cosa sarebbe successo di lì a poco.
Rimase in silenzio, la mano che stringeva l’elsa della spada. Gli occhi ambrati tornarono a guardare l’Eluvian, discostandosi da quelli adirati dell’elfa.
Gli istanti sembrarono eterni. Dovevano ancora uscire in due, e Cullen temeva quel momento e al tempo stesso lo aspettava con ansia.
Non si accorse nemmeno della massa del Toro di Ferro che usciva dallo specchio. Il suo sguardo era fisso sulla donna che portava in braccio, sugli occhi chiusi, come se dormisse. La spada gli cadde di mano, toccando terra con un tonfo sordo e un tintinnio. Si avvicinò a lei, guardandola come se non capisse. Come se quello che vedeva non fosse vero, incurante degli sguardi che erano puntati su di lui.
Le sfiorò la guancia, spostando una ciocca di capelli. Era pallida, eppure la trovava ancora così bella. Non riusciva a credere che il petto non si alzasse più, gonfiandosi d’aria, o che le sue mani non avrebbero più stretto un arco.
Era stato il marchio, gli disse Xiric. Il marchio l’aveva uccisa, prima che potesse tornare. Prima che potessero salvarla. E le sue ultime parole erano state per lui: voleva che sapesse che lo amava.
Cullen la prese dalle braccia del Toro, le lacrime che gli riempivano gli occhi ambrati. Si ritrovò a terra, senza sapere come. Prese la mano di lei e cercò di aprirle le dita, per stringerla nella sua, ma toccò qualcosa di metallico e freddo.
Lo guardò, cercando di capire cosa stesse stringendo. Era la moneta, quella che le aveva affidato quando l’aveva portata al lago. Quella moneta che era il suo portafortuna, lei la stava stringendo nei suoi ultimi momenti.
Strinse la mano di lei, la moneta che premeva contro i loro palmi uniti, incurante di chi stava loro intorno. Avvicinò i loro visi, toccando la fronte di lei con la propria: le piaceva così tanto, quel contatto.
Trevelyan, la sua Trevelyan era morta. E lui non aveva potuto fare nulla. Lei non sarebbe mai più comparsa alla finestra.
»Note dell'autrice
Ecco finalmente la terza flash. Eeeeed è una What if? grossa come una casa, perché di uccidere la mia Trevelyan non ne ho intenzione. Soprattutto perché fa male.
Abbiate fede che il capitolo nuovo della long arriva. Dovevo sfogare un po' di angst. Ringraziamo tutti Aurora che l'ha letta per prima e ci è quasi morta per il dolore.
_Eagle ||