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Autore: Sick_Unicorn    13/03/2016    2 recensioni
Dimmi ragazzo solo dove vai,
Perché tanto dolore?
Hai perduto senza dubbio un grande amore
Ma di amori e' tutta piena la città,
No ragazza sola, no no no
Stavolta sei in errore
Non ho perso solamente un grande amore
Ieri sera ho perso tutto con lei.
- Ragazzo Solo, Ragazza Sola (David Bowie)
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Breve One Shot nata ascoltando questa dolce canzone
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so davvero come ringraziare la mia amata moglia pohenix per aver corretto questa storia e ringrazio anche David Bowie per questa splendida canzone (ovviamente, pure che fosse ancora vivo, David se ne importerebbe molto) che, anche se preferisco la versione di Space Oddity, comunque è davvero bella e mi ha aiutata molto per scrivere.
Ovviamente Roger Taylor non è mio, le cose che ho scritto non sono veritiere e non scrivo a scopo di lucro.
Grazie e leggete pure :)





“Non ti amo”.
Ho detto solo queste tre parole, ed esse non hanno scalfito neanche di un millimetro la sua persona. Quali parole, del resto, possono mai scalfire una persona come lui? Cosa gli interessa se quelle tre parole erano state pronunciate da un ragazza come tante? Potrebbe benissimo continuare ad andare dietro a quelle che, dopo neanche un’ora che lo conoscono, sono già pronte a dirgli solo le ultime due parole che gli ho detto io.
Ho una brutta considerazione di lui. Non sopporto i suoi atteggiamenti da donnaiolo, non sopporto quel suo sorrisetto beffardo e soddisfatto quando l’ennesima ragazza cade ai suoi piedi come una pera dall’albero e soprattutto non sopporto la sua aria di onnipotenza e sfacciataggine. È tanto sfacciato da poter pensare di chiedermi da un minuto all’altro “Anche tu mi ami vero?”. Peccato che la risposta ricevuta non sia stata quella che lui pretendeva. 
Peccato che queste parole non siano vere, peccato che la mia volontà di ferro abbia iniziato a vacillare davanti a quegli occhioni azzurri e a quei capelli color grano, peccato che ora sia qui sotto questo tetro ponte a fumare con le lacrime agli occhi mentre penso a …  Beh, a lui. Eh già caro mio, quelle tre parole sono state la bugia più mastodontica che abbia detto nei miei diciannove anni. Un mese, fa quando ho conosciuto te e gli altri non avrei mai pensato di innamorarmi anche io di te, perché mi facevi schifo … ma ora non sono neanche sicura che tu mi abbia mai fatto veramente schifo. Possibile che tu sia in grado di creare tutta questa confusione nel mio povero cuore?
Dopo esser stata qui per ore, decido di alzarmi e riprendere la via di casa visto che ormai si sono fatte le tre e girare per Londra di notte è abbastanza pericoloso. Cammino spedita, stretta nel mio giaccone marrone, mentre i capelli lunghi e rossicci si muovono a ritmo del forte vento che stanotte ulula per le vie. Lui non esce dalla mia mente, anche se cerco di pensare ad altro. L’unica cosa a cui riesco a pensare è l’immagine del suo sorrisetto beffardo quando gli ho detto che non lo amavo. Cosa poteva voler dire? Avrà capito che sono innamorata di lui e che mento? O forse è così pieno di donne che lo amano che non prova niente per lui non gli crea nessun problema?  Magari lui non mi pensa neanche e vuole soltanto prendermi in giro. Chi si innamora di una come me? Nessuno.
 Ho macinato un bel po’ di strada, sono troppo stanca per continuare e la mia casa è ancora troppo lontana, ma noto che il portone che mi si para davanti è proprio quello di casa sua. Cosa faccio? Non posso proseguire oltre perché le mie gambe sono troppo stanche e l’unica chance sarebbe quella di bussare e chiedergli di ospitarmi questa notte.  Però non posso farlo perché mi mostrerei debole davanti a lui.
Ed ecco il conflitto interiore per eccellenza, mandare avanti il mio cuore e passare la notte da lui o mandare avanti il mio orgoglio e trovare la forza di arrivare a casa a piedi. La pioggia che inizia a scatenarsi sulla città facilità molto la mia scelta.
Sto giusto per avvicinarmi al portone quando una finestra che si apre al primo piano mi precede. Lui mi guarda, io guardo lui ed un sorrisetto beffardo si dipinge sul suo viso in perfetto contrasto con la mia espressione infastidita. Sto giusto pensando di alzare un gentilissimo dito medio ed andarmene ma lui, come se stesse leggendo la mia mente, entra e mi apre il portone. Quando salirò in quella casa, il mio cuore sarà messo alle strette e toccherà alla mia mente cercare di liberarlo da sé prima che lo faccia lui portandomi nella sua camera da letto.
Salgo gli scalini lentamente con il cuore che mi batte come un pazzo mentre la mia mente cerca di tranquillizzarlo, non posso farmi vedere in questo stato da lui perché ne approfitterebbe certamente per quanto è stronzo. Mi fermo in mezzo alle scale e mi poggio con la schiena contro il freddo muro di mattoni grezzi respirando profondamente per cercare un po di calma per il mio cuore tormentato da lui… quel maledetto ragazzo che scombina ogni parte di me senza ritegno.
Riprendo a salire quelle scale fino a ritrovarmi di fronte ad una porta aperta, una lieve musica esce da quella porta aperta mentre l’interno della casa è in penombra grazie alla lieve luce del lume. Conosco perfettamente la canzone che risuona nel silenzioso appartamento, “Ragazzo solo, Ragazza sola” la rivisitazione italiana di Space Oddity di David Bowie, l’ho insegnata io ai ragazzi avendo vissuto fino a tre anni fa in Italia e quindi sapendo parlare l’Italiano. Chissà perché ha messo quella canzone, sicuro perché sa come mi sento in questo momento ed è perfetta per sfottermi.
Entro nella casa togliendomi le scarpe bagnate, fortunatamente il suo salotto è tempestato di tappeti, e le lascio vicino alla porta ravvivandomi i capelli bagnati per poi togliere il cappotto zuppo ed appenderlo all’appendiabiti. Lui è seduto su una poltrona di pelle color caffè mentre sorseggia ad occhio e croce un tè caldo mentre canticchia la canzone che viene diffusa tramite un giradischi da un quarantacinque giri con la sua voce leggermente roca. Dio quanto è bella la sua voce, con quel non so che di malinconico dettato dalle triste parole della canzone che gli spiegai io o forse da qualcos’altro. Qualcosa dentro di lui a giudicare dal suo volto triste.
Parte il ritornello e non ho neanche il tempo di realizzare quello che sta succedendo che vengo presa tra le sue braccia in un abbraccio mentre leggermente ondeggiamo seguendo la musica, la sua voce canta quelle tristi parole con la testa poggiata sui miei capelli essendo io più bassa di lui mentre continua a stringermi tra le sue forti braccia mentre io ho il volto schiacciato contro il suo petto coperto da una semplice t-shirt bianca a maniche corte. Forse non mi sta prendendo in giro, forse lui...
Quando la canzone finisce, rimaniamo ancora in quella posizione al centro del suo salotto quando sento dei lievi singhiozzi ed il corpo di lui mosso da strani fremiti. Non riesco a crederci, lui mi sembrava la persona più insensibile di questo mondo ed ora sta piangendo tra le mie braccia come un bambino bisognoso.
Sorrido leggermente e sollevo il volto per poi prendere quello di lui tra le mie piccole mani, gli asciugo dolcemente le lacrime che gli hanno solcato le guance ed ammiro la sua espressione tra il confuso e l’emozionato. So cosa sta pensando, pensa che gli ho detto di non amarlo ma, in cuor suo, sa che non è così come in cuor mio anche io so che lui ama me.
Le nostre labbra si avvicinano con una lentezza esasperante per poi toccarsi. Un bacio timido, come quello dei bambini delle medie presi dalla prima cotta ma che ci fa sorridere proprio come due bambini delle medie. Le nostre labbra si ricongiungono questa volta in un bacio più approfondito, un bacio che fa muovere ogni singolo nervo del mio corpo e che fa completamente impazzire il mio povero cuore che finalmente tra le sue braccia trova pace.
Fuori ha smesso di piovere ed un timido sole incomincia a fare capolino dietro i palazzi, Londra si risveglia per una nuova giornata ed io e lui la iniziamo insieme com’è sempre dovuto essere.



 
  
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