Fidarti tu non puoi, oh Sigfrido! Ascolta il nostro canto e bada alle nostre parole: Reginn è l’ultimo di maledetta prole!
L’uomo non credeva alle proprie orecchie: era forse quello il canto degli uccelli?
Reginn di te vuole disfarsi. Ora non dorme ma trama il da farsi.
Dovrei dare ascolto? Questo si chiedeva Sigfrido, incerto su quanto sentiva. Conosceva bene Reginn, eppure il dubbio cominciò a insinuarsi nella sua mente.
Agisci ora, oh Sigfrido, mentre ancora non è desto! Uccidilo e fai presto!
Si avvicinò al corpo dormiente di Reginn, stringendo in pugno la propria spada.
Un colpo.
E anche gli uccelli, finalmente, tacquero.