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Autore: Il Narvalo    13/03/2016    0 recensioni
Questa storia narra le vicende di due ghei magestici tutti rosini carini, la cui quiete viene interrotta da un idraulico brutto
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KAZUKAI   

Kai stava andando a casa del suo “amore segreto” , ovvero Kazuki. Pensava di arrivare a casa sua senza problemi, che non avrebbe avuto alcuna sorpresa, ma quando aprì la porta del suo appartamento, lo vide a bere un tè con un tipo. Kai era furioso, tanto che mise a soqquadro il salotto, facendo rovesciare le due tazze.
Come hai osato tradirmi!? Eh! Ti riduco in polvere!!!!!!!!!! – gli urlò contro Kai indignato.
Ehi, ehi! Ti posso… spiegare!- gli ripeteva mentre scappava da lui.
Vede, io sono l’idraulico, devo mettere a posto il tubo! Lei è proprio scemo!- disse senza pensare alle conseguenze l’idraulico.
Non ti devi permettere! Non prendere in giro il mio caro e dolce cucciolino! - Gli urlò molto arrabbiato il vampiro.
Allora, tu non mi hai tradito! Tieni ancora il mio anello con l’orsetto rosa!- gli disse con occhi sbrilluccicosi Kai.
E ora a teeeeeeeeeee! Non osare mai più a chiamarmi sceeemooooo! Sei tu qui l’idiota scemo imbecille rompiscatole! MUORIIIIIIIIII!- gli urlò Kai con tono arrabbiato, mentre Kazuki lo guardava come se dicesse “questo è il mio Kai!”. Poi si unì anche Kazuki alla lotta, del resto aveva preso in giro Kai! Come poteva non fargliela pagare? Dopo che ebbero ucciso l’idraulico (perché ormai lui sapeva del loro segreto) si misero a guardare un film horror abbracciati l’uno all’altro per la paura, mentre mangiavano dei popcorn a forma di cuore.
I- io non ho paura!- ripeteva terrorizzato Kai.
N- neanche io!- lo seguiva Kazuki.

Il giorno seguente Kai salutò Taro e andò al parco con Kazuki.
Kai, ti vorrei chiedere una cosa… ma mi vergogno un pochino!- gli diceva Kazuki, mentre guardavano il tramonto del sole in riva al mare.
Spara!- gli rispondeva Kai.
Bè, ecco…- continuava Kazuki, mentre notava che Kai stava incominciando ad arrabbiarsi.
Mi puoi preparare un pezzo di pizza? Ho un po’ fame!- con questo Kazuki si era guadagnato la morte. Lo aveva già calcolato, ma aveva anche calcolato che Kai non l’avrebbe presa così male, è chiaro che deve imparare ancora qualcosa su di lui.
EEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHHH! Tu ci ha messo così tanto tempo per dire una cosa così inutile!?- si arrabbiò leggermente tanto Kai.
Bè, insomma, sai, ecco, è che..-  cercava di spiegare Kazuki.
Smettila di balbettare!- gli urlava contro, lui odiava che qualcuno balbettasse contro di lui. Dopodiché cercò di infilzarlo con la sua lancia.

Kai frequentava danza classica, e lo faceva nel posto più segreto possibile. Dopo qualche lezione, la sua insegnante lo avvisò che avrebbe avuto un nuovo compagno di danza.
E qual è questo “nuovo compagno”?- le diceva Kai disinteressato con il tutù rosa.
Comunque si direbbe quale sarebbe… comunque è lui- lo informò puntando il dito verso il nuovo.
Ohhhh! Kai! Quanto sei bello con il tutù rosa! Ti dona! Poi quella bella gonna che poi fa continuare i pantacollant! Sei divinoooo!- gli disse il nuovo, o meglio, Kazuki.
No! Sei tu! Non mi prendere in giro ti prego! Dobbiamo restare insieme pur sapendo questa cosa! ti prego! Noooooo! E comunque grazie per il complimento, anche tu sei a dir poco, divino!- gli disse Kai con un certo sguardo.
Non mi lusingare!- gli rispose lusingato Kazuki. Dopodiché ballarono tango anche se in genere avrebbero dovuto fare danza classica, ma il tango è un ballo di passione, perciò vollero fare per forza quello.

Era una calda giornata d’estate, e Kai stava facendo un giro verso il sentiero. Odiava l’estate, perché era piena di esseri che continuavano a parlare, e non stavano mai zitti, tipo le cicale.
ma sta’ zitta inutile cicala!- urlò Kai arrabbiato contro la cicala perché continuava a emettere i suoi suoni.
Ohi ohi ohi, Kai! Non prendertela con la natura se tu emetti suoni diversi, e odore diverso da queste cicale! Poverine, loro sono molto diverse da te! In senso negativo per te!- gli disse una voce familiare.
Bastardo di un Shun! TI AMMAAAAAAZZZZOOOOOOOO! IO NON EMETTO ALCUN STRANO SUONO! CHIARO PICCOLO FOTTUTO STRONZO BASTARDO DI MERDA DEL CAZZO!??!?!?!- e dopodiché cominciò ad infilzare accecato dalla rabbia Shun. 
E no! Certe parole non si dicono Kai! Oh, voilà! Mi stavi per infilzare! Sono troppo forte per uno sdolcinato come te e Kazuki! Io ti saluto, devo proprio andare! Ciao!- lo salutò Shun con fare strafottente.
Dove pensi di andare piccolo bastardo?! eh!? Tu hai offeso il mio zuccherino! Te la farò pagare!- gli urlò Kazuki.
Mio salvatore!- gli disse Kai felice di vederlo.
Oh, vi devo lasciare soli, piccioncini danzanti? Ihihih! - disse con tono ancor più strafottente Shun.
Ehi, chi gli ha detto che facciamo danza classica!?- domandò Kazuki a Kai.
Ti uccido Shun! – e dopo questa frase i due si fiondarono contro Shun, e lo picchiarono a sangue. Il giorno dopo fecero festa, perché? Bè, il motivo è semplice, avevano ammazzato Shun!!!! E vai! 
Sì! Lo abbiamo ucciso! Ora non mi darà più fastidio caro mio pasticcino coccoloso!- disse più allegro che mai Kai, e dopo continuarono la loro festicciola, con i festoni di colori allegri, gli spuntini, e i palloncini colorati.

Il giorno seguente Kazuki, aveva comprato un anello con un diamante strepitoso rosa brillante per sé, ma quando lo vide Kai gli disse
Oooooooooooh! Grazie piccolo pesciolino mio! Sognavo tanto che mi prendessi un anello simileeeeee! Yu-hu! Ma quanto l’hai pagato!? E va bè, non m’interessa!!! Grazieeeeeee!- gli diceva Kai tutto entusiasta.
Ecco, bè, insomma… veramente, il problema è che.. il fatto, per dire, è che l’ho comprato per me! Quindi ridammelo!- gli urlò Kazuki senza pensare.
Coooooooooooooooooosaaaaaaaaaaaaa!?  Vuoi ripetere per favore!? E allora per chi era se non per me!?!?!?!? Eh!!!!????! Mi tradisci, DI NUOVO!?!?!?- gli urlava Kai arrabbiato e triste per essere appena (per lui) stato tradito.
No! È per me! Ma.. se, vuoi, tienilo!- gli disse impaurito Kazuki.
Oh, grazie fragolina mia!- gli diceva tutto contento Kai, mentre si guardava come ipnotizzato l’anello al dito.

Piccolo stellino, oggi io vado a fare la spesa con questo tuo meraviglioso diamante!- gli disse un giorno Kai.
A che ora?- gli chiese dopo Kazuki.
Bè, veramente ci vado con questo zuccherino di diamante!- lo corresse il biondo.
Mi stai tradendo! Hai chiamato zuccherino il diamante mentre di solito chiami me così! Oramai non mi guardi più!- gli rispose Kazuki correndo in cucina per mangiare gelato demoralizzato.
No pony mio! Non è così! Ma… ehi! Che te ne frega a te!? Io decido come voglio, quel che voglio, e se voglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- gli urlò Kai arrabbiato, mentre Kazuki piangeva depresso e demoralizzato. Pensava che aveva perso il suo sole, la sua luce, il suo pony, il suo arcobalenino… ormai per lui non aveva più senso vivere, quindi si suicidò.
Al mio piccolo fiore piacciono molto le tagliatelle di nonna Pina, le fragole rosse rosse, e il sangue… chi posso uccidere? Ah, è avanzato un po’ di Shun… farò una bella sorpresina al mio piccolo cucciolo di coniglietto!- pensava Kai mentre si trascinava via la spesa, senza aver pagato(la prima volta che ci andò vollero fargli pagare, ma visto che faceva troppa paura, lo lasciarono andare e così via).
Kai era arrivato a casa tutto contento, ma appena vide il cadavere di Kazuki si disperò
- nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!  Piccola caramellina miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!! Perché sei mortooooooooooo! Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!! Bè, almeno posso ora posso dedicare la mia vita a qualcun altro!- pensò Kai, e dopodiché andò a cercarsi qualcun altro, senza pensare al povero Kazuki.

                                                                                                                              
   
 
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