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Autore: francybro    14/03/2016    2 recensioni
Questa storia ha luogo dopo gli svolgimenti del film, precisamente al ritorno di Logan dopo i 180 giorni. Logan e Veronica sulla soglia dei tenta anni lavoreranno molto sulla loro relazione e dovranno prendere decisioni per il futuro sempre alle prese con casi e colpi di scena.
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cindy Mac Mackenzie, Dick Casablanca, Keith Mars, Logan Echolls, Veronica Mars
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Finalmente quei fatidici 180 giorni erano finiti. Nelle notti insonni dopo non aver sentito Logan per qualche giorno pensava che il tempo non sarebbe mai passato invece quando si buttava a capofitto nelle indagini, anche nei più banali casi di infedeltà coniugale riusciva quasi a convincersi che mancasse ancora poco. L’ agenzia fortunatamente la teneva impegnata, in questi mesi si era occupata di casi più e meno pericolosi e proprio per questo c’erano avvenimenti che avrebbe raccontato all’ uomo della sua vita più e meno volentieri. Sempre più spesso si ritrovava a pensare a lui in questi termini, a pensare a loro come una cosa sola; forse alla soglia dei trent’anni stava davvero maturando oppure per la prima volta in vita sua riusciva a capire quali scherzi facesse l’ immaginazione pensando a una persona cara che poteva essere in pericolo. In quel momento sapeva solo che da quando era salita in macchina si stava mantenendo al di sopra del limite di velocità e che non accennava a rallentare: saperlo così vicino, con la fresca divisa bianca e gli occhi stanchi per il viaggio nascosto dalle mura dell’ aeroporto che cominciava a intravedere in lontananza, stavano rendendo il tragitto la parte peggiore di questi mesi. Fortunatamente non trovò Logan ad attenderla e si posizionò all’ uscita del gate col suo primaverile abito rosa cipria. Era la prima volta che lo accoglieva di ritorno a casa e non sapeva se qualche suo collega sarebbe arrivato con lui; sapeva solo di non volerlo far sfigurare per questo aspettava, impaziente e tesa come uno spillo, distratta solo dal pensiero che il trucco accuratamente applicato quella mattina potesse sbavare, mentre guardava i passeggeri uscire uno ad uno. Finalmente però, quando le gambe quasi le imponevano di andare a trascinarlo fuori dalla zona del recupero bagagli e al diavolo le conseguenze, lui varco la soglia quasi come una visione. Aveva i capelli corti ma comunque spettinati e il cappello in una mano mentre nell’ altra trasportava il modesto bagaglio; a primo impatto sembrava lo stesso Logan che aveva visto centinaia di volte attraversare i corridoi della Neptune High ma la divisa così vistosa la colpì ricordandole che il tempo invece era passato eccome e portandola ad ammirare il fisico scolpito, modellato dall’ addestramento e i lineamenti più spigolosi segno del passare degli anni. Ciò che le trasmise quell’ immagine fu un tale senso di reverenza che sentì i piedi, prima impazienti di cercarlo, incollarsi al suolo. Ma fu in quel momento che i loro occhi si incrociarono e proprio in quelli Veronica riconobbe il Logan di sempre, di un decennio prima, del college e di quell’ istante che l' aveva salvata più volte di quanto volesse ammettere, che la teneva su un piedistallo e che faceva quelle battute così sarcastiche ma che sapeva anche dire le cose più dolci. Immediatamente si trovo stretta tra le sue braccia, preda di un bacio che esprimeva tutta la frustrazione di questi mesi e le sembrò di sciogliersi sopraffatta da un senso di pace; finalmente avrebbe potuto dormire sonni tranquilli e sarebbe stata anche al calduccio. Si sciolsero dall' abbraccio in modo riluttante ma rimasero vicini; Veronica poso' la testa sul braccio di Logan e in silenzio si avviarono alla macchina. Riuscirono a riscuotersi da quel momento così intimo solo quando si staccarono per salire in macchina. << Chissà forse sarò stato via piu' di sei mesi, quando pensavo a questa mattina ti avevo sempre immaginato in giacca, jeans neri attillati e occhiali scuri ma mai in un vestitino rosa >> le disse abbozzando una risata e posando la sua mano su quella di veronica che controllava le marce dell' auto. << Mio caro signor Ecchols, se credi che mi sia rammollita ti sbagli; cercavo solo di essere alla tua altezza con questa fantastica divisa che approposito >> disse guardandogli il torace senza incrociare il suo sguardo << ti fa risaltare i muscoli, diciamo che stai facendo sbocciare in me la passione per gli uomini in divisa >> concluse in tono languido. La mano di lui, per un attimo paralizzata iniziò a giocherellare con quella di Veronica in modo malizioso, disegnandole cerchi leggeri sul palmo col pollice. << Attenta Veronica se mi stuzzichi in questo modo potrei decidere di non levarla più e se ti piace cosI tanto per i muscoli sarebbe un vero peccato, perchè sai >> si avvicino' all’ orecchio di lei e abbassò la voce di qualche tono rendendola suadente e carica d' emozione << si vedono molto meglio quando sono senza >> terminò baciandole la tempia destra. Era palese, il viaggio di ritorno stava diventando doloroso come quello di andata ovviamente per motivi diversi ma entrambi mentalmente si tranquillizzarono; stavano per arrivare a casa.
  
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