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Autore: acacia_98    15/03/2016    0 recensioni
Sette ragazze al liceo. Sette amori, o qualcosa di più, e tanti tanti guai.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 CAMILLA
Ginnastica è la materia che più odio. Non ho un ricordo felice delle lezioni di ginnastica, mi ricordo solo delle volte che ho rischiato di morire asfissiata dopo una stremante corsa in palestra, la volta in cui mi ruppi un dito e ancora quando mi si ruppero i pantaloni, quella sì che fu una pessima figura e figuriamoci che quel giorno la lezione prevedeva capriole a terra, così le mie bellissime mutandine a pois rosa furono in bella vista e tutte le poterono ammirare. Però quando mi ruppi il dito seppi apprezzare il lato positivo: Non avrei fatto ginnastica per un mese e io riuscii anche a strappare un certificato medico per allungarmi il periodo di esonero, sì quelli furono due mesi felici per me, ma di sicuro non per la mia bilancia.
La sola cosa che apprezzo di quelle infinite due ore sono quei pochi minuti di stretching dopo la corsa. Io e le mie compagne ci riuniamo in cerchio e parliamo del più e del meno.
Siamo un bel gruppetto: Giulia, la pallavolista, si lamenta continuamente per i suoi capelli ricci che tutte noi al contrario adoriamo. È  l’eterno Cupido, ho perso il conto di quante coppie ha formato ma non è mai stata in grado di sistemarsi per sé. Tutte le volte che le piace un ragazzo o è già fidanzato oppure si vergogna troppo.
Ginevra, anche lei in amore è sfortunata: da anni le piace questo ragazzo, Leonardo, e non è mai riuscita a buttarsi, si vergogna troppo. Certe volte si era fatta coraggio ed era decisa a presentarsi. In quei giorni si sistemava di tutto punto : si lisciava i capelli mori lunghi fino alla vita, indossava una scarpa con il la suola rialzata, odia il fatto di essere così bassa, e si vestiva di tutto punto, ma ogni volta cambia idea e rimanda.
Martina, capelli lunghi e marroni, lunghe ciglia nere e occhiali, è fidanzata con Gabriele da due anni. Per ora è l’unica che è stata capace di mantenere una relazione e la invidio per questo.
Ilaria, è la pervertita:  lei non crede nell’amore, solo nei benefici che esso può trarre. Non si è mai fidanzata e non ha intenzione di farlo per molto tempo. Pensa che si possa controllare, è convinta che non ci si innamori ma che si decida di chi innamorarsi.
Lucrezia, l’eterna single: tante storielle ma non trova mai il vero amore, eppure come non innamorarsi di quei dolci occhi verdi, anche se, lo ammetto,quando si infuocano è meglio strale alla larga. È la “stilista” del gruppo, non sai cosa metterti? Va da Lucrezia e i tuoi problemi saranno risolti.
Aurora, la ragazza da cui tutto è cominciato. Capelli mori perennemente lisciati, è una ballerina, il ballo e Justin Bieber sono i suoi amori.
E infine io, l’eterna seconda scelta. Capelli lunghi e mori, occhi castani e senza tanti peli sulla lingua.
-Sapete chi mi ha scritto?- urla stridula Aurora.
-Chi?- chiede Giulia mentre tenta di piegarsi, lo stretching non è il suo forte.
-Hai presente Manuel? Quello della 3B?-
-Il ragazzo che è bocciato?- chiede Lucrezia.
Aurora annuisce , porta le gambe davanti a sé e si allunga fino a toccarsi i piedi.
-Carino-
-Sì, carino Lucrezia ma lo sanno tutti che non è un ragazzo raccomandabile- interviene Ilaria. Io e lei siamo le “Stalker” del gruppo anche se a me piace molto di più fare pettegolezzi.
-Cioè?- chiede Aurora mentre si rialza, ha il viso arrossato e non capisco se è dovuto a un imbarazzo o alla strana posizione che aveva assunto un momento prima.
-Scrive un po’ a tutte, io non mi fiderei ecco.-
-E infatti ha scritto a me non a te-
-Sì ma, chissà le cose che fa dentro quella scatoletta di tonno… avrei ribrezzo solo a passarci accanto-
-Ilaria!-urliamo tutte insieme, tranne Aurora che non sapendo cosa intende, ci guarda confusa. Ilaria si limita a sollevare le spalle disinteressata.
-Cosa intende con scatoletta di tonno?-
-La sua macchina- le risponde Ginevra  -Quella sottospecie di macchina-puntualizza.
-Perché sottospecie?-
-Perché è minuscola Au-
Ridacchio sotto i baffi e continuo gli esercizi.
-Comunque sia macchina o meno dovete ammettere che è davvero bello- dice Aurora con occhi sognanti e le mani unite.
-Sì,carino però non mi sembra poi così bello- commento io.
-Sai che roba a te non piace mai nessuno!- mi accusa Lucrezia. Non ha torto, è vero, a me non piace mai nessuno dei ragazzi che piacciono a loro.
-Vabbè questi sono solo dettagli…-
-Sì sì...-
Il professore si avvicina a noi e ci dà dei palloni da pallavolo -Fate dei palleggi al muro- 
Così ci alziamo e seppur di malavoglia, ci avviciniamo alla parete della palestra e facciamo un po' di passaggi.
Mentre io sono in difficoltà, Ginevra fa gli esercizi con facilità.
-Come va?- le chiedo.
-Bene, perché ?-
-Se ci sono novità...-
Lei stoppa la palla e mi guarda storta. - Ancora con questa storia, non dovete farmi pressioni-
Le sorrido amorevolmente -Dai, ma che male c'è!-
-C'è che non vi fate mai gli affari vostri- riprende a fare gli esercizi.
-Ti sei arrabbiata?- le chiedo titubante.
-No-
-Sicura?-
-Sì-
Mi avvicino e le faccio il solletico ai fianchi, lei odia che glielo facciano. Inizia a ridere istericamente e coglie l'attenzione delle altre ragazze che si avvicinano e mi danno man forte. 
-Ragazze! Smettetela!- 
Noi ci fermiamo ridiamo tutte insieme e poi come se niente fosse, torniamo ai nostri posti.




_Se siete interessati alla storia fatemelo sapere così pubblico altri capitoli_
   
 
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