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Autore: tibi86    29/03/2009    2 recensioni
Dean è alle prese con un attacco di appendicite! E se il chirurgo fosse una persona di sua conoscenza?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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SPRING FESTIVAL


- "Sam chiudi quella finestra!"

la luce mi infastidisce, credo che la febbre stia salendo ancora. Abbiamo lavorato senza sosta oggi, sono le tre del pomeriggio ed è dalle 5 del mattino che siamo in piedi per delle dannatissime ricerche! Dieci ore inchiodati sui libri, puro divertimento direi!

Chiudo il libro senza mettere un segno sulla pagina dove sono arrivato a leggere

- "Dean! Ora bisogna rileggerlo da capo!"

Come se toccasse a lui rileggerlo!

Lo ignoro e mi butto sul letto disfatto e cigoloso massaggiandomi lo stomaco, qualcosa non va nel verso giusto. Ormai è da qualche giorno che non mi sento bene, probabilmente si tratta di stanchezza, avrei bisogno di un pò di riposo. Gli occhi bruciano, la pancia fa sempre più male e sto sudando freddo. No, direi che c'è proprio qualcosa che non va.

Sam sembra accorgersene perchè si precipita verso di me

- "Dean stai bene?"

- "Alla...grande..."

Mi guarda divertito, che fa io sto male e lui si diverte??? Fratello infame.

Mi indica la torta sul tavolo, o meglio quello che ne resta.

- "Ti sei preso una indigestione!"

E ride, ma che cazzo ride??? Mi rialzo dal letto barcollando, gli tiro una spinta per farmi largo e mi dirigo il più velocemente possibile verso il bagno. La mia velocità non premia però, per quanto veloce abbia cercato di andare gli vomito addosso e crollo a terra.

- "Ok mi sa che non è la torta."

mi dice schifato, già lo credo anche io. Non riesco a rialzarmi, mi ritrovo a rantolare per terra con le mani sopra la parte bassa della pancia.

Sam sembra decisamente preoccupato. Con la maglietta ancora sporca di quello che gli ho rigurgitato addosso si accuccia e preme dove tengo la mano. Maledetto Sam!

Lancio un urlo di dolore evitando comunque di prenderlo a male parole.

- "Dean probabilmente hai un attacco di appendicite."

- "Nooo...ma che...cosa dici? Non ho...l'appendicite!"

protesto senza troppa enfasi.

- "Mi metto dei vestiti puliti, mi lavo e ti porto in ospedale."

Evito di protestare ancora, se parlassi rischierei nuovamente di vomitare.

Non riesco a stare in equilibrio, anche da terra vedo la stanza girare.

Sam esce dal bagno con un paio di jeans e una maglietta...Mia, sembra Mister Maglietta Aderente.

- "Sam togliti...la mia...maglia...subito..."

- "Oh certo come sei minaccioso!"

Si avvicina restando comunque a debita distanza, l'infame ha paura che gli vomiti ancora addosso.

Mi tira su delicatamente e cerca di farmi scendere dalle scale, lo fermo a metà scalinata

- "prendi...un sacchetto...se la mia...piccola si sporca...me la prendo...con te"

Mi guarda malissimo, mi lascia nelle scale e corre in camera. Torna pochi secondi dopo con un sacchetto. Me lo mostra sfoggiando un sorrido a 32 denti forzato al massimo e mi carica in macchina per portarmi all'Ospedale più vicino.


Arriviamo in Ospedale e il dolore ha preso il sopravvento su di me, le fitte sono sempre più forti e non riesco a respirare bene. Non ci fanno attendere neppure qualche istante, una vecchia infermiera chiama immediatamente un medico che mi chiede cosa ho. Ma dove diavolo siamo andati??? Ma non lo vede come sto???

Per sua fortuna non riesco a rispondere, parla Sam al mio posto. Gli descrive brevemente cosa è successo e pure lui si mette a toccarmi dove mi fa male, ma che è un vizio dannazione???!!! Spiega a Sam che si tratta di un attacco di appendicite, che culo! Devono operarmi immediatamente. Riesco a lanciare un'occhiata rassicurante a mio fratello prima di venire portato in sala operatoria.

Mi distendono su un lettino duro e freddo. Intorno a me il medico e gli assistenti cominciano a prendere gli strumenti chirurgici. Ehi un momento che diavolo vogliono fare??? Sono sveglio!

Alzo una mano sventolandola davanti alla faccia di un assistente

- "Vi siete...dimenticati qualcosa"

dico nella speranza che mi abbiano sentito.

- "Oh no Winchester, non mi sono dimenticato niente."

Winchester??? Perchè mai il chirurgo conosce il mio cognome??? Sam non gli ha dato il nomitavo falso??? Sì, gli ha detto Dean DiNozzo se non mi sbaglio.

Il medico si volta verso di me e sorride. Oh no cazzo no! Riconoscerei quel sorrido ovunque credo. Non mi ci vuole un intelligenza aliena per capire di chi si tratta...

- "Ala...stair...ma che cazzo...vuoi???"

Cerco di sollevarmi dal lettino, non riesco a muovermi. Giusto, che stupido mi ha immobilizzato. Certo però poteva anche risparmarsiela questa, messo come sono non riesco manco a parlare! Riesco comunque ad alzare leggermente la testa, giusto per vedere le cinghie che mi tengono legato al tavolo operatorio.

- "Ala...andiamo...ma non hai...altro da fare???"

ironizzo sbuffando.

Maledizione a Sam lui e la sua mania degli Ospedali!

Prende in mano un bisturi e mi scopre la pancia. Cerco con la poca forza che mi è rimasta di slegare le mani, tentativo inutile.

- "Attacco di appendicite eh?"

- "Vaffanc...ulo."

- "Dovresti ringranziarmi Dean, ti sto facendo un favore."

- "Mi fai da...chirurgo perso...nale?"

Dean non dargli idee del cavolo per favore!

Sorride...Lo prendo come un sì. Perfetto!

Gli assistenti formano un semicerchio, ovviamente sono posseduti anche loro. Non fanno niente, due di loro si limitano a venire dietro di me, suppongo per controllarmi. Come se potessi muovermi! Ho un attacco di appendicite cazzo!

Alastair accende una delle luci della sala operatoria, indirizza il fascio verso la pancia.

Credo che la febbre stia salendo ancora, sento la fronte imperlarsi di sudore. Apro e chiudo gli occhi lucidi cercando di concentrarmi su Alastair.

Si avvicina lentamente con il bisturi in mano, il dolore non mi consente di fare molto ma cerco ugualmente di liberarmi giusto per non rendergli le cose troppo facili!

- "Dean non muoverti, rischio di farti male!"

Prende anche per il culo!

Tengo la testa sollevata per poterlo guardare in faccia, lo guardo con disprezzo.

- "Vaffanculo."

Dovrai sudartela per bene caro il mio Ala, non ti darò alcuna soddisfazione, dovrai usare la forza.

Nonostante le gocce di sudore che mi fanno bruciare gli occhi, l'addome in fiamme e la gamba intorpidita strattono di più le cinghie impedendogli di toccarmi.

Mi sento un emerito idiota, cosa credo di fare in queste condizioni??? Non posso difendermi, per quanto posso andare avanti e lottare ancora?

Fino a che non crollo stremato.

Alastair ha sempre il bisturi in mano, lo appoggia sopra la pancia, sento la punta del coltello sulla mia pelle gelida ma ancora non fa pressione.

Mi guarda con quel suo maledetto sorriso e mi dice:

- "Dean ti conviene stare fermo, potrei sbagliare accidentalmente"

- "Fot...titi..."

Insisto nel combattere ugualmente fregandome di tutto, degli altri demoni dietro di me. Le mie possibilità sono pari a zero in questo momento tanto vale provarci no? Ci provo e tiro le cinghie più forte che posso.

Si spazientisce, vedo il suo volto leggermente adirato. Che diavolo ti aspettavi? Che me ne rimanessi fermo immobile mentre giochi a L'Allegro Chirurgo su di me???

Probabilmente credeva che le cinghie bastassero a farmi stare immobile.

- "E va bene Dean come vuoi."

Alza un braccio, sento qualcosa afferrarmi i polsi e le gambe e inchiodarmi al lettino. Una morsa.

Tento di sollevarmi ma la stretta invisibile di quel bastardo è troppo forte e adesso riesce a tenermi fermo del tutto.

Senza quasi rendermene conto sento la pelle lacerarsi sotto lo strumento chirurgico. Cerco di non farmi tradire, stringo forte i denti e deglutisco per non farmi uscire neppure un lamento.

Devo però poggiare la testa sul tavolo, tenendola sollevata il senso di nausea torna a tormentarmi e rischio di perdere conoscenza: in questo modo avrebbe il campo completamente libero.

Incide fino in profondità ed estrae lentamente la lama. Ma sì prenditela con calma miraccomando!

Toglie il coltello ma ci mette le mani, le sento aprire la ferita che mi ha procurato. Il dolore mi costringe a lamentarmi. Trattengo a stento un grido. Cerco un'ultima volta di dinemarmi senza esito. Sembra che più tenti di liberarmi più la morsa si faccia forte. Deve essere un trucchetto di questo bastardo.

I miei muscoli si irrigidiscono. Alastair sfila una mano dalla ferita.

- "Buono Dean fai il bravo"

mi dice poggiando la mano sul mio petto tenendomi premuto contro il tavolo operatorio e stringendo con l'altra qualcosa, credo proprio l'appendice e quasi mi sbriciolo i denti da quanto li sto stringendo.

Alastair osserva le mie reazioni. Ride. Quella merda di sorriso te lo toglierò dalla bocca Alastair te lo giuro!

Stringe più forte, continuo a ripetermi nella testa che non devo urlare, non devo. Urlo.

- "Oh ti faccio male?" ironizza.

- "Fanculo!"

Sento la sua mano muoversi dentro di me e qualche risata dei demoni dietro alle mie grida di dolore.

Ansimo cercando di controllare la respirazione, tutto inutile. Il sudore ormai mi impedisce anche di vedere bene, la fronte è completamente fradicia e la mia estensione vocale sta arrivando al limite facendomi assomigliare ad un cantante tenore.

Smetto di urlare a poco a poco come estrae la mano, tiene qualcosa al suo interno. Che cazzo mi ha tolto???

- "Meglio di un vero chirurgo vero?"

ammicca.

Presumo si tratti dell'appendice.

- "Sei un...figli...io di...putt...a...na"

riesco a dire tra gli affanni.

Si avvicina con le mani sporche del mio sangue e mi accarezza la fronte, lo allontano spostando la testa

- "Non mi...toc...care"

dico nervoso.

Ride. Riprende la testa tenendomela bloccata, poggia ancora la mano sulla fronte.

Perdo conoscenza.

Quando mi sveglio sono dentro una stanza con una flebo attaccata al braccio.

Al mio fianco vedo Sam.

- "Sam...Sam...Alastair..."

lo avverto cercando di sollevarmi. La testa mi gira come una mongolfiera tanto che devo ridistendermi.

Sam mi poggia una mano sulla spalla. Sorride

- "Dean sta tranquillo...Va tutto bene...Il dottore ha detto che ti hanno preso in tempo, stavi entrando in peritonite ma adesso stai bene. Domani torniamo a casa Dean, passeremo l'inizio della Primavera da Bobby, quell'aria ti farà bene."

No no Sam che cazzo dici? Alastair! E'qui dannazione!

Poso la mano al fianco, sento la garza tra le dite. Pulsa un pò ma non sento proprio dolore.

Cerco di parlare, di dire a Sam quello che è successo ma vengo interrotto dalla porta che si apre. Il chirurgo posseduto da Alastair. Allungo una mano verso Sam tentando di stringergli un braccio.

- "Chri...stus"

almeno Sam capirà. No, mi guarda ridendo scuotendo la testa.

Il dottore si avvicina a me, sorride. Lo guardo bene in viso, non è quel sorriso. Non è Alastair. Mi volto verso le mie mani e le trovo a posto, nessun segno di cinghie.

E'stato soltanto un incubo.

  
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