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Autore: Francesca Akira89    16/03/2016    0 recensioni
Se pensavate che Suzaku e Lelouch avessero avuto un inizio difficile, è perché non avete visto com'è andato il primo incontro tra Suzaku e Gino...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Anya Alstreim, Cecile Croomy, Gino Weinberg, Kururugi Suzaku, Lloyd Asplund
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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First Impact: Come il Knight of Three incontrò il Knight of Seven
Curare "la prima impressione" non era mai stato il forte di Suzaku. Ma neanche di Gino.

C'erano diversi vantaggi nell' essere un Knight of Rounds. Il primo e più importante, era la libertà concessa dal ruolo. Significava essere padroni di se stessi e non dover rendere conto a nessuno. A parte l' imperatore. E il Knight of One. E il secondo principe Schneizel.
Ma l'imperatore era diventato parecchio assente, negli ultimi tempi. E Bismark era sempre al suo fianco, quindi anche lui era parecchio assente. Quanto a sua eccellenza Schneizel, solitamente non aveva problemi ad assecondarli, fintanto che svolgevano la loro missione.
Insomma, la vita non sarebbe potuta andare meglio, pensò Gino scivolando giù dal Tristan e fischiettando allegramente. Tutto era perfetto. Tutto come sempre.
Un movimento alla sua destra catturò la sua attenzione. Gino osservò con curiosità la figura che si stava avvicinando ad ampie falcate. Ah. Giusto, non era proprio tutto come sempre. Quel giorno avevano avuto la loro prima uscita con il nuovo componente dei Rounds. Il Knight of Seven. Un Number. Che a quanto pareva, era diventato pilota da neanche un anno quando aveva avuto la fortuna di mettere le mani su un terrorista dalla buffa maschera e aveva ricevuto una spettacolare promozione. A volte non era facile capire cosa passasse per la mente del loro imperatore. 
Gino scrollò le spalle e si voltò di nuovo. C'era stato il tacito accordo, tra i Rounds, di ignorare il più possibile il nuovo venuto. Personalmente lo trovava un po' infantile, ma i borbottii di Beatrice erano già abbastanza noiosi senza aggiungere benzina al fuoco. E poi non è che la cosa avesse sortito molto effetto, visto che il Seven sembrava perfettamente a suo agio in quella condizione. Anzi, forse aveva iniziato "il gioco del silenzio" persino prima di loro.
Il Three stava per riprendere a fischiettare, quando si accorse che i passi si erano fermati dietro di lui.

« Sei pazzo?! »

Gino sgranò gli occhi e si voltò, incredulo.
Yep. Era il Seven. E, notò Gino abbassando lo sguardo, a giudicare dai due occhi fiammeggianti (e... verdi, uh) che lo stavano fissando, ce l'aveva proprio con lui.

« Io cosa, prego? » gli sarebbe venuta voglia di ridere, se non fosse stato così indignato.

« Cos'era quello?! » sbottò il Number, con tanto di gesticolio verso il suo Tristan. Uh? Il Knight of Seven aveva un knightmare, ovviamente, quindi era improbabile si stesse riferendo al Tristan in sé. Gino aggrottò la fronte. Fortunatamente... Krugi? Gurruki? ricominciò a parlare: « Hai abbandonato la formazione! Avresti potuto colpire delle case! »

Ah, stava parlando del suo giretto acrobatico a bassa quota. Era praticamente un rito, ormai. D'altra parte, il Knight of Seven l'aveva visto quel giorno per la prima volta. Gino cacciò uno sbuffo. I novellini erano sempre così nervosi. Ecco perché ammetterne uno in un corpo di elité come i Rounds era qualcosa che sfuggiva alla comprensione.

« Sciogliti un po', era solo per svagarsi, quel tipo di esercitazione è così noiosa...» disse, bonariamente. « Bisogna pur vivacizzarla un po'... »

Con sua sorpresa, il Seven non sembrò ammorbidito dalle sue parole. Anzi, lo guardò come se fosse lui il poppante della situazione.

« Vivacizzar...?! Qui non stiamo giocando! » sbottò.

Gino inarcò le sopracciglia. Diede un'occhiata intorno e vide che gli altri Rounds ancora presenti stavano seguitando con la politica "ignoriamo il Number quando è fuori dal knightmare". Anche se era abbastanza sicuro di aver visto Nonette ridacchiare sotto i baffi. Il Three iniziò a sentirsi ribollire il petto. Okaaay, la cosa era andata troppo oltre. L'ultimo arrivato pensava forse di poter fare il capo? In effetti, aveva sentito dire che era entrato nei Rounds con l'ambizione di diventare Knight of One, ma non ci aveva dato molto peso. Ma se le cose stavano così, era meglio svegliarlo subito. Per il suo stesso bene. Se il Number avesse fatto una parte simile a Luciano, che era solito violare l'etichetta in ben altri modi che un semplice... volo creativo, si sarebbe ritrovato un coltello in un occhio in meno di un secondo. Il che sarebbe stato un vero peccato, dopotutto. Erano dei gran begli occhi.
Gino fece un sorriso e allungò una mano per afferrargli una spalla. Il Number poteva anche essere un bravo pilota, ma basso e magrolino com'era, Gino avrebbe potuto mangiarselo a colazione. Non che volesse fargli male. Tanto. Solo una strapazzatina per ricordargli di rispettare i colleghi più esperti.

« Ascolta, Seven...- disse, torcendogli leggermente la spalla con la mano e allungando l'altra per prenderlo per il bavero. « Non so come funzionasse nella tua... Area, ma se vuoi vivere qui non funziona com... WAAAAAARGH!!! » Gino avvertì uno strappo e un'improvvisa mancanza di peso, seguite da bruciante dolore alla colonna spinale e un botto che gli fece ronzare le orecchie. Boccheggiante, si ritrovò a fissare il soffitto e la figura leggermente sfocata del Number sopra di lui, che lo guardava ad occhi sgranati. Sbatté le palpebre. Qualunque cosa fosse successa, doveva avergli causato qualche danno alla vista, perché quegli insoliti occhi verdi per un secondo gli erano sembrati brillare di un colore ancora più insolito: rosso.

« Ehiehiehi...» una voce squillante ridestò Gino dal suo intontito stupore. Rotolò su un fianco e si raddrizzò facendo leva sul gomito, osservando il famigerato conte Lloyd Asplund, spina nel fianco di suo padre ai ricevimenti, "svolazzare" verso di loro seguito da una donna in divisa da maggiore che sembrava prossima all'infarto. « Mio caro Suzaku, non sta bene danneggiare la proprietà dell'imperatore in questo modo... »

« Io...» la voce del Seven - Suzaku - uscì fuori strozzata « Io non... io... mi ha spaventato...»

Gino piegò il capo, incredulo. Beh, non poteva negare che "spaventarlo" era stato proprio il suo scopo, ma visto il risultato finale, era più corretto dire che la missione intimidatoria gli si fosse ritorta contro. Visto dal basso, il Seven - Suzaku - non sembrava tanto più minaccioso di quanto gli fosse apparso prima: pur avendo due anni di meno, Gino lo superava in altezza di tutta la testa, e le sue spalle erano larghe almeno il doppio di quelle del Number. Eppure lo aveva scamazzato come se fosse stato una bambola di pezza.

Il conte continuava a blaterare allegramente come se non avesse sentito i balbettii del suo protetto:

« ...Soprattutto non adesso che abbiamo ottenuto il finanziamento per la nuova sede della Camelot! Non vuoi compromettere il futuro del Lancelot, vero? » malgrado il tono cinguettante, c'era una nota minacciosa nel tono di Asplund. Gino rotolò leggermente sul fianco per essere pronto a spostarsi nel caso volassero altri corpi. Ma non accadde.
Con aria leggermente affascinata, Gino osservò l'espressione del Knight of Seven trasformarsi. L'aria mortificata e sconvolta lasciò il posto a un atteggiamento calmo e castigato.

« Le mie scuse, Lord Weiberg. » disse, il tono affettato che sembrava uscito da un manuale di etichetta militare. « Il mio comportamento è stato fuori luogo. Sono pronto a darvi soddisfazione nel caso le mie scuse non siano sufficienti. » con un inchino perfetto quanto il suo eloquio, il Knight of Seven girò i tacchi e si allontanò, seguito a ruota dal conte e dalla donna.

Dal canto suo, Gino rimase a bocca aperta a fissare il mantello blu che sventolava via, finché il suono dell'otturatore di una macchina fotografica lo ridestò dalla trance.

« Registrato.» la voce apatica di Anya lo costrinse a distogliere lo sguardo dalla schiena di... Suzaku. Gino alzò gli occhi per incontrare quelli della ragazza, e così facendo si rese conto di essere ancora semi spalmato per terra. « Stai bene, Gino? »

La domanda gli fece sbattere le palpebre. Stava... bene?
La testa gli ronzava ancora, il cuore gli martellava in petto e aveva la netta sensazione che i nodi allo stomaco ci avrebbero messo tanto tempo a sparire quanto ce ne avrebbe messo Monica per smettere di prenderlo in giro per l'accaduto.

Sollevandosi finalmente da terra, Gino mandò un'ultima occhiata a un lembo di mantello blu, prima che sparisse dietro l'angolo.

« A-anya... io... credo di essermi... INNAMORATO! »


Note.

Nah, Gino. Hai solo un trauma cranico. :P
Grazie per aver letto! Se commentate anche, mi fate felice!
Ho messo l'avviso "shonen ai" per sicurezza, in realtà prendere o meno "alla lettera" le parole di Gino sta a voi. ;)

Piccola legenda:

Bismark --> Knight of One
Beatrice --> Ex knight of Two, compare nella Light Novel
Nonette --> Knight of Nine, compare nell'anime due volte, ma non ha battute... ha un ruolo più rilevante nel videogioco
Luciano --> Knight of Ten, il vampiro di Britannia
Monica --> Knight of Twelve (è quella bionda)
  
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