Non aveva mai pensato che andasse così: una casa in campagna, vicino i loro più cari amici/colleghi Avengers e loro assieme. Ma non sapevano se potevano definirsi una coppia; sì, c'era affinità ma non erano sicuri se poteva essere definito amore. 
Bruce stava lì, davanti alla finestra del salone a guardare il sole tramontare, mentre Natasha era sul divano a giocare col tablet. Si voltò verso di lui, sorrise appena e si avvicinò al medico, stringendolo da dietro. « Ehilà, dottore. Cosa ti cruccia? » Tra loro non c'era nemmeno uno scambio di effusioni, ma più da parte di lui. Aveva paura di farle male, non voleva perderla per il suo alter ego che ogni tanto spuntava fuori e l'ultima volta che era successo, fu per una stupida scenata di gelosia nei confronti di Captain America. Poggiò la tazza sul tavolino, si voltò verso di lei e le sorrise appena, respirando profondamente. « Nat, cosa siamo io e te? Insomma... viviamo assieme, dormiamo assieme, condividiamo gli stessi pasti... » 
Natasha rimase basita a tale domanda. Fu così che si staccò e prese ad allontanarsi un poco. « Credevo fosse chiaro... siamo una coppia. » Bruce scosse il capo. « Oh no... una coppia fa molto di più: si bacia, si fa delle dolci coccole... » fece un respiro profondo e chiuse gli occhi. « ... fa l'amore. » E con quest'ultima osservazione, la ragazza si diresse brutalmente verso il piano superiore. Fu così che Bruce corse verso di lei, comprendendo di aver fatto una sciocca osservazione. Natasha sbatté la porta lasciando il medico a bocca aperta. Poi bussò lieve alla porta. « Nat.. piccola! Avanti aprimi.. » Si appoggiò con la schiena, dispiaciuto e non poco di quello che aveva detto. 
La Vedova Nera si era invece seduta sul letto, dove abbracciò il cuscino e versò una lacrima. Alla fine, decise di alzarsi e aprì la porta. Bruce dovette spostarsi subito, trovando la sua amata con occhi lucidi. Si avvicinò a lei, lentamente ma lei lo scansò scuotendo il capo. « Vedo che m'hai letto nel pensiero, dottore. Eppure... pensavo che tu avresti finalmente preso in mano la situazione: stiamo assieme da un po', non ci siamo mai scambiati un bacio, una carezza... ma soprattutto mai fatto l'amore! Una coppia fa tutto questo, Bruce. Sono stanca di essere considerata così, non mi basta essere portata a cena fuori per dimostrarmi il tuo amore per me! Sciogliti, cazzo! E ama la tua ragazza come una persona normale! Perché è Bruce Banner che amo e non Hulk! »
Fu così che scattata la parolaccia, Bruce la strinse a sé e la baciò dolcemente sulle labbra. Questo lasciò ancora basita Natasha, la quale però sorrise. Quel gesto, dopo tanto tempo, finalmente era arrivato e lei l'aveva tanto aspettato. « Wow... hai delle labbra davvero dolci... » le sussurrò il medico, sorridendo appena. Natasha arrossì, abbassando e alzando lo sguardo nell'arco di poco tempo. « Anche tu, dottore... » sussurrò, iniziando a carezzargli le guance. Nel frattempo, Bruce aveva portato le sue mani ai bottoni della camicia di lei, rifacendole arrossire le gote. Cominciò a sbottonare, lentamente e riprendendo a baciare la ragazza. « Bruce... che stai facendo...? » Gli sussurrò. Lui sorrise innamorato, buttando tutto a terra. « Amo la mia ragazza e me la godo... » Sussurrò allo stesso modo, buttando anche i jeans di lei, una volta sbottonati e sfilati la prese in braccio. Tutte quelle improvvise coccole avevano cominciato a farla eccitare ed emozionare. Bruce cominciò così a togliersi la propria di camicia, i propri jeans e iniziò a baciare dolcemente il collo della ragazza. Un respiro dolce uscì dalla sua bocca, chiudendo occhi e mani, divenendoli dei pugni. 
« Oh Bruce... » Sussurrò. « Shh... » disse lui, prendendo un preservativo dallo scaffale del letto. La cosa lasciò un po' senza parole Natasha, ma sorrise assieme a lui. Lui la rassicurò con un dolce sorriso e bacio, entrano in lei poco dopo e iniziando a coccolarsi ed amarsi come solo una coppia sa fare. E fu da lì che Bruce si sciolse, rendendo il suo rapporto con Natasha unico nel suo genere.