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Autore: jacksmannequin    18/03/2016    1 recensioni
Secondo Frank, lavorare in un ufficio era incredibilmente noioso.
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Attenzione: questa storia non è mia, ma una traduzione dell'utente @PenceyPr3p di Wattpad, che mi ha dato il permesso di tradurla.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Siamo alla fine, direi. Non ho molto da dire, perciò... Enjoy!
-Dan
***


 

Due settimane dopo, Frank si trovava nel suo scompartimento, bevendo caffè dalla sua tazza blu scuro con le zampette disegnate sopra. Stava portando a termine un incarico, prendendosela con comodo: era parecchio in anticipo rispetto alla data di consegna.

"Hey, Frankie." la voce di Gerard lo fece distrarre da ciò che stava scrivendo e alzare lo sguardo verso di lui.

Si voltò. "Hey, Gee!"

"Devo dirti una cosa importante."

Gerard sembrava esitante, curiosamente entusiasta e ancora più bizzarro del solito. Appoggiò la tazza sulla scrivania e lo guardò con curiosità. "Okay...".

"Frank... Ho avuto una promozione!"

Le labbra di Frank si incurvarono in un sorriso sincero, mentre si alzava velocemente in piedi per gettarsi su Gerard e stringerlo in un abbraccio. "E' fantastico! Oddio, ero sicuro che avrebbero apprezzato il tuo lavoro, è incredibile!"

"Questo significa che ora sono il tuo capo."

"Così sembrerebbe." Frank fece un sorrisetto ironico.

"E tu sei licenziato."

Non era certo niente che si sarebbe mai aspettato.

"Che?" rispose a fatica. Aveva sentito male? Aveva dell'acqua nelle orecchie? Cosa cazzo...?

"Ho detto, sei licenziato." Gerard sorrise.

Frank non capiva perché stesse ridendo, ma stava iniziando ad agitarsi. "Che significa che sono licenziato? In che modo potrei pagare l'affitto? E poi, che cavolo ho fatto?"

Frank si stava evidentemente arrabbiando, ma il sorriso dell'altro continuava ad aumentare.

"Non posso uscire con i miei impiegati, Frank-"

"Spero che tu stia scherzando!"

"Frank, calmati un attimo. Ti sto licenziando perché ti ho messo sotto contratto con l'etichetta discografica."

Frank si sentì come se gli avessero dato un calcio nello stomaco. Rimase semplicemente a fissare Gerard come se avesse lo sguardo perso nel vuoto.

"Aspetta... Cosa?" mormorò in una vocina quasi inudibile.

"Ho parlato con gli altri ragazzi dei Pencey Prep e ho pensato, perché no? So che vorresti tornare a esibirti, ed è per questo che sei licenziato, figlio di puttana."

"Non so che dire, Dio..."

"Un semplice bacio sarebbe-" Frank afferrò Gerard per la maglia prima ancora che potesse finire la frase e fece unire le loro labbra, passando la mano sinistra fra i suoi capelli. Preso alla sprovvista, Gerard ricambiò il bacio mantenendo gli occhi aperti, chiudendoli però gradualmente dopo qualche secondo, ricambiando il bacio. Si separarono dopo poco, rimanendo fronte contro fronte. Frank sorrideva, ancora intontito dalla notizia. Portò nuovamente le labbra su quelle di Gerard, il quale era contento di averlo reso così felice con così poco.

"Gee, sei fantastico, grazie davvero, sei il migliore!" mormorò il più giovane mentre lo abbracciava nuovamente, stringendosi all'altro mentre quest'ultimo ricambiava la stretta, giocando con i suoi capelli.

"Non serve ringraziarmi. Allora, sei pronto per uscire di qui e incontrare i ragazzi allo studio di registrazione?"

"Ci puoi scommettere." Frank sorrise ancora, allontanandosi di poco dal fidanzato per guardare tutte le sue cose sparse sulla scrivania. Il suo scompartimento avrebbe avuto bisogno di una bella ripulita, dato che non gli sarebbe più servito; questo pensiero gli provocò una strana sensazione allo stomaco. Non avrebbe più dovuto lavorare in quello spazio angusto, o almeno così sperava. Finalmente sarebbe potuto tornare ad esibirsi, e a fare ciò che realmente amava.

"Lo faremo più avanti, ora andiamo." disse Gerard, dopo essersi accorto la direzione che lo sguardo di Frank aveva preso.

Quest'ultimo gli si avvicinò nuovamente e si sporse verso il suo viso, lasciandogli un bacio sulle labbra, per poi sussurrarvi tre parole.

"Ti amo, idiota."

"Lo so, cretino. Ti amo anche io."

   
 
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