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Autore: TotalEclipseOfTheHeart    18/03/2016    2 recensioni
E se i Gemelli Weasley non fossero finiti a Grifondoro, ma in un'altra casa?
E se la loro passione per gli scherzi fosse molto più folle e smodata del normale?
Cosa sarebbe successo se, seguendo le orme del Joker, si fossero apprestati a divenire dei Maghi Oscuri di fama internazionale???
Ecco qui la loro storia...fatta di qualche esplosione, risate...e un pizzico di follia!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Weasley, Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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The madmen understand everything

 
"Si dice che i pazzi non capiscono niente…
Io invece credo che siano diventati pazzi proprio perché hanno capito tutto."
Il Joker

“Serpeverde!”
Nitido e immutabile.
Il verdetto del cappello si distese, dispiegandosi sui presenti come una fosca nube temporalesca, mentre il volto attonito dei loro fratelli maggiori si stagliava ceruleo sugli altri, l’espressione basita e sconfortata chiaramente distinguibile tra l’arcobaleno di facce e capelli che infestava come posseduta la Sala Grande.
Fred sghignazzò, divertito…quello si che era uno tiro mancino coi fiocchi! Come minimo, mamma si sarebbe presa una sincope!
Guardò soddisfatto il gemello, che gli sorrise di rimando mentre, tranquilli e spensierati come non fosse accaduto nulla, si dirigevano baldanzosi verso il tavolo di Serpeverde, dove una pioggia di sguardi diffidenti si posò senza perder tempo su di loro.
Quasi potevano percepire i loro pensieri.
Intrusi!
Filobabbani!
Feccia di Weasley!
La tensione era così esilarante che avrebbero potuto strapparsi gli occhi dal ridere. L’imbarazzo e lo sconcerto tali che, ne erano certi, i giorni successivi sarebbero stati un vero spasso!
Non vi furono applausi per loro. Non un sorriso, non una pacca sulle spalle…niente di niente. Non che per loro fosse un problema.
Ci erano cresciuti, nella competizione.
Erano abituati a venire sempre paragonati a giudicati in base ai successi dei loro fratelli maggiori, in base al loro sangue e alle loro origini…ma ormai era acqua passata. Erano stufi di essere continuamente trattati come dei mocciosi, criticati e rimproverati per la loro natura, per quel loro modo cinico e ironico di vedere  il mondo. Avrebbero dimostrato a tutti che si sbagliavano. Che no, solo perché erano Weasley non significava certo che non sapessero farsi valere, che non sapessero il fatto loro.
Si sedettero in mezzo a un gruppo di stangoni grossi quanto armadi, che li fissarono truci e per nulla contenti.
Intanto, la Cerimonia dello Smistamento era ripresa e, cercando di non farsi notare, alcuni quei poveretti cercarono di mettere le mani sui gemelli, nel tentativo di spiaccicargli il viso in mezzo alla minestra.
Fred sorrise, solare, anche se gli occhi rimasero inespressivi, mentre con un abile movimento del polso storceva malamente il braccio di uno di quelli che aveva cercato di umiliarlo. George, dal canto suo, si stava rigirando pigramente un coltello tra le mani, senza perdere d’occhio il fratello e sghignazzando divertito.
Non ci vollero che pochi minuti e una battaglia di sguardi assassini per far comprendere ai Serpeverde che quei novellini non erano minimamente disposti a farsi prendere per i fondelli e che, anzi, erano fermamente decisi a diventare dei perfetti e impeccabili membri della loro casa.
Se inizialmente tutti avevano dubitato di loro, nel giro di pochi minuti si ritrovarono al centro delle attenzioni dell’intera tavolata, sommersi dalla curiosità dei nuovi compagni mentre, dal tavolo dei Grifondoro, i loro fratelli non potevano che restarsene farmi a osservare visibilmente preoccupati la scena.
Se però Percy pareva essersi reso conto che il problema non stava tanto nella reazione dei Serpeverde, quanto nel modo assolutamente insolito in cui avevano preso la cosa i gemelli, Charlie invece pareva più che altro preoccupato all’idea del biasimo che li avrebbe colpiti nel trovarsi a che fare con studenti quasi tutti Purosangue e benestanti, gente che, quelli come loro, se li pappava per colazione.
Non che ci fosse molto di cui preoccuparsi.
Nonostante in molti ancora non si fidassero della loro presenza, era ormai chiaro a tutti, tra i Serpeverde, che quei due non erano affatto normali, anzi.
La loro acutezza era indiscussa, parevano quasi ergersi su un piano diametricalmente superiore a quello dei compagni, tanto erano svegli e intelligenti. Bastò una serata, e già erano riusciti a inquadrare quali erano i cosiddetti “Pezzi Grossi” tra i verdini, a capire chi andava evitato e chi no, chi usato e chi invece andava semplicemente lasciato dov’era.
La giornata terminò con  i Serpeverdi divisi in due filoni.
Quelli che, sebbene in pochi, erano affascinati dai modi e dai grandi progetti dei gemelli, e li seguivano in parte per curiosità, in parte per profitto personale e in parte per divertimento e quelli che, invece, continuavano a vedere in loro l’ombra della loro famiglia, ossia dei ragazzi poveri, filobabbani e inferiori.
Fred e George erano perfettamente consapevoli della situazione, avevano immaginato sin dall’inizio che sarebbe andata a finire in quel modo e sapevano bene che i giorni successivi sarebbero stati decisi per la loro permanenza a scuola.
Se avessero mostrato il loro valore, avrebbero potuto entrare a far parte dell’Elité della Casa, altrimenti sarebbero stati condannati a diventare lo zerbino su cui tutti si pulivano i piedi. E loro preferivano decisamente la prima alternativa.
Quella notte rimasero svegli, perché, lo sapevano entrambi, i giorni seguente avrebbero cambiato le sorti della loro vita per sempre.
 
Erano passati ormai secoli da quando un Weasley si era trovato in un Casa differente da Grifondoro, e la Proff.ssa McGranitt era quanto mai incuriosita dalla cosa.
Sin dai tempi dell’Ordine, poteva vantare delle approfondite conoscenze presso quella famiglia, e la situazione che era andata a formarsi con i gemelli la rendeva da una parte estremamente interessata a come si sarebbero dimostrati a scuola, dall’altra alquanto sconcertata.
 Aveva la strisciante sensazione che non ne sarebbe uscito nulla di buono, ma poiché era particolarmente orgogliosa del suo modo aperto di vedere le cose, preferì non farci caso a presentarsi impeccabile come sempre alla primissima lezione presso gli allievi del primo anno, ignorando le due identiche zazzere rosse che spiccavano come luci al neon dal fondo dell’aula semi illuminata.
Fred e George Weasley quella mattina erano perfettamente pronti e motivati a fare il loro esordio nel precario equilibrio sociale della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Avevano pianificato tutto nei minimi dettagli, e non era stato certo facile.
Per procurarsi i materiali per il loro piano aveva dovuto sgobbare parecchio, acquistando persino alcuni artefatti oscuri presso Magie Sinister alle spalle della madre, che se li avesse beccati sarebbe stata capace di castrarli entrambi. Tuttavia alla fine erano riusciti nel proprio intento e potevano ritenersi soddisfatti.
Grazie al supporto della Stanza delle Necessità, trovata grazie al carinissimo gingillo che avevano trafugato la sera prima presso l’ufficio di quel corvo fetente di Gazza, erano riusciti a crearsi un vero e proprio Quartier Generale, munito di ogni genere di materiale e attrezzatura per le loro malefatte che, da quel giorno, avrebbero iniziato a dispiegarsi verso un futuro di grandezza che li avrebbe fatti conoscere in tutto il mondo.
Risero sotto i denti, divertiti.
Pochi giorni prima, quel “Pezzo Grosso” di un Arpey Malfoy li aveva molto gentilmente messi con le spalle al muro con l’appoggio dei suoi scagnozzi, dicendo loro senza mezzi termini che, se volevano veramente farsi valere e dimostrare la loro fedeltà a Serpeverde, allora doveva fare qualcosa di CONCRETO.
Per esempio liberarsi di quella lagna di una Ginevra McGonnell, Caposcuola di Grifondoro che da anni metteva loro i bastoni tra le ruote nella vittoria della Coppa delle Case, togliendo loro punti su punti per i motivi più assurdi. Non avevano ricevuto ulteriori indicazioni, nessun aiuto e nessun suggerimento. Solo un messaggio: se avessero fallito, se ne sarebbero pentiti per il resto dei loro giorni.
Come se una cavolata simile potesse turbarli.
Ghignarono divertiti: Arpey avrebbe presto imparato a temere la loro rabbia.
Improvvisamente, dal corridoio una schiera di voci preoccupate invase l’aula, mentre una folla di allievi incuriositi si affollava per guardare una giovane ragazza che, piegata in due, dava di stomaco nel mezzo del corridoio.
Solo che non stava semplicemente vomitando, stava rigettando sangue.
I gemelli si accodarono indifferenti tra la folla, mentre la Proff.ssa McGranitt cercava di farsi strada tra la folla, nel tentativo di soccorrere la ragazza mentre sulla sua divisa, proprio sulla schiena, una scritta rossa e scintillante citante: “I’M A BITCH!”, iniziava disegnarsi purpurea.
Dietro di loro, Arpey Malfoy osservava la scena impassibilie, uno scintillio appena visibile negli occhi verde smeraldo.
Fred e George sorrisero…non avevano ancora finito.
Se ne andarono in silenzio, lanciando prima di sparire un’occhiata divertita al loro amicone dai capelli biondi, che sbuffò, alzando le spalle.
Evidentemente non era ancora soddisfatto, ma presto lo sarebbe stato.
 
Furono i giorni seguenti che videro avvenire, all’interno della Casa di Serpeverde, una vera e propria rivoluzione.
Fred e George non avevano perso tempo.
Poche settimane dopo il loro arrivo, una serie di avvenimenti inspiegabili e scherzi che tutti, eccetto ovviamente i verdini, ritennero di pessimo gusto colpirono come una calamità naturale la scuola, che si trovò improvvisamente catapultata in un vero e proprio circolo vizioso da cui né gli insegnanti, né tanto meno gli studenti parevano avere la forza di uscire.
I primi scherzi furono lievi, nulla di cui preoccuparsi.
Pozioni d’amore nel succo di frutta, dirottamente del sistema idraulico nei bagni pubblici, cibo che cadeva misteriosamente in testa a poveri malcapitati. Poi però le cose iniziarono a peggiorare.
Appoggiati dall’irrinunciabile presenza di Pix il Poltergherist, i gemelli iniziarono a devastare aule, distruggendo corridoi con le loro esplosioni e arrivando persino a truccare i risultati dei test ufficiali. I Serpeverde parevano essere diventati, di punto in bianco, da dei perfetti nulla facenti a degli studenti provetti, con sommo sconcerto dei Corvonero, che si vedevano soffiato via da sotto il naso il primato nella aule di studio.
Professori si ritrovarono la biancheria intima a girare per il castello, le ragazze, quelle delle altre case, non avevano più nemmeno il coraggio di andare a farsi la doccia da sole, per paura che il giorno dopo le loro foto senza veli si diffondessero per la scuola.
Tra tutto questo finimondo, il responsabile pareva sfuggire sempre.
Vennero messi dei turni di sorveglianza per i corridoi, venne stabilito un coprifuoco e i professori iniziarono a tenere sott’occhio ogni minimo segno di anomali.
Ormai però era troppo tardi.
I Gemelli si erano guadagnati un nome tra i Serpverde, che ora li trattavano come esseri superiori. Nessuno badava più alle loro origini, e se qualcuno voleva opporsi ai loro modi, ci pensava Arpey Malfoy a rimetterlo in riga.
Il Purosangue non aveva perso tempo. Aveva capito subito che quei due, assieme, erano una vera e propria bomba pronta a esplodere, e li prese subito sotto la sua ala protettiva, facendone i suoi alleati migliori.
Come se non bastasse, il loro fiuto per gli affari pareva non avere  limiti.
I loro prodotti e le loro invenzioni, spesso tanto divertenti quanto dannatamente pericolosi, iniziarono a spopolare presso i Serpeverde, e la loro catena di affari si estese ben presto anche fuori dall’ambito scolastico, coinvolgendo le famiglie ultra milionarie degli amici e facendo arrivare nelle loro tasche così tanti soldi che, a casa, Molly Weasley iniziò seriamente a preoccuparsi.
Tra tutto questo caos, la situazione, a casa loro e in famiglia, non poté non risentirne. Percy iniziò presto a prendere le distanze da loro, vedendo sempre più di cattivo occhio le loro compagnie e diffidando addirittura della loro parola. Charlie e il resto della famiglia, nonostante la sorpresa iniziale per lo smistamento, tendevano invece a non credere ai timori del fratello.
Certo, Fred e George erano dei veri guastafeste. Ma da lì al diventare dei criminali, ve ne era di strada, no?
Tuttavia presto dovettero ricredersi.
Non ci volle molto perché anche Silente, che nella sua carriera certo ne aveva viste molte, decidesse di prendere provvedimenti. Presto i gemelli si trovarono sotto il mirino dei docenti, e furono quindi costretti ad abbassare il tiro…ma non bastava certo una breve sospensione per farli arretrare.
Certo, quando a casa Molly li mise in punizione per tutte le Vacanze Natalizie, dovettero soffrire non poco, ma ormai erano partiti per la loro strada, e non erano minimamente intenzionati a tornare indietro.
Dopo il loro ritorno, in molti iniziarono a dire che, decisamente, quei due dovevano essere completamente pazzi.
Quando se lo sentivano ripetere, i gemelli scoppiavano a ridere e rispondevano che erano proprio i pazzi quelli che, paradossalmente, avevano capito tutto della vita. A quel punto, nella maggior parte dei casi, la gente se ne andava via, scuotendo il capo rassegnata, eppure non furono in pochi a rimanerne colpiti.
Perché la loro follia non era irrazionale, o biasimabile, i loro modi erano perfettamente obiettivi e pacati, tranquilli e impassibili, anche quando i loro scherzi rischiavano di ferire delle persone. E questa cosa li rendeva persino più spaventosi, e sinistri.
La gente li evitava, li temeva.
Ma per loro non era un problema. L’ombra del loro passato era svanita, e ciò era la sola cosa che contasse…
Il primo anno finì come era arrivato, eppure la Famiglia Weasley sentiva che le cose non era terminate.
 
Ora, a distanza di sette anni, i Gemelli Weasley dirigono la più grande azienda di prodotti oscuri e pericolosi, oltre che spassosamente divertenti, del mondo intero.
La loro influenza, grazie all’appoggio della Famiglia Malfoy e dei Purosangue e al loro innato fiuto per gli affari, si estende in tutto il mondo.
La scuola per loro è ormai finita, eppure, tra la nostalgia di Pix per le loro malefatte e i segni indelebili lasciati dalle loro esplosioni, non sono in pochi a credere che, in futuro, il loro nome non verrà certo scordato…


Note dell'Autrice:
Questa OS partecipa al contest indetto sul Forum da Lady Vel, "Scambio di Case"...
http://www.freeforumzone.com/d/11251004/Scambio-di-case/discussione.aspx?#idm132446269...
Scrivere dei Gemelli facendoli inserire tra i Serpeverde è stata parecchio divertente. La consegna era quella di mantenere una carattere di base simile a quello originario, ma che facesse spiccare le caratteristiche della nuova casa, per cui ho deciso di puntare su un modo di concepire il cattivo simile a quello del Joker della Comics Dc...insomma, un cattivo folle e divertente al tempo stesso.
Arpey Malfoy è un personaggi inventato da me di sana pianta, visto che dovevo creare qualcuno dello stesso periodo scolastico dei gemelli e che potesse essere a Hogwarts al loro arrivo...spero che vi sia piaciuto.
Lasciate un commento se vi piace e alla prossima!
Teoth

 
   
 
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