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Autore: Fenio394Sparrow    19/03/2016    3 recensioni
«So che sedevamo insieme nei Monasteri e so che mi ha detto una cosa importantissima, ma non ho idea di cosa mi abbia detto. O di come parlava, o rideva, o che aspetto avesse.»
Cuore dilaniato dilaniato dilaniato TARDIS tornare indietro riaggiustare tutto niente polso «Mi hai vista in mezzo alla folla?» «C’era una folla?» No no no no non c’è sono qui davanti a te sapientone guardami ti prego sono io sono qui
(Sei mooorta. Eri morta. Morirai. I tempi verbali sono così difficili)
{ClaraxTwelve || Angst || Flusso di coscienza || al dining americano || soffriamo insieme}
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 12
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti innanzitutto!
Sono Fenio394Sparrow ed è la prima volta che metto le note all'inizio del capitolo. Questa piccola shottina è nata qualche giorno fa sull'autobus mentre andavo a scuola e ho notato che mentre la pensavo la persona che utilizzavo cambiava e i pensieri che prendevano forma non avevano una linea coerente, ed ho deciso di buttarmi. Il finale di stagione mi ha distrutta, visto che i Whouffaldi sono l'OTP più potente che abbia mai avuto, davvero, venderei l'anima a Davy Jones per vederli felice e niente, torniamo alle cose serie. Perdonatemi eventuali errori, a quest'ora potrebbero essermi sfuggiti.
Ho tentato di utilizzare il flusso di coscienza, ma non so quanto mi sia riuscito. E' la prima volta, quindi abbiate pietà.
Secondo: lo so che "clause" non vuol dire "tempo verbale" in inglese, ma mi sembrava che nel testo suonasse meglio così.
Stay tuned che sto lavorando ad una One Shot Game of Thrones!AU che INDOVINATE ha come protagonisti loro due hihihihihi.
Penso di aver detto tutto. Tre due uno via!


 
Clauses are so difficult






Il Dottore ti guarda e non sa chi sei. Clara Clara Clara Clara.

E tu lo sai, lo sai che non dovrebbe farti così male lui che ti guarda e non ti vede, lo sai lo sai lo sai lo sai perché te l’aveva detto, l’aveva detto: uno dei due ed è toccato a te ricordare, non a lui, la parte difficile è spettata a te perché

(non si può vivere in questo modo - ah già, tu sei morta- eri? Sei? Morirai? I tempi verbali  sono così difficili)

Può un cuore morto far così male?

Può un cuore che non batte dilaniarti il petto e sanguinare come un fiore che muore?

«Parlami di lei.» Come se non la conoscessi, come se non ti conoscessi, come se non sapessi cosa vi lega. Ma sorridere è facile, non è vero? Gli sorridevi sempre, magari ricorderà, magari capirà che tu sei Clara Clara Clara Clara Oswald, la mia Clara.

Non te ne sarai dimenticato, vero, Dottore? Pensi con una punta di sarcasmo. Non ti sarai dimenticato del guerriero di ghiaccio nel sottomarino e della mummia sull’Orient Express o del

«Ricordo che c’era un guerriero di ghiaccio in un sottomarino e una mummia sull’Orient Express»

Allora non si è dimenticato! Sorridi dolcemente e lo assecondi piegando la testa – a lui piace avere un pubblico e il sorriso si congela.

«So che sedevamo insieme nei Monasteri e so che mi ha detto una cosa importantissima, ma non ho idea di cosa mi abbia detto. O di come parlava, o rideva, o che aspetto avesse.»

Cuore dilaniato dilaniato dilaniato TARDIS tornare indietro riaggiustare tutto niente polso  «Mi hai vista in mezzo alla folla?» «C’era una folla?» No no no no non c’è sono qui davanti a te sapientone guardami ti prego sono io sono qui

(Sei mooorta. Eri morta. Morirai. I tempi verbali sono così difficili)

«La stai cercando?» Ti sta cercando, Clara?

Certo che ti sta cercando, lui ti cerca sempre, lo sai fin dove si è spinto per paura di perderti, tanto che l’hanno dovuto fermare, non vi hanno fatto volare via da qualche parte oltre l’arcobaleno – ci volevi andare, te lo ricordi, volevi chiedergli di portarti da qualche parte oltre l’arcobaleno –

«Ci provo.» sospira.

«Potrebbe essere chiunque, no? Non sai chi sta cercando – voglio dire …» non illuderti non illuderti non illuderti «Potrei essere io,  per quanto ne sai.»
«C’è solo una cosa che so di lei. Solo una. Se la incontrassi di nuovo … lo saprei di sicuro.»

Provi a non smettere di sorridere perché fa male e il sorriso ti pugnala e squarcia le guance e la vista si fa appannata – non fargli vedere che soffri
«Penso che siamo stati qui una volta, sai? Mi sembra di sì. Sono sicuro che lo ricorderò. Proprio quaggiù»

E ha un’aria talmente spaesata e triste, con la chitarra a tracolla e stupido Dottore, erano Amy e Rory

Ti asciughi le lacrime e lasci che il sorriso ti squarci le guance – non farà poi così male «E il tuo TARDIS? Non l’hai ancora trovato?»

«Qualcuno l’ha spostato da Londra, lo sto ancora cercando. Ma questo diner …» ti guarda in quel modo che significa tante cose – la stai facendo di nuovo che cosa la tua faccia quale faccia quel sorriso triste - «Questo diner una volta era dall’altra parte della collina.»

«Magari qualcuno troverà il tuo TARDIS per te.» Non mi riconosci, vero, Dottore?

Clara Clara Clara Clara non c’è più Clara Clara Clara Clara niente più soufflè, niente più cravattini, devi lasciar cadere a terra il tuo ora ma è impossibile – ti sei la ragazza impossibile Clara Clara Clara Clara Oswald

E te ne vai e comincia a suonare e tu ti fermi perché la canzone si chiama Clara e qualcosa deve pur ricordare ma non sei tu quel qualcosa e se il tuo vestito da cameriera del blu più blu che c’è non ha risolto niente che cosa puoi fare «Quello che Clara ti ha detto nei Monasteri … »

«Non ricordo una singola parola.» Cuore sanguina fiore muore male dolore TARDIS voliamo via questo deve finire. «Hai detto che i ricordi diventano storie, una volta dimenticati. Magari alcuni diventano canzoni.»

E il Dottore sorride appena «Sarebbe bello» e riprende a suonare la canzone triste Clara Clara Clara Clara Oswald.

«Già, sarebbe bello, non è vero?» No. I ricordi dovrebbero durare per sempre, e voi avevate un TARDIS e lo potevate fare ma tu stupida hai rovinato tutto con le tue mani e adesso chi puoi biasimare per questo? Ti è rimasto un solo battito da vivere – uno uno uno uno sei morta eri morta morirai i tempi verbali sono così difficili – e niente, non c’è niente da fare se chiudersi la porta alle spalle ed avviarsi verso la consolle dove Ashildr ti guarda e non sa che dire – nemmeno tu sai che dire perché con lei oltre l’arcobaleno non ci vuoi andare.

«Mi sa che non sono riuscita a regolare il circuito di mimesi.» O l’ha fatto apposta? «Resterà per sempre un dining americano» Brutta scelta, terribile scelta è così bianco e lei vuole il blu

«Bello»

«Ancora niente battito?»

Scuoti la testa. «Il tempo non sta guarendo» (e nemmeno tu) «Sono ancora congelata»

«Significa che la mia morte è un punto fisso nel tempo e l’universo dipende dal fatto che essa accada.» Non sei mica una novellina – lei è la mia badante, lei bada quando non ci penso io

«Mi dispiace»

«Perché?»  neanche si ricorda di te, lei,  perché le dispiace forse perché è colpa sua se tu sei morta eri morta morirai «Perché pensate tutti che sia spaventatissima? Tutti noi affrontiamo il corvo alla fine, è questo il patto. Se torno su Gallifrey mi riporteranno indietro, vero? Sulla strada trabocchetto, quella da cui mi hanno presa?»

«Certo.»

«Detto ciò … potremmo … che so … fare delle soste lungo la strada. Per Gallifrey.»

Sei morta eri morta morirai i tempi verbali sono così difficili ma hai un TARDIS puoi tornare a Sherwood e guardarvi da lontano – oh mio Dio è proprio lui è Robin Hood e allora?

«Per la strada più lunga.»

E sorridi sorridi il suono del nuovo TARDIS è lo stesso ed è diverso è tuo amico ma non lo conosci e ci sono miliardi di cose non dette perché non ve le siete dette ora non accadrà mai più a Donna è capitata la parte facile e tu invece incrocerai il Dottore e lui non saprà chi sei e il tuo cuore sanguinerà come un fiore che muore come un murales al muro – hai spiegato me a lui ma non hai spiegato lui a me e

Dottore ti prego ricordarmi non dimenticarti di me

Se la vedessi la riconoscere non è vero bugiardo non ti sei ricordato corri sapientone sii un Dottore e ricorda no non ricordare ricorda Clara Clara Clara Clara Clara Oswald sono Clara Oswald sono un Dalek sono tuo nemico non sono un Dalek sono Clara pietà pietà

Gallifrey per la via più lunga.
                                                                                                              (Può un cuore morto dilaniarti e sanguinare
come un fiore che muore?)
 
Forse per farlo smettere prenderai una scorciatoia
(Sei morta eri morta morirai.
I tempi verbali sono così difficili.)
 
   
 
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