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Autore: Sokew86    30/03/2009    4 recensioni
L'amore rende folli o così si dice ... ma quanto folli si diventa?Tanto da diventare degli assassini. Sulle parole della Celebre canzone di Fabrizio de andrè ...
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BaC

 Ballata dell’amore cieco

 

<< Un uomo onesto, un uomo probo,

tralalalalla tralallaleru

s'innamorò perdutamente

d'una che non lo amava niente. >> (1)

 

Il suo nome era Giovanni e nel nostro paese era un cittadino rispettato e amato per il suo carattere pio e probo,io ero l’unica a non amarlo anzi lo trovavo un uomo così … dabbene,quasi irritante.

Purtroppo il destino gli giocò un brutto tiro:si innamorò perdutamente di me.

Come sarebbe stato possibile il contrai?Ero alta,slanciata e con curve provocanti…nessuno mi aveva mai resistito.

Giovanni era il peggiore dei miei ammiratori,sembrava un cagnolino festoso in ricerche di coccole e con lui potevo farmi  passare i miei peggiori sfizi. Ma volevo provare fino a che punto era pazzo di me.

 

 

<< Gli disse portami domani,

tralalalalla tralallaleru

gli disse portami domani

il cuore di tua madre per i miei cani. >>

 

<< Giovanni faresti veramente qualsiasi cosa per me? >>gli chiesi con tono melodioso e lui mi rispose annuendomi e guardandomi con uno sguardo d’affetto che trovai invadente

 << Certo amore. >>

A tale risposta inizia con il dito ad accarezzagli il collo e gli sussurrai all’orecchio << Domani portami il cuore di tua madre per i miei cani >> ,alzai lo sguardo per vedere la sua reazione ed ero rimasto spiacevolmente sopreso  << Il cuore? >> mi chiese con un soffio di voce.

<< Si …>> gli sussurrai in modo sensuale all’orecchio,lasciandogli intendere che ci sarebbe stato un premio.

<< Lo avrai >> mi rispose Giovanni.

 

<< Lui dalla madre andò e l'uccise,

tralalalalla tralallaleru

dal petto il cuore le strappò

e dal suo amore ritornò. >>

 

Aspetterò con impazienza domani,sono estremamente curiosa di vedere se quell’uomo farà quella pazzia per me. Mi sono coccolata con questi pensieri durante la notte e così il giorno è arrivato prima di quanto aspettassi.

Mi sono recata velocemente nel luogo dell’appuntamento con Giovanni.

<< Amore >>mi chiamo ad alta voce con enfasi correndo verso di me << Ti ho portato ciò che volevi >> mi mostrò un sacchetto che aprii con impazienza e immediatamente le mie mani si sporcarono di sangue a contatto con l’organo vitale,il cuore << Fantastico >> dissi a bassa voce.

Giovanni con un tono estremamente dolce mi chiese << Era ciò che volevi? >>

 

<< Non era il cuore, non era il cuore,

tralalalalla tralallaleru

non le bastava quell'orrore,

voleva un'altra prova del suo cieco amore. >>

 

Lo guardai con uno sguardo di un profondo scherno e gli dissi ironicamente sorridendo << Non era il cuore stupido,non era il cuore >> e gli restituii il sacchetto con forza. Giovanni rimase sorpreso a tale affermazione ma non mi importava,ero felicissima della sua folle pazzia;lui era talmente succube del mio potere sessuale. Dio che sensazione stupenda,eppure volevo vedere fino a dove si spingeva.

 

 

<< Gli disse amor se mi vuoi bene,

tralalalalla tralallaleru

gli disse amor se mi vuoi bene,

tagliati dei polsi le quattro vene. >>

 

Presi l’iniziativa di baciarlo per sussurragli le mie ultime parole fatali << Amore vorresti fare un ultima prova per dimostrarmi il tuo amore? >> a causa del mio bacio Giovanni mi chiese affannatamene cosa volessi;guardandolo negli occhi gli dissi

 << Tagliati dei polsi le quattro vene. >> Mi gustai la completa soggezione che quell’uomo aveva per me << Come desideri principessa,vado a procurarmi un coltello. >>

 

 

<< Le vene ai polsi lui si tagliò,

tralalalalla tralallaleru

e come il sangue ne sgorgò,

correndo come un pazzo da lei tornò. >>

 

Quando Giovanni si incamminò verso la sua meta,la paura si impossessò di me:se sta cercando di fuggire o peggio di denunciarmi alla polizia?Mi domandavo << Nessuno è così pazzo neanche gli innamorati persi. >> mi ripetevo mentalmente come se fossi in chiesa a recitare il rosario. I miei pensieri furono interrotti dall’arrivo di Giovanni,sorridente:il pazzo teneva il polso sinistro ben stretto dalla mano destra ma nonostante l’accorgimento,il sangue continuava a uscire lasciando una scia di passaggio. Giovanni mi si avvicinò abbastanza per mostrarmi la prova del suo amore

<< Cara,cosa altro devo fare per te? >>

 

<< Gli disse lei ridendo forte,

tralalalalla tralallaleru

gli disse lei ridendo forte,

l'ultima tua prova sarà la morte. >>

 

A quel patetico spettacolo risi a crepapelle.

Esistevano davvero quegli idioti che per l’amore facevano qualsiasi cosa?Qualsiasi cosa?

Incominciai a ridere ancora più forte con tutta la cattiveria,con tutta me stessa:<< Idiota!L’ultima tua prova sarà morte! >>

 

 

<< E mentre il sangue lento usciva,

e ormai cambiava il suo colore,

la vanità fredda gioiva,

un uomo s'era ucciso per il suo amore. >>

 

Giovanni ormai si era sdraiato a terra stanco e ansimante. Il suo polso continuava a sanguinare e ormai era impossibile soltanto pensare di fermare e il sangue caduto sull’erba stava assumendo un colore rosso scuro quasi nero. Sorridendo continuavo a guardare quel pazzo steso che stava morendo,stava morendo per me!Ormai per le troppe risate mi doleva le mascella ma lasciava ridere i miei occhi. Il tempo passava e Giovanni spirò il suo ultimo respiro.

<< Un uomo si è ucciso per il mio amore. >> conclusi soddisfatta.

 

 

<< Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento,
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato,
quando a lei niente era restato,
non il suo amore, non il suo bene,
ma solo il sangue secco delle sue vene. >>

 

Il vento accarezzava il paesaggio di quella follia donandogli un’aria incredibilmente rilassante ma la trovai surreale. Giovanni era morto:il suo viso si era scolorito e il suo corpo era immobile come una statua di granito ma che casa era quel sorriso sulle labbra?Mi domandai.

Era morto contento?Dopo quello che gli avevo fatto?Era morto convinto che questa pazzia era davvero una prova per me?Varie domande mi giravano nel cervello e una sola risposta ne uscì:

<< Sì,mi amava davvero e  talmente tanto da perdonare la mia crudele vanità. >>

Mi resi conto di ciò che avevo fatto,cosa avevo vinto?Non lo sapevo.

Ma sapevo cosa avevo perso:puro e semplice amore.

L’unica cosa che mi era rimasta era il sangue secco delle sue vene.

 

NOTE DELL’AUTRICE:

(1)Queste parole appartengono alla canzone di Fabrizio  De Andrè  La Ballata Dell'amore.

   
 
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