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Autore: Sylvesteraddicted_    20/03/2016    0 recensioni
La storia parla di Sylvia personaggio della serie animata americana dei looney tunes, anche se è comparsa raramente. Ella viene trovata molto piccola, nella sua casa in fiamme da una suora di nome Enna che la porta con sè e la salva dall'incendio, portandola, però nel suo convento.La ragazza crescerà e conoscerà Emy che diventerà una delle sue migliori amiche più fidate..in seguito imparerà ad adeguarsi alla vita del posto in cui si trova; purtroppo col tempo si sente vuota, come se le mancasse qualcosa, come se la vita non fosse solo lì, in quelle mura, ma anche fuori. Entra in scena,così, colui che le cambierà la vita, Silvestro. I due si innamorano e comincia un'avventura senza fine...dove ella si troverà costretta a scegliere tra la sua migliore amica o a fuggire col suo amore e abbandonare la vecchia vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Silvestro
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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"C'è un motivo se sono ancora qui. C'è un motivo se sono viva. C'è un motivo se non sono stata vittima anche io di quelle fiamme. C'è un motivo per ogni cosa. La mia vita non è qui, non è questo il posto in cui spiccherò il mio volo, non è qui che tutto quanto si completa e di sicuro non è qui che rimarrò a lungo. I miei genitori non avrebbero mai voluto questo per me, la loro unica figlia! Loro aspiravano a molto di più per il mio futuro. Perchè quell'incendio ha preso loro? Perchè non ha lasciato che morissi anche io? E' stata semplice fortuna o era proprio destino che io venissi trovata e portata in questo posto? Non lo so proprio..L'unica cosa che so è che ognuno di noi ha un proprio cammino, una strada da seguire: Bene, il mio cammino inizia oggi. Si..mi riferisco a voi proprio a voi due Myria ed Emy, che state leggendo questa lettera. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me, senza di voi non sarei durata un solo giorno in queste quattro mura! Qualcuno mi ha insegnato che se vuoi essere felice, felice per davvero, devi lottare e combattere per la tua felicità! Di correre e andare a prendertela! Ovunque essa si trovi..Quel qualcuno sei tu Myria! Grazie...sei stata e sarai sempre come la madre che non ho mai conosciuto..E tu Emy..beh..Non dimenticherò mai la nostra amicizia...Spero che tu non mi giudichi per ciò che sto per fare... "
Vi voglio tanto bene..
Vostra Sylvia.
Lasciai il foglio sul tavolo del salone centrale, gli occhi erano lucidi ma una parte di me sentiva che stavo facendo la cosa giusta. Mi riempiva il cuore di malinconia lasciare Emy e Myria ma, allo stesso tempo, pensavo a me e a quello che mi premeva di più nella maniera più assoluta. Raccolsi le poche cose che avevo, misi la rosa secca dentro un vecchio libro, infilai la giacca e scappai.
Inizialmente feci passi lenti e felpati, mi assicurai che tutto fosse tranquillo e poi, senza voltarmi mai, cominciai a correre. Le lacrime uscivano da sole durante la corsa, ma non mi guardai alle spalle, continuai nel mio percorso e il convento diventava sempre più piccolo,piccolo,piccolo,piccolo..
Avevo il cuore in gola. Le gambe mi facevano male e sembrava quasi che non avessi più aria nei polmoni..sentivo i battiti del cuore che accelleravano, come dei tamburi, avevo la sensazione che tutto il corpo pulsasse incessantemente. Mi sedetti ai piedi di un enorme quercia e cercai di riprendermi. Non avevo idea di come porre la cosa a Silvestro, come avrebbe reagito? E se non si sentisse pronto? La mia testa era così talmente affollata, non riuscivo a calmarmi per niente. Non sapevo proprio come dirglielo..avevo veramente paura. Alzai lo sguardo verso il cielo, era in pieno tramonto, le tenebre inizarono a calare ben presto e io ero lì, seduta ai piedi di una quercia, immobile. Improvvisamente sentii un rumore, come un cinguettìo.
Sylvia:"Ehy..ciao, anche tu sei tutto solo come me?"

Tweety:"Ciao! Beh..come vedi.."
Sospirai.

Tweety:"Hai bisogno di aiuto?"

Sylvia:"Sono distrutta...ho corso come una pazza fin qui...."

Tweety:"Capisco..."

Sylvia:"Conosci Silvestro? Sei pratico di queste parti?"

Tweety:"Se lo conosco? Bellezza, io e lui siamo amici da secoli! Beh..se la nostra si può definire un'amicizia..diciamo che il nostro è un rapporto di odio e amore..ultimamente però non l'ho visto in giro, sono stato via per un po'."
Sylvia:"Sul serio? Quindi sai come arrivare a casa sua?"

Tweety:"Sicuro!"

Sylvia:"Ti prego..fammi questo favore! Vola da lui e dille di raggiungermi,lui conosce questo posto..."

Tweety:"D'accordo...farò in un attimo."

Non ero molto lontana da casa sua, ma ero davvero stanca e non pronta per andare a casa sua a dargli una notizia simile.

Nel frattempo Tweety era arrivato. Bussò alla porta e attese qualche minuto.

Silvestro:"Che mi venga un colpo! Chi non muore si rivede eh?"

Tweety:"Vecchio furfante..come te la passi?"

Silvestro:"Non c'è male e tu?"

Tweety:"Bene..sai ti vedo..diverso? Sembri quasi buono sai?"

Silvestro:"Stai attento potresti far riemergere i miei istinti feroci.."

Tweety:"Quante volte l'ho sentita questa frase?"

Silvestro:"Senti...ascolta bello mio, non fare come il tuo solito!"

Tweety:"Si...Comunque non sono qui per sgonfiarti l'aureola, ma ho una richiesta d'aiuto!"

Silvestro:" Cosa? E da parte di chi?"

Tweety:"Una fanciulla."

Silvestro:"Si..certo...mi prendi in giro?"

Tweety:"No, assolutamente no!"

Silvestro:"Descrivimela.."

Tweety:"Beh..è alta più o meno come te, con il.."

Silvestro:"Se è una delle tue tattiche per farmi apparire ridicolo come fai sempre, ti dico che non attacca!"

Tweety:"Mi vuoi dare ascolto! E' la verità! Ha il manto giallo, gli occhi azzurri e."

Silvestro:"Cosa?? Ma, ma è Sylvia!"

Tweety:"Io non so il nome, però si! "

Silvestro:"Dove sta?"

Tweety:"Nel bosco.. Mi ha mandato a chiamarti, e mi ha chiesto gentilmente di dirti di raggiungerla al più presto."

Silvestro:"Corro.."

Tweety:"Poi mi ringrazi eh...e mi spieghi soprattutto."

Silvestro corse via, inoltrandosi nella foresta. Era quasi buio e difficilmente si distinguevano gli alberi tra loro. Lui sapeva dove si trovasse.
Era il loro posto, quello vicino al laghetto...lo conosceva a memoria.
Silvestro:"Sylviaa!?"
Urlò più volte senza ricevere risposta.
Sylvia sbucò da dietro la quercia.

Sylvia:"Amore.."

Silvestro:"Sylvia..ma, ma..che ci fai qui? "

Sylvia:"Sono scappata..."

Silvestro:"Sei scappata? Io non sapevo niente!"

Sylvia:"Lo so..è successo tutto così in fretta! Ho corso troppo quasi a sentirmi male..così mi sono seduta qua e poi ho incontrato quel pennuto...e ti ho mandato a chiamare."

Silvestro:"Ma....perchè così? Improvvisamente? Non capisco..sono confuso!"

Sylvia gli prese la mano e lo invitò a sedersi su una roccia, sul margine dell'acqua.

Sylvia:"Vedi..C'è una cosa che ti dovrei dire..."

Incominciò a tossire..

Silvestro:"Hai preso freddo qui fuori..Tieni."

Mi mise la sua giacca addosso, nonostante avessi già la mia..

Silvestro:"Meglio?"

Sylvia:"Si.."
Silvestro:"Allora? Cosa mi dovevi dire?"

Sylvia gli tenne le mani forte..

Silvestro:"Tesoro..sicura che vada tutto bene?"

Sylvia lo guardò dritto negli occhi, prese un respiro profondo.

Sylvia:"Sono incinta.."

Tutto si fermò.
Silvestro rimase come pietrificato, non le lasciò le mani anzi le strinse ancora di più a sè. Aveva gli occhi sgranati e npn riusciva ad aprire bocca.

Sylvia continuà a guardarlo sperando in un segno di vita..

Lui sbattè le palpebre e poi fu tutto un sorriso.

Silvestro:"Sul serio?"

Sylvia:"Si....avremo un figlio Silvestro.."
Silvestro:"Non so cosa dire.."

Iniziò a piangere come un bambino per una decina di minuti...

Sylvia:"Come ti senti?"

Silvestro:"Felice...e in ansia allo stesso tempo. E se non fossi all'altezza? Insomma..e se non sapessi fare il padre? Oh mio dio..non riesco a crederci.."

Sylvia:"Neanche io..ma ci proveremo..e sono sicura che tu sarai il miglior padre che un figlio vorrebbe avere."

Silvestro:"Tu credi?"

Sylvia:"Si.."

Silvestro:"Oddio..tesoro mio vieni qua.."

La strinse in un abbraccio che parve non finire mai..
Sylvia:"Hai capito ora perchè sono scappata? Andiamocene lontano."

Silvestro:" SI! Ci faremo la nostra vita finalmente.. Adesso però andiamo da mamma, è tardi e fa freddo."

Sylvia:"Glielo diciamo?"

Silvestro:"Certo che si...vedrai la prenderà benissimo ne sono sicura. Lei ci aiuterà a trovare un posto tutto nostro e domani mattina all'alba, si ricomincia."
Credevo di impazzire, avevo un'ansia terribile, la paura della reazione della madre mi divorava da dentro...mi sentivo così fragile e mi spaventava tutto, compresa la partenza.

Silvestro:"Eccoci.."
Sylvia:"Io..io non ce la faccio.."
Silvestro:"Ehy..Guardami."

Sylvia:"Rimango qui..dai entra tu..."

Silvestro:"Stai tranquilla."
Mi mise le mani sulle spalle e cercò di calmarmi. Lo guardai dritto negli occhi e poi gli tesi la mano e ci avvicinammo d'innanzi alla porta.
Silvestro:"Pronta?"

Sylvia:"Ehmm..si !"

In teoria assolutamente no!

Sylvester's mother:"Oh chi si vede!"

Silvestro:"Ciao mamma! Possiamo entrare un attimo?"

Sylvester'smother:"Mi chiedi se puoi entrare in casa tua? Muoviti scemotto.."

Entrammo in casa....

Sylvester'smother:"Qual buon vento ti porta qui Sylvia? "

Silvestro:"Mamma...sai..è un po' difficile da spiegare..vedi.."

Sylvester'smother:"Sei scappata da quell'orribile donna finalmente?"

Sylvia:"Non proprio...veramente.."

Silvestro:"Beh.."

Sylvester'smother:"Hai bisogno di qualcosa? Ti vedo piuttosto infreddolita tesoro!"

Sylvia:"No, no sto appostissimo! Grazie!"

Silvestro:"Mamma...dobbiamo parlarti di una cosa.."

Sylvester's mother:"Fammi mettere sù una tazza di tè e sono da voi!"

Sylvia:"Oddio..no,no,no,no,no..non ce la faremo mai.."

Silvestro:"Calma, calma...vedrai che andrà bene.."

Sylviester'smother:"Allora..cos'è che dovevate dirmi?" disse mentre posò le tazze sul tavolo.

Silvestro mi prese la mano.

Sylvester'smother:"Beh? Il gatto vi ha mangiato la lingua? Aahhaahha questa si che è buona..ahah..Allora??"

Silvestro:"Diventerò padre."

Sbaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaam!
La teiera cadde e colpì il parquet di legno d'acero come un enorme macigno.
Sylvester'smother:"Che?"

Silvestro:"Si, mamma..è così.."

All'improvviso cadde.

Silvestro:"Mamma! Mamma ti senti bene??"

Sylvia:"Coraggio mettiamola sul divano! Facciamola stendere!"

Silvestro:"Io le tengo le gambe in aria, tesoro prendi l'aceto! E un panno."

Era una situazione piuttosto ironica, ma imbarazzante allo stesso tempo.

Iniziai a tamponarle la fronte con lo straccio bagnato e poi le misi la boccetta d'aceto sotto il naso.

Lentamente iniziò a riprendere i sensi..

Silvestro:"Mamma...? Mi riconosci? "

Sylvia:"Si sente meglio?"

Sylvester'smother:"Ehmm...io....Non so cosa mi è preso, ci ho visto tutto nero.."

Silvestro:"Sei svenuta, hai perso conoscenza..."

Improvvisamente balzò in piedi, come una scheggia.

Sylvester'smother:"Oh mio dio....ma state veramente per diventare genitori??"

Silvestro:"Si...E tu diventerai nonna!"

Sylvester's mother:"Oh cielo....Non riesco a crederci! Sylvia, oh mio dio, fatti abbracciare!"

Sylvester'smother:"Siete tutti e due così giovani....io vi aiuterò finchè potrò! Oh....mio figlio..il mio piccolo.."

Mi strinse le guance e mi tirò le orecchie..

Silvestro:"Mamma...smettila ahahaha"

Lei scoppiò a piangere e non smise mai..

Silvestro:"Dai mamma basta, fai piangere anche noi!"
Lei si soffiò il naso.

Sylvester'smother:"Scusate...è che l'emozione mi gioca brutti scherzi, c'è mancato poco prima...Mi avete davvero sorpresa!!"

Silvestro:"Ecco perchè siamo qui...Sylvia si è lasciata alle spalle il convento e abbiamo deciso di andarcene.."

Sylvester'smother:"Ma dove andrete? Da soli e con un figlio che ancora deve nascere?"

Silvestro:"Cosa possiamo fare?"

Sylvester'smother:"Resterete qui...Fino al termine della gravidanza.."

Silvestro:"E Enna?"

Sylvia:"Ci nascondiamo?"

Sylvester'smother:"Esattamente....di giorno, starete nel piano terra, così nessuno può vedervi e la notte salite di sopra.."

Silvestro:"Piano terra?"

Sylvester'smother:"E' una seconda casa diciamo, c'è una scala sotteranea, una sorta di passaggio segreto. Tuo padre ci nascondeva quel poco oro che guadagnava."

Sylvia:"E' sicuro?"

Sylvester's mother:"E' più che sicuro.."

Così decidemmo di rimanere. Per lo meno avevamo tutto: Un tetto, un posto per dormire, cibo e l'amore e l'affetto più cari.

Sylvester'smother:"E tu..tesoro..se c'è qualcosa che vuoi sapere..se vuoi dei consigli, non esitare a chiedermi! Senti già qualcosa?"

Sylvia:"No, non ancora..è troppo presto.."

Sylvester'smother:"Dio..quando aspettavo Silvestro! Non smetteva mai di muoversi, mi ha fatto passare certe notti in bianco!"

Sylvia:"Davvero? Ahahah!"

Sylvester'smother:"Si...E' stata la gioia più grande della mia vita."

Sylvia:"Che cosa si prova?"

Sylvester's mother:"Una sensazione unica al mondo..Un legame indissolubile tesoro, capisci di essere mamma dal primo momento che lo senti muoversi dentro di te. E' davvero meraviglioso cara.."

Sylvia:"Mi chiedo spesso se sarò mai pronta.."

Sylvester'smother:"Tu sei nata pronta...Sei forte, hai passato le pene dell'inferno prima di arrivare a quella che sei oggi, guardati! Hai una forza interiore che neanche immagini.."

Sylvia:"Non me ne rendo conto a volte sa? Non avrei mai creduto di arrivare a questo punto della mia vita.."

Mi abbracciò.

Sylvester'smother:"Ci sarò sempre per voi...Vedrai che andrà tutto benissimo..."

Mi sentivo davvero bene, con la testa piena di domande, paure, ansie e dubbi che neanche io stessa riuscivo a spiegare.

Canticchiando una ninna nanna mi allontanai dalla cucina, lasciando mamma che preparava la cena.

Entrai nella stanza di Silvestro di soppiatto e chiusi la porta.

Mi sedetti sul letto e notai una cosa, che giuro di non aver mai notato prima..

Sylvia:"Ma è una..una culla?"

Passai il dito sul legno che la componeva e la osservai.. Sul comodino c'era un piccolo carillon di ceramica. C'era incisa una "S" sopra. Lo aprii e inizio ad echeggiare una musica dolce e soave. La riconobbi subito. Era una ninna nanna, la stessa che stavo precedentemente canticchiando e la stessa che mia madre mi cantava quando ero piccola.

La sussurrai, mentre guardavo la culla di fronte a me.

Silvestro:"Era mia quella.."

Sylvia:"Ehy.."

Silvestro:"Ti ho spaventata?"

Sylvia:"No..affatto.."

Sylvia:"E' dolcissima.."

Lui mi prese da dietro e mi mise le mani sulla pancia..............

Silvestro:"Te lo immagini?"

Sylvia:"Chi lo dice che sia un lui? Potrebbe essere una lei scusa..?"

Silvestro:"Forse...."

Sylvia:"Mi fai venire i brividi così..."

Ci mettemmo a ballare pian piano sulle note di quella ninna nanna, a rilento..

Poggiai la mia testa sulla sua spalla e lui mi tenne stretta stretta..

"Sono sempre e solo io, i miei pensieri bianchi e neri,
sogna te che sognerai, cuscini bianchi come rose,
ninna nanna che poi scende giù, fin dove sei,a  te che non sei ancora tu....Ma presto lo sarai..
Sarete voi, la mia memoria,
sarete voi, gli sguardi in aria,
sarete voi....Il mondo intorno a me..
Pigiami, moine, la culla con le apine,
triciclo, girello, il mondo sembra bello,
le scarpe, che indossi per fare i primi passi,
il mare, gli abbagli e i granchi tra gli scogli
cortili, bambine col fiocco e le treccine,
dormire, sognare, cadere e poi ricominciare,
ritardi, promesse, bugie e false speranze
ballare da solo, alzando gli occhi al cielo,
amici, tramonto, il primo bacio storto,
mi guardi, ti amo,
domani ci vediamo,
silenzio, sai cosa? Noi siamo soli in casa,
poi scosti le tende, sei diventato grande..."

Cap 15 A voi i commenti! :)
   
 
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