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Autore: Midnight Writer    22/03/2016    2 recensioni
Dal testo:
"Misaki non riusciva a smettere di guardarsi intorno, notando in maniera sempre più presente una sensazione di vuoto crescente per i corridoi di quella scuola, che adesso, nonostante fossero pieni di persone che andavano avanti e indietro proseguendo con le loro vite, gli parevano assolutamente e inequivocabilmente vuoti. Era la seconda volta che Saruhiko era assente da scuola, perciò il rosso riuscì a immaginare che cosa fosse successo, ma non riuscì a non sentirsi schiacciato dalla preoccupazione."
Ipotetico primo bacio di Saruhiko e Misaki raccontato in 929 parole.
L'ambientazione è il manga prequel “Lost Small World”.
[SaruMi] [Misaki!Centric]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fushimi Saruhiko, Misaki Yata
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Cornflower 



Misaki non riusciva a smettere di guardarsi intorno, notando in maniera sempre più presente una sensazione di vuoto crescente per i corridoi di quella scuola, che adesso, nonostante fossero pieni di persone che andavano avanti e indietro proseguendo con le loro vite, gli parevano assolutamente e inequivocabilmente vuoti. Era la seconda volta che Saruhiko era assente da scuola, perciò il rosso riuscì a immaginare che cosa fosse successo, ma non riuscì a non sentirsi schiacciato dalla preoccupazione.
Sentì il cuore sobbalzare nel petto sempre più al passare di ogni secondo, e non appena riconobbe quella sensazione cominciò a chiedersi se ciò che provava per il moro fosse effettivamente semplice amicizia; era strano, nemmeno quando Aya gli aveva lasciato quella lettera d'amore si era sentito così, nessuna ragazza, nessuna persona era mai riuscita a farlo sentire così: odiava essere chiamato per nome, ma quando quel nome che tanto odiava era pronunciato dalla voce di Saruhiko, aveva un suono così dolce che avrebbe voluto sentirlo per sempre; ogni volta che gli capitava di guardarlo negli occhi, si sentiva come annegare in quello sguardo all'apparenza così freddo e distante, tuttavia non riusciva a scollare i suoi occhi dai suoi; si sentiva come perennemente attratto da lui.
Sinceramente non sapeva che cosa fosse quello che sentiva, tuttavia quella volta che aveva chiesto a sua madre cosa fosse l'amore, lei gliel'aveva descritto con i medesimi 
sintomi che Misaki provava.
Doveva essere amore allora. 
A quel punto un caleidoscopio di sensazioni tutte nuove prese progressivamente forma dentro di lui: un senso di angoscia straziante derivata dall'atroce dubbio che aveva, chiedendosi se ciò che provava fosse un riflesso dei sentimenti dell'altro, chiedendosi se se ne fosse accorto e se provasse disgusto per il sentimento così forte che Misaki, un ragazzo, provava per Saruhiko, un altro ragazzo; aveva così tanta paura di perdere la persona alla quale più teneva che si sentiva come un masso sul cuore.
Decise che avrebbe tentato di nasconderlo e di recludere quel sentimento, così da non rovinare la cosa più bella che gli fosse mai accaduta dalla sua nascita a questa parte. 
Alla fine di quell'interminabile giornata scolastica durante la quale il suo pensiero era stato rivolto a tutt'altri argomenti, poté finalmente dirigersi a passo lesto verso la casa di Saruhiko. La porta era di nuovo aperta, ma stavolta non ne fu sorpreso, procedette quindi a dirigersi con disinvoltura verso la camera del ragazzo. 
Non trovò nulla di differente da ciò che si era immaginato.
"Sapevo che saresti venuto." 
Lo accolse il moro senza una particolare inclinazione nella sua voce. Misaki avrebbe dovuto aspettarselo, ma non appena i suoi occhi si incrociarono con quelli si Saruhiko, questi assunse quell'espressione di leggero scherno abilmente celato che lui solo era capace di decodificare. Sentì un rossore propagarsi per le sue gote, ma non si curò nemmeno di nasconderlo.
“Certo che sono venuto, siamo amici no?" 
Pronunciò quella frase con estrema naturalezza, dopotutto dato il suo carattere non c'era nulla di strano, tuttavia quella parola... Amici... Gli faceva così male che subito dopo gli venne un groppo in gola.
Sì, erano solo amici.
Avrebbe perciò dovuto resistere alla novella e fortissima tentazione di scivolare sotto le coperte assieme a lui e stringerlo finché non si sarebbe addormentato
Avrebbe perciò dovuto resistere alla tentazione di sorridergli con un sorriso diverso, che lasciasse trasparire tutta la dolcezza con cui avrebbe voluto trattarlo
Avrebbe perciò dovuto resistere alla tentazione più forte di tutte: quella di far incontrare le loro labbra.
Non fu affatto sorpreso quando il moro iniziò a fargli richieste chilometriche e assurde, ma Misaki le esaudì tutte di corsa.
"Ora dammi un bacio." Gli disse Saruhiko come se fosse una cosa normalissima da chiedere. Il rosso mentre le sue guance andavano a fuoco e disse
"Stai delirando! Vado a prenderti una borsa di ghiaccio." 
Stava per varcare la soglia della camera quando quello lo richiamò con tono fermo 
"Sono serissimo. Voglio un bacio."
Misaki non rispose
"Avevi detto che avresti esaudito ogni mia richiesta. Ora voglio un bacio." Disse nuovamente; al che il ragazzino si sentì quasi costretto a fare quanto gli veniva richiesto, anche se in realtà non gli dispiaceva.
Si avvicinò lentamente a quel viso così pallido e perfetto e gli lasciò un timido bacio sulla guancia, vicino all'angolo sinistro della bocca. Subito dopo, indietreggiando e senza smettere di fissarlo, siallontanò un poco da quel letto dove giaceva il suo amato.
"Devo fare sempre tutto da solo. Che noia." Fece allora l'altro ragazzo alzandosi e afferrando il rosso dal colletto della camicia costringendolo a mettersi sulle punte dei piedi, così da mettere i loro visi alla medesima altezza, per poi poggiare le sue labbra pallide e sottili su quelle di Misaki in un bacio pregno del desiderio che provavano l'uno per l'altro; desiderio del quale per la prima volta il rosso scoprì Saruhiko capace.  Il moro tuttavia si ritirò leggermente a metà del bacio; come se volesse, ed effettivamente voleva, essere certo che a quella testa calda andasse bene. A Misaki in realtà andava molto più che bene, infatti le sue labbra cercarono di nuovo quello di Saruhiko per farle proprie ancora una volta, giocando anche con quei capelli così morbidi e lisci che tanto amava così da assicurarsi che il moro non si sarebbe di nuovo tirato indietro.
"Ora ti faccio una richiesta io." Disse Misaki non appena quel bacio finì, mettendo un poco di distanza tra lui e Saruhiko "dimmi cosa provi per me."
"Dio, sei talmente ottuso da non averlo capito?" Rispose lui 
"Vieni qua che te lo spiego di nuovo."
   
 
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