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Autore: marie52    22/03/2016    0 recensioni
"La bambina piange. Da sola"
Dai fatti avvenuti in Belgio durante queste ore, ho deciso di voler scrivere una piccola storia per la quale non pretenderò che venga letta oppure ignorata.
è solo la testimonanza di una persona sempre presente
la Morte.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Che stupidi gli uomini


La nebbia fitta si alza carica di emozioni, di sogni e di canzoni ancora non provate.
Ed ogni santa volta, quando accade sono sempre io quella che arriva leggera a raccogliere quelle emozioni non provate.
Li metto dentro un sacchetto specifico, dividendoli, così quando tornerò nel oblio riuscirò a finire prima il mio lavoro, per poi ritornare a sgobbare un'altra volta, da un'altra parte.
Una bambina piange.
Da sola, spaventata, com’è davanti a quella polvere sottile che si alza davanti a me.
Ed io la guardo, timida ed incapace di dire qualcosa mentre continuo il mio giro raccogliendo quei piccoli oggetti tenuti per tanto tempo nel cuore di quelle persone
Non provo tristezza per quello che è accaduto.
No, non provo niente oramai per niente.
Se provassi qualcosa allora finirei senza lavoro, senza guida ed in balia delle emozioni che susseguono dentro a quei cuori sciocchi.
Emozioni…
Guardo quella pozza di sangue mentre un oggetto luccicante mi fissa, ma io non ho voglia di prenderlo.
O meglio, non ci riesco.
Anche lui aveva un sogno.
Ed è strano pensarlo per il lavoro extra non gradito finito sulla mia scrivania che mi aveva regalato con buon cuore, recitando prima un Allah è grande prima di commettere l’atto.
La bimba continua a piangere, stringendo forte la sua bambola di pezza.
Gli occhi oscuri fissano il vuoto, glaciali come me.
Come la morte.
Un'altra anima del limbo penso mentre mi avvicino leggera affianco a quella piccola innocente.
Da dietro la madre scuote il suo corpicino, immobile.
Grida il suo nome, urla forte tanto da farmi scoppiare la testa.
Ma la piccola non la vede, ne la ascolta.
E mentre prendo la sua mano, i suoi occhi diventano trasparenti, scomparendo dalla mia vista.
Ed il corpo fino ad allora pieno di vivacità e di voglia di vivere, si colorò del pallore caratteristico del trapasso mentre un oggetto, piccolo, a forma di bacchetta fata comparve vicino ad esso.
Che stupidi gli uomini penso mentre mi allontano da quel mondo pieno di odio.
Che stupidi ripeto io, la Morte, che tanto voi temete e allo stesso tempo mi cercate.

Angolo autrice:
La storia si commenta da sola.
Fatemi sapere se vi è piaciuta oppure no.
Kiss
marie52

 

  
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