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Autore: LostHope92    24/03/2016    3 recensioni
Ho deciso di scrivere il continuo della serie tratta da "irrimediabilmente innamorato".
Ma in questo caso avverto che si tratta di una raccolta di one-shot (6)!
Spero vi piaccia!
Un abbraccio ed un saluto a tutti!
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Innanzitutto mi scuso tantissimo per il ritardo!

Poi passo a ringraziare tutti coloro che stanno seguendo questa serie, in particolare due persone che hanno commentato l'ultimo capitolo:


TINAX86

Manu75


Grazie mille ragazze!


P.S. Come avrete notato non mi sono alla fine fermata alle 6 one-shot, perchè ho sentito necessaria l'aggiunta di altri capitoli, non so quanti altri ne aggiungerò, e mi scuso per la confusione! (sono proprio disorganizzata -.-' )


Detto questo vi lascio al capitolo, sperando che vi piaccia!

Un abbraccio ed un saluto!










-Ecco cosa ci salverà-






-Lui morirà-

Narcissa guardava suo marito con uno sguardo colmo di terrore, la morte della speranza racchiusa nelle pozze gelide delle sue iridi grigie.

-Devi avere fiducia in lui, è un Malfoy- Lucius tentava di rassicurarla, ma nel suo sguardo colmo di stanchezza non sembrava che esserci rassegnazione.

-E' un ragazzino!-

-Ha quasi diciotto anni, è un uomo ormai, e un abile mago-

Narcissa fece scattare la sua mano sopra un vaso di fine vetro lavorato a mano, ricordo di un viaggio in Italia, la reliquia di un passato ormai morto.

L'oggetto che si infranse a terra esplose con un fragore acuto, stridette freddamente, facendo sobbalzare il marito.

-Non trattarmi da sciocca, non farlo mai-

La voce di lei era flebile ma così velenosa da farlo arretrare di mezzo passo.

-Cosa posso fare?- disse allora disperato, tentando di riportare alla ragione Narcissa, e anche se stesso.

Perchè sembrava non essere uscito da quella prigione, il freddo si era insinuato troppo in profondità, così come il germe della pazzia.

-Sei tornato- disse lei riportando lo sguardo di nuovo su di lui -Non c'è bisogno che lui continui a servirlo, no?Voglio dire, sappiamo che ha marchiato lui per punirti, per sostituirti ma ora che...ora che sei tornato...lui...lui-

L'urgenza nel suo tono e nelle sue parole era così chiara da far addolcire lo sguardo di suo marito, che prima invece la osservava spaesato e spossato.

-Non si smette di servire il Signore Oscuro mia cara, non finchè si ha anche solo un respiro o la speranza di continuare ad averlo-

-Ma lui...-il sussurrò morì nell'aria, mangiato dal silenzio che era secondo solo all'oscurità della stanza.

-Lui è nostro figlio, è Draco- i suoi occhi sembravano enormi, specchi della sua disperazione, della sua confusione.

-Se morirà...- riprese- non rimarrà niente di me-

Lucius sempre più spaventato dal tono della moglie, così confuso e delirante, si avvicinò a lei per stringerle una mano, che sembrava non avere intenzione di smettere di tremare.

-Io morirò con lui- concluse guardandolo negli occhi terrorizzata.

E la vista della sua metà, in quello stato, sconvolse Lucius.

Che era successo alla freddezza di quella donna, che cosa alla sua potente indifferenza allo scorrere degli eventi attorno a lei?

Che era successo al suo sguardo fiero, al suo portamento colmo di alterigia e vanità?

Che era successo a sua moglie?

Le prese il volto fra le mani, e per la prima volta sembrò essere così fragile da sbriciolarsi sotto le sue dita.

Osservò poi le sue stesse dita.

Non era abituato a vederle così secche, così ferite.

E il proprio riflesso alla finestra richiese la sua analisi.

La sua faccia sembrava essere priva di ogni vitalità, grigia e tumefatta come un corpo morto per la morsa del gelo.

Gli occhi erano spenti, non si nascondeva nessun orgoglio in essi, solo umile rassegnazione.

Cosa siamo diventati?

Due spiriti, due spiriti terrorizzati dalla vita, e dalla morte.

Possibile?

No, loro erano Malfoy.

-Lucius?- lo richiamò preoccupata alla realtà.

-Non salveremo nostro figlio con questo atteggiamento- mormorò gelido facendo sobbalzare sua moglie.

-Co-cosa?- la sua bocca era dischiusa, gli occhi ingigantiti dalla confusione.

-Ma guardaci, qua a disperarci, smarriti animali in gabbia- canzonò amaramente Lucius scansandosi per avvicinarsi al riflesso alla finestra che sembrava chiamarlo a sé insistentemente.

L'uomo prese a sistemarsi i capelli, che aggrovigliati se ne stavano placidi sulle sue spalle, poi passò a rassettare il colletto, che si limitava a cadere mollemente, con la stessa cura passò alla giacca.

-Noi non siamo animali braccati, noi siamo la trappola che riposa sotto le foglie secche- continuò avvicinandosi di nuovo a Narcissa con un sorriso derisorio- noi siamo i serpenti che se ne stanno acquattati in attesa della preda, che l'avvelenano con un morso e la guardano agonizzare-

-Che cosa?- la donna aveva osservato tutta la scena con stupore sempre maggiore.

Che suo marito fosse alla fine impazzito?

-Non aspetterò che il destino decida le mie carte, farò di tutto per vincere questa mano, a costo di giocare sporco...non metterò la vita di mio figlio nel piatto-

-Stai dicendo di...andarcene? Di portarlo via dal Signore Oscuro?-

-No, mia cara, perchè questo sarebbe come ucciderci tutti, dal primo all'ultimo...come ti ho detto...il Signore Oscuro non ammette dimissioni, né tanto meno disertori-

-Allora cosa stai....?-

La prese per le spalle, la strinse in una morsa ferrea ma non dolorosa e la guardò negli occhi.

-Le lacrime non lo salveranno, mio amore, né lo farà la paura-

-Cosa allora?- chiese impaziente, infastidita dalla misteriosità di suo marito.

-Faremo quello che ci riesce meglio tesoro, sopravviviamo, a costo di tutto e tutti. Il nostro vero Dio non è il Signore Oscuro, è la vita, e io intendo onorarla con ogni mezzo. Non faremo fuggire Draco, ma nessuno toccherà nostro figlio, nessuno farà cadere a terra neanche una goccia di quel sangue, del mio sangue, perchè ho intenzione di giocare la carta della pedina...ma non intendo essere mangiato alla fine di questa partita-

Lei ora aveva uno sguardo duro e concentrato, analizzava lentamente quelle parole nella sua testa.

-Ecco cosa ci salverà moglie mia: noi siamo Malfoy, e non moriamo per nessuno-


   
 
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