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Autore: ClareDub09    25/03/2016    3 recensioni
E se cinque ragazzi, dopo aver compiuto il rituale...incontrassero gli spiriti di Seiko, Morishige, Mayu, Yui, Yoshiki, Satoshi e Yuka...in cerca di vendetta?
[Accenni alla coppia YukaxSatoshi]
!!Momentaneamente sospesa!!
Genere: Drammatico, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Satoshi Mochida, Seiko Shinohara, Yoshiki Kishinuma, Yuka Mochida
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest, Spoiler!
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Scorrevo velocemente con il mouse tutti i siti possibili ed immaginabili, ma nessuno suscitava il mio interesse. 
Ce ne erano di giochetti inquietanti tra le pagine del web...quelle classiche "sfide" di gruppo che si fanno tanto per passare il tempo. Ecco! Io cercavo proprio quelle, ma erano tutte stramberie. Solo robe di fantasmi che ti perseguitano a caso, tizi travestiti e così via...
Io volevo il vero orrore, qualcosa che mi facesse provare un lungo brivido per tutta la schiena...dato che io, Madoka Inoue, ero una persona difficilmente impressionabile. Mi agitavo costantemente sulla sedia, con lo sguardo incollato al mio PC. 
Arrivai alla fine della pagina, l'ultimo sito si chiamava "la Sachiko fortunata", cliccai ancora diffidente del probabile contenuto, dove si aprì una grande schermata nera con delle scritte bianche che rendevano la lettura leggermente fastidiosa. 
Il gioco diceva che utilizzando una bambola di carta, ovvero Sachiko, le persone che tentavano il rituale sarebbero rimaste amiche per sempre...
Continuai a leggere le istruzioni che diventavano pian piano sempre più inquietanti...
Era deciso : scelsi " La Sachiko fortunata" 
Feci un lungo e acuto fischio con le dita della mano destra fra i denti, chiamando tutti gli altri...

Ma ripartiamo dall'inizio! 
Mi chiamo Madoka Inoue, ho quindici anni. I miei capelli, solitamente racconti in due codini bassi che scendono dietro la schiena, sono di un biondo leggermente sbiadito, come un cerchio percorso troppo a lungo e marcito con il tempo. I miei occhi sono di un giallo limone o color del sole all'alba mattutina, mentre la pelle è di un rosa alquanto pallido. 
Se c'è qualcosa che adoro...quelle sono le sfide! Quando devi mettercela tutta per dare il meglio di te, come una scelta di vita o di morte. 
Come se fosse l'ultimo giorno...
E come una sfidante che si rispetti, ho invitato a casa mia, nell'ora tarda della notte, cinque amici di infanzia pronti a darmi una mano in questa prova della Sachiko fortunata. Ovviamente i miei genitori non c'erano, per cui sfogo doppio! 
La porta che collegava il salotto e la mia camera si aprì, mostrandosi i cinque, alcuni leggermente spaventati o ansiosi. 
"-Allora Manue - Chan...hai finalmente trovato il sito?-" Disse Ayano Ishihara, mia vecchia compagna di banco delle medie. È la più piccola del gruppo, ma nonostante ciò sa incutere paura a chiunque la infastidisca. Porta spesso una lunga coda di cavallo, ha i capelli violacei e gli occhi verde acqua. Questa sera indossava una comune giacca rossa, simile a una di quelle divise americane, accompagnata da una mini gonna anch'essa scarlattina. 
"-Sì! Finalmente ho trovato qualcosa di decente!-" Risposi io soddisfatta, per poi rigirarmi verso il computer tornando in quella schermata scura. Ayano granò gli occhi, sforzandosi di leggere qualcosa. 
"-Allora ce lo spieghi?-" Chiese Fuji Ozawa...altra mia compagna del primo anno. Ha un fratello minore che si chiama Jun...
 Avendo diciotto anni, lei è la più grande fra tutti noi. Ha dei lunghi capelli marroncini così come gli occhi. 
"-Allora...-" Iniziai "-Questo è un rituale per rimanere amici per sempre. Come vedete ho una fotocopia della bambola di carta Sachiko-" Dissi, mostrando una comune bambola di carta bianca. "-Dobbiamo metterci tutti in cerchio, poi uno alla volta diremo "Sachiko San, noi ti preghiamo" sei volte più una per Sachiko, per poi strappare la bambola in sei pezzi, pezzi che dovremo conservare.
Se lo faremo giusto, resteremo amici per tutta la vita, ma se il rituale dovesse andare storto...-" Mi bloccai. 
"-Cosa succederà?-" Chiese spaventata Suzume. Siamo in classi diverse, ho sentito dire che ama gli animali, soprattutto gli uccelli. È molto timida, ha i capelli di media lunghezza biondo cenere, mentre gli occhi sono verdi smeraldini. 
"-Beh, da come dice la storia...se sbagliassimo verremmo catapultati nella Heavenly Host, scuola dove avvennero numerosi omicidi.-" Ridacchiai, era una cosa troppo assurda per essere vera. Soprattutto sottolineai sarcasticamente il nome della scuola elementare. 
Gli altri due ragazzi del gruppo, Hajime Uchida e Ichirou Hanabira, mi guardarono confusi...
Ci mettemmo in cerchio, presi la bambola di carta osservando le numerose smorfie degli altri. Feci un cenno con il capo e tutti ci mettemmo a eseguire il rituale.

"Sachiko San, noi ti preghiamo!"   uno...

"Sachiko San, noi ti preghiamo!" due...

"Sachiko San, noi ti preghiamo!" tre...

"Sachiko San, noi ti preghiamo!" quattro...

"Sachiko San, noi ti preghiamo!" cinque...

"Sachiko San, noi ti preghiamo!" sei...
"Sachiko San, noi ti preghiamo!" E sette!  

Strappammo la bambola, a me era toccato un pezzetto della testa. 
Ci sedemmo sul pavimento della mia camera, non era successo nulla per cui lo dovevamo aver svolto correttamente. Ma anche se lo avessimo sbagliato non sarebbe successo un bel niente. Nessuna scuola maledetta o assassina che sia! 
Sentii un rumore piuttosto vicino che proveniva da sotto...
Come qualcosa che si rompe o che si spezza in più frantumi. 
Sentii una piastrella cedere da sotto la mia mano. Tanto altre fecero la stessa fine...
Era tutto maledettamente simile ad un terremoto. Ma com'era possibile?! Sono sicura di averlo fatto giusto il rituale!!
Non può essere la maledizione di Sachiko...non può essere...
Si spaccò tutto terribilmente e lentamente, così come noi che pian piano cadevamo giù, con quei sonori squarci di terra che coprivano le nostre urla di dolore e terrore. Sentii dei pianti e delle grida...riuscivo già a sentire il mio futuro...
Ho giocato con la mia stessa vita...
Provai ad allungare una mano, ma stavo già sprofondando lontana da tutti. 
Gridai, gridai forte, ma ero ormai scesa in un mondo dove pochi, veramente pochi possono sentire...

Nella scuola posseduta dalle urla e dalla sofferenza di poveri ragazzi, costretti a giocare l'anima con una sola ed unica regola : 

Vivi per Morire. 




   
 
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