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Autore: Eles818    25/03/2016    1 recensioni
«Ora voglio una spiegazione. Com’è possibile che voi due vi siate sposati? E com’è possibile, papà, che tu fossi così arrogante?» Sputò poi, nervoso.
James, che si era sentito sprofondare sempre di più, aveva scambiato uno sguardo con la moglie, prima di parlare. «Senti, Harry, avevo solo quindici anni…»
«Io ho quindici anni! E non ho mai appeso la gente a testa in giù!»
«No, ma io ero un arrogante viziato. Non vado fiero di quello che ho fatto.»
«E come mai – si voltò verso la madre – dopo averlo odiato, vi siete sposati?»
«Perché tuo padre ha messo la testa a posto e mi sono innamorata di lui. Ti basta?»
Harry parve riflettere per quasi cinque minuti, poi alzò il capo per dire un secco «no».
Ambientato al quinto anno di Harry, con i suoi genitori presenti.
Come la storia di Lily e James andò...con un finale un po' diverso.
Genere: Comico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Mangiamorte | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Settimo Capitolo – Furious

 

 

«Non ci credo che sia successo davvero.» Stava dicendo Remus, con gli occhi fuori dalle orbite. «Vi prego ditemi che è uno scherzo. Non bastava l’Ossessione Lily? Adesso comincia anche l’Ossessione Mary

«EHI!» protestò James, punto nell’orgoglio. «La mia non è un’ossessione.»

Peter scoppiò a ridere sguaiatamente, guadagnandosi un’occhiataccia dal diretto interessato.

«Tranquillo Rem, non sarò la primadonna della camera. Quel posto è già occupato.»

James sbuffò, mandando occhiate truci a tutti e tre i suoi “amici”. «Quando conquisterò Lily Evans avrete poco da ridere.»

«Se questa non è un’ossessione…» Sussurrò Sirius sorridendo divertito.

«Adesso devi solo dichiararti.» Osservò Remus con un ghigno malandrino.

«Stai scherzando spero. Non accadrà mai.»

«Ma dai! – Peter aveva uno sguardo sconvolto – Non si tratta di Lily, ma di Mary. Tu a lei piaci.»

«Peter ripeti quello che hai appena detto e farò passare la tua tentata trasformazione in un tentativo andato male che… non so… ti farà perdere qualche parte del corpo fondamentale.» Insinuò diabolico James.

L’altro, dal canto suo, si zittì intimorito. Mai e poi mai ricordare a James Potter che non sarebbe mai stato voluto da Lily Evans.

«La cosa è irrilevante. Ho solo quindici anni… avere una ragazza non è una mia priorità.»

 

 

James scoppiò a ridere senza freni. «Le ultime parole famose Felpato!»

 

 

Quell’anno marzo era particolarmente gelido, ma per coraggiosi Grifondoro come James Potter e Alice Prewett passeggiare per il parco non era tanto impensabile.

«Davvero Sirius ha detto questo?» stava dicendo la suddetta. «Non ci credo neanche un po’.»

«Sul serio Ali… non so se ridere o piangere!» James fece una faccia corrucciata, quasi arrabbiata, prima di scoppiare a ridere. «Accidenti, se capitasse a me lo urlerei in Sala Grande!»

«Non avevo dubbi. – ridacchiò lei – Credo che per te sarà un’impresa più difficile però. Mi dispiace Jam.»

Lui le rispose con un’alzata di spalle e si sedette scompostamente vicino ad un faggio. «Non importa.»

«Invece sì. – Ribatté Alice. – Vuoi sapere la novità? Tutti pensano che siamo una coppia.»

James sgranò gli occhi. «Ma noi siamo amici!»

«James siamo a Hogwarts! Che ti aspettavi?» Alice si scompigliò i capelli biondi e gli si mise di fronte. «Tranquillo, le persone che contano sanno che non è vero.» Disse, facendogli l’occhiolino.

«Bè, a quanto so c’è un ragazzo che è parecchio interessato a te.» Buttò lui casualmente.

«Oh no, NO! Non voglio saperne niente.» Fece lei scuotendo la testa. «L’ultima volta che ho sentito questa frase arrossivo in continuazione a pochi metri da Chris. È stato imbarazzante.»

James scoppiò a ridere in modo incontrollabile. «Sì, ma poi ci sei uscita insieme! E poi lui non sarebbe mai stato all’altezza… questo qui invece sì.»

«Non sono mica una principessa, - sbuffò lei – ma va bene. Dimmelo, tanto lo farai comunque.»

Un sorriso malandrino illuminò il volto dell’amico. «Nah, forse è meglio che sia lui a farsi avanti.»

«Sei davvero incorreggibile. Adesso che voglio saperlo, non me lo dici.» Alice alzò gli occhi al cielo, un po’ imbronciata.

«Vedrai, cara mia Ali…»

 

 

…ma questa è un’altra storia…

 

 

«Ho saputo che dei Serpeverde hanno attaccato Peter Minus… Severus era con loro Lils.» Le stava dicendo Marlene con un’espressione dispiaciuta e compassionevole.

«Che vuoi dire che l’hanno attaccato? E lui? Lui come sta?»

Non era possibile. Non c’era motivo che Severus facesse del male a qualcuno. A Peter poi, perché? Avrebbe quasi capito se si fosse trattato di Potter e Black, ma Peter?

«È scappato. Sapeva di non poterli affrontare.»

«Grazie per avermelo detto.» Si alzò di scatto dal suo posto in biblioteca che l’aveva tanto rasserenata fino a poco prima e decise di camminare un po’.

Un tremolio la stava pervadendo da capo a piedi, perché semplicemente non poteva credere che il suo più caro amico avesse davvero fatto una cosa così meschina, e al tempo stesso non riusciva a non crederci.

Da quando era diventato così facile anche solo pensare che Severus fosse capace di fare del male? Da quando il bambino che la proteggeva da sua sorella era diventato un uomo senza scrupoli?

Lui non poteva davvero aspettarsi che lei passasse al di sopra di tutto, anche dei suoi principi e dei suoi valori – sopra se stessa persino! -, solo per un’amicizia ormai quasi a pezzi. Cosa rimaneva dei bambini che giocavano con la magia?

Quasi niente. Erano cambiati entrambi… adesso lei era nel mirino dei “cattivi”, e il suo migliore amico? Cos’era davvero?

Chi era?

Il Serpeverde fino al midollo che fino a quel momento lei non aveva visto? Quello che veniva sempre accusato di cattiveria, quello che era invischiato fino al collo con le arti oscure, come avevano sempre sostenuto Potter e Black?

Le avevano sempre detto che era capace di capire le persone, eppure quanto si era sbagliata fino a quel momento? Quante volte aveva incolpato se stessa per errori non suoi, tutto in favore di una grande amicizia?

La verità era che in quel momento non capiva nemmeno più se stessa.

 

 

«Peter era stato attaccato e noi eravamo furibondi. Lui però era scappato… aveva dato prova di essere un codardo… non so se fu quella consapevolezza, o qualcos’altro, che lo portò a trasformarsi ancor prima di me.» …

 

 

Peter era un topo! Gironzolava nella radura, mentre Sirius passava dalla forma umana a quella canina con un battito di ciglia.

E lui ancora non ci riusciva. Lui che era il migliore in Trasfigurazione ancora non riusciva a trasformarsi, e la cosa lo faceva impazzire. Insomma, c’era riuscito Peter che in quella materia faceva disastri su disastri!

Inoltre, la sete di vendetta verso i Serpeverde era diventata così forte che lo stava corrodendo dentro.

Prima Mary, poi Peter… e c’era ancora Lily Evans che difendeva il suo prezioso migliore amico del cavolo!

Pensare che era lui quello considerato cattivo e malvagio lo faceva quasi ridere…quasi. Di solito la rabbia era più forte di tutto il resto e non riusciva a pensare lucidamente.

Come in quel momento.

Sapeva che Sirius lo stava osservando attentamente con la coda dell’occhio. Sapeva che aveva capito già tutto senza che lui parlasse…della sua frustrazione, del suo rammarico, della sua furia – non tanto diversa da quella di Sirius stesso. Per questo, quando disse le parole seguenti già era certo di ricevere l’appoggio del suo migliore amico.

«Penso che dovremmo fare qualcosa ai Serpeverde.»

Peter gli scoccò un’occhiata a metà tra la paura e l’euforia.

«Io ci sto.» Rispose Sirius, alzando le spalle. «Si meritano un bel trattamento dopo tutto quello che hanno fatto. Peter è stato fortunato che sia riuscito a scappare, altrimenti chissà come starebbe adesso.»

La sua voce aspra fece sorridere il topastro in modo riconoscente. «Anche io ho voglia di una bella vendetta in stile malandrini.» Asserì dopo pochi secondi.

«Perfetto allora. Dobbiamo solo convincere Remus adesso.»

Calò un silenzio teso.

«Non io!» Urlò Peter, seguito subito da James.

Sghignazzanti si voltarono verso Sirius che sbuffava. «Non è giusto. In questo gioco mi fregate sempre!»

E se ne andò, come un condannato al patibolo, verso la persona, in quel momento per lui, più temibile del Castello. 

 

 

NdA:

Hi, guys!

Sono tornata dopo tanto tanto tempo. Un mese se non erro!

Mi dispiace molto, ma ho avuto gli esami a cui pensare, quindi non avevo nè la voglia nè il tempo di scrivere.

So che questo capitolo è più breve dei precedenti, ma il prossimo sarà più lungo, don't worry. :)

Il quinto anno sta finendo per i nostri ragazzi, ma di cose ne accadranno ancora tante.

Nel frattempo, stavo pensando di creare delle mini-storie su altre coppie. Vi farò sapere prossimamente! ;)

Vi avviso inoltre che ho scritto la trama dei prossimi due capitoli e, secondo le mie previsioni, il prossimo sarà l'ultimo incentrato sul quinto anno. Ovviamente dal sesto anno in poi le cose si fanno più serie, quindi non farò molti salti temporali come ho fatto fino ad ora.

Conto di aggiornare entro le prossime due settimane, ma non sono ancora del tutto sicura. 

Dipende sempre tutto dallo studio! 

Nel frattempo vi mando un bacio e i miei più sinceri auguri per una felice Pasqua!

A presto,

Eles

  
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