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Autore: Kikkakokkole98    26/03/2016    2 recensioni
Una galassia ai confini dello spaziotempo...
...Un pianeta ai confini dell'universo...
...Una civiltà sulla via del tramonto...
...Un amore immenso e contrastato dal Destino Fatale...
...Un tremendo condottiero in cerca di vendetta e distruzione...
...Un'antica profezia che può cambiare le sorti della Storia...
...Una giovane donna-aliena, Weshaweesht, che salverà la Vita...
...Questo e molto altro in questa storia originale, ihihih!
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Imperatore Chonhgwanh! Imperatore Chonhgwanh! Elleràllera è sotto assedio!".
"Imperatore, invocate il potere dela Sacro Mandhur! Se lo invocherete, saremo tutti salvi, Imperatore Chonhgwanh!".
"Miei fidati piedi destri" disse l'Imperatore, "...il potere del Sacro Mandhur sarebbe tale da spazzare via per sempre questo nostro mondo, pur terribile, in cui viviamo. E no, non potremmo permetterlo. Meglio è che la nostra stirpe sia sacrificata in nome della Dea Vita, piuttosto che questa lo sia per noi. Senza la Vita è solo la Morte, miei amati sodali, che siete come figli per me! ...Ahi lasso!", guardava sul balcone, "...le truppe volanti del Tremendo Ullglurrghd stanno sparando raggi epsilon a quattro pissometri al quadrato. Ahi lasso, raggi tremendi, che incrostano istantaneamente i bellissimi Templi Ossiadici sulla Collina di Anhma'ry, fatti di quel nobilerrimo marmo crestenso che fu super-raccolto dai miei valorosi antenati del futuro durante la Campagna dei Cent'Anni".
"Imperatore, non indugiate in chiacchericciazioni! Facciate qualcosa! Agli Inferi la Vita, che porta solo illusioni e scempiagginerie".
"Imperatore, Vi preghiamo: invocate il potere del Sacro Mandhur!".
"Giammai, sodali ostinati".
"E invece sì, imperatore!".
"E invece no, sodalazzi!".
"E sì!".
"E no!".
"E sì!".
"Basti quanto basti ciò che basti! La mala parlatura vostra mi infuoca i cervelli octoghiandolari! Ché ostinatevi ad ordinarmi di far tali empietà agli occhi dell'Universo Santo?...ahimé, in nome della Vita Universale: ordino voi di suicidarvi!".
"Giammai!".
"Giammai! Non è vinto ciò che non è ancora vinto!".
"Invece sì: è Destino Fatale, codesto, scritto negli antichi Codici Gandolfini, che solo io posso consultare. Nulla devesi oppugnare al Destino Fatale, che è la conesplicazione stessa dello stesso Universo! Non siate empi, ed uccidetevi in nome della Vita".
"Vile siete, o Imperatore Chonhgwanh!".
"Concordo, sodale".
"Ah, sì? Sì osate sfidarmi? Eh? EH??!! Ebbene, sodalazzi infingardi. Sarò io ad uccidere voi, se vogliamo metterla in codesta guisiera! Avanti, fatevi sotto alla mia forza brutale! Ahahahahahahahah!!!!".
E l'Imperatore Chonhgwanh allungò le sue dita e le indurì esercitanto un flusso bilioso straordinariamente tale da renderle più dure del titanio. Mossa delle Dita Titaniche, si chiamava, quella. Era una delle mosse più potenti che era capace di fare l'Imperatore Chonhgwanh: l'aveva imparata studiando sotto la formidabile ed immortale guida del Maestro Otphorrghyuynnhasll'rdu.
Infilò le sue dita titaniche nei due occhi dei due suoi spacciati sodali, che iniziarono a rigurgitare tutti i loro organi interni. Vennero in tal modo completamente depauperati del loro vitalico essere.
Le ultime parole del Sodale Primario furono:
"Imperatore Chonhgwanh: verrà un giorno in cui una nuova stirpe fortiliosa e pansessanta riuscirà a prendere le redini di questo mondaccio, e riportarlo nell'auge apogeico della Nuova Eta' Platiniria...or ora mi mancano le forze! Sto morendo!".
Le ultime parole del Sodale Secondario furono:
"Anch'io muoio. Addio mondo crudissimo e crudele e crudo! Forse troveremo al di là di questa laida esistenza una nuova voluttà soffice e lasciva. Speriamo dell'ultima speranza che ci rimane in questi ultimi millisecondi...addio!".
"Addio!" disse loro l'Imperatore Chonhgwanh, in preda ad un'epilacrima blu per causa del dolore che gli procurò questo gesto oltremodo necessario.
Appena in tempo perché l'epilacrima si sgualcisse, e un'armento ordalico di Soldatesse Ullglurrghdesche sfondò la porta e fece inginocchiare l'imperatore usando un raggio inginocchificatore.
"Cosa volete, qualora mi capite?" disse l'Imperatore inginocchiato.
"Splurrm Wlaarrrm Sproongf Chraampf Dwoom Kwaanx Zwooltr!" disse una delle Soldatesse.
Ma ecco arrivare all'istante dinanzi all'Imperatore nientemeno che il Tremendo Ullglurrghd, affamato di qualsivoglia bile scorresse nell'ultracorpo dell'Imperatore.
"Eh eh, yecozi di novo" disse il Tremendo Ullglurrghd con il suo caratteristico accento, "...gardate l'ipperatore! Eh eh, gardate l'ipperatore, come esso è zinocchificato! Allo potere dello razzo zinocchificatorio! Eh eh eh eh eh eh eh eh eh !", tossì vomitando qualche ovulo, "...Eh eh ! Eh, e chindi, e che voi fare ancora, ipperatore? Eh eh ! Fine ora tua vene, ora! Eh eh eh!".
"O Tremendo Ullglurrghd: anche se la fine mia sarà tremenda quanto il nome che porti tu e la tua amarerrima discendenza, nella Verità, ebbene, la Vita giammai morrà. Perché la Vita è la Vita, e per ciò bisogna difenderLa" disse l'Imperatore Chonhgwanh.
"Eh eh eh! Cante vuvvate che vai a dire in ziro, ipperatore!" disse il Tremendo Ullglurrghd, "...ora tazete per sempre, ipperatore! Eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh !!!".
Il Tremendo Ullglurrghd giustiziò di sua mano l'Imperatore, che venne gondamente scarnificato e squallificato. La sua ghiandola animosa venne estirpata dai vasi biliosi putrescenti, e venne rinchiusa in un forziere di Cristallo Kok.
"Shcroompk Xwalln Joondr Ftellrg Hyaaxs!!!" dissero le Soldatesse spremendosi i miniseni per la gioia.
"La vittoria è mia! Eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh eh!!!" disse il Tremendo Ullglurrghd, mentre Elleràllera crollava per sempre. 
   
 
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