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Autore: amelie p0ulain    26/03/2016    1 recensioni
Ho detto tanto su di te, in giro per il mio mondo. Ho intriso l'aria di queste case con quella che scivola ogni notte sulla mia pelle, che sa un po' di te e dei tuoi odori confusi. I profumi che indossi e puntualmente tolgo, annusandoti fino a sentirti per strada, anche qui, con questo sole presuntuoso che se solo non stessi rabbrividendo...
"Se è bello per te, allora lo è anche per me. [...]"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il tuo disegno lo tengo fermo dove di giorno batte il sole. Si illumina scarsamente attraverso le tende che prima o poi toglierò, lo guardo senza dire una parola. Forse mi manca l'aria, è solo incompletezza.
Tu coi tuoi discorsi strani se non riesco a distinguere il buio dalle mie oscurità. Tu coi tuoi abbracci faticosi ed io che tremerei solo guardandoti. Io che tremo guardandoti, che vorrei congiungerti ai miei spazi, reggerti, coi tagli che si riaprono se il tuo viso non posso sfiorarlo. Quando non posso sfiorarti, questo rancore mi brucia in gola. 
Aspetto fuori il tuo ritorno, ti sento come la nebbia fresca di un primo mattino. Mi tocchi, ogni mia percezione è forza, ogni mia stretta affonda nei tuoi palmi. E più ti respiro e più quest'aria gonfia il mio petto stanco, più non ti cerco e mi frantumo, sfracellata nei lemmi inutili di questi discorsi.
Una molecola di vento ha i miei respiri fra lo scuro colore dei tuoi capelli. Ha una celerità che non senti, un mucchio di mormorii, sussurri sconnessi nei nostri giorni più neri. I tuoi baci sudici di debolezza combattono con le mie scuse a cui non credi, e mi rimpicciolisco a dismisura dentro i fogli bianchi di questi sistemi, dentro le righe falsate di ciò che non sento.
Leggo e rileggo e ripenso, quest'oggi, alla quantità del nostro tempo. Come i minuti che passiamo a scrutarci senza alcuna parola e i miei sospiri minacciano di avvolgerti, si ammucchiano frettolosi fra le sfumature lucide degli occhi che indossi quando siamo insieme. Ti catturo coi miei battiti leggeri per impregnarmi di un odore che mi istrusice e si intrappola fra le pieghe delle mie mani. 
Osservo la mia immagine riflessa. Qualche livido sparso e i miei leggeri spasmi per il freddo che mi travolge e le labbra che baci senza fermarti, le braccia che ti contornano. Le mie spalle tese che null'altro reggono.
"Se è bello per te, allora lo è anche per me. [...]"
Sono restata in silenzio per poco, con la mia attenzione attratta dalle tue ciglia che sbattono l'una contro l'altra prima che tu riesca a sorridere. Sospiro, annuendo. Mentirei se non rimanessi qui. "E' bello per noi"
Ti ho abbracciato di colpo. Non so quale sia stata la tua espressione, se ridi o ti fa piacere. Forse il mio fumo un po' ti infastidisce, eppure continui a respirarmi accanto, guardandomi fra una boccata e l'altra mentre sorrido, senza che tu possa accorgertene. A me fa star bene, ma preferisco le tue parole.
Ho detto tanto su di te, in giro per il mio mondo. Ho intriso l'aria di queste case con quella che scivola ogni notte sulla mia pelle, che sa un po' di te e dei tuoi odori confusi. I profumi che indossi e puntualmente tolgo, annusandoti fino a sentirti per strada, anche qui, con questo sole presuntuoso che se solo non stessi rabbrividendo...
Ti correrei incontro nel migliore dei modi e ci proverei a non inciampare nei miei stessi sassi, nelle mie paranoie grandi quanto questi cantieri. Camminiamo l'uno accanto all'altro col tuo silenzio a sfiorarmi le guance, il rumore dei tuoi passi veloci mentre cerco di non inciampare ancora, mentre ti osservo senza aprire bocca, saziata dall'amore che trascini. Ti osservo se a volte mi guardi e lo fai per sbaglio, non hai un perché. Ti osservo se in realtà pensi, configuri discorsi in testa che so per forza di cose mi dirai. E ti osservo anche se queste mura mi fanno paura ma le tue mani continuo a stringerle. Perché è questo a bastarmi, osservo ogni tuo particolare che già conosco per poi abbracciarti, respirandoti un'altra volta ancora.
Quest'umore tedioso non mi distrae. Continuo a non parlare anche se ne avrei le forze. E' che comunque sai scombussolare anche i miei, di pensieri. E' che comunque ciò che costruisco io in testa non può rimanere. 
Lo esterno da qui, partendo da queste dita che pressano veloci dettate da  te.
   
     
     
  
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