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Autore: Julia of Elaja    26/03/2016    1 recensioni
Sequel della mia fanfiction "Harry Potter e l'ultima profezia", di cui consiglio la lettura prima di appropinquarsi a questa storia!
Dopo il suo matrimonio, Harry inizia una nuova promettente vita che gli sembra quasi un sogno; il suo lavoro di Auror va a gonfie vele, sua moglie aspetta un bambino, e da otto lunghi anni la sua cicatrice non brucia più. Questo finché, una mattina, qualcosa di assolutamente sospetto accade, e il fiuto di Harry, sempre affiancato dai suoi amici inseparabili, Ron e Hermione, si risveglia... assieme alla sua cicatrice.
Pronti a vivere una nuova entusiasmante avventura con il Magic Trio?
A voi "Harry Potter e l'oscuro ritorno" ; recensite e ditemi la vostra!
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Hermione, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 1

Una nuova vita



 
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Harry Potter era un uomo fortunato.
Non solo era riuscito a sopravvivere alla più grande minaccia del secolo, ma era persino riuscito a sconfiggere di persona Lord Voldemort e viveva finalmente un'esistenza felice e tranquilla, che da sempre aveva desiderato.
Harry non aveva alcun rimpianto; uno, forse, ma era solo legato alla malinconia del non aver vissuto con i suoi genitori, Lily e James Potter, che da sempre e sempre gli mancavano.
Ma, di questo era certo, la sua vita era davvero perfetta; aveva un buon lavoro, una brava moglie di cui era innamorato, i suoi due migliori amici dopo tutti quegli anni ancora gli erano vicini, e viveva a Londra, nella casa che aveva ereditato dal suo defunto padrino, Sirius Black.
Mentre rifletteva su quanto fosse stato fortunato, sulla bellezza di essere ancora vivo dopo tutto quel che aveva rischiato, perso nei pensieri sul terribile passato, trasalì quando una voce femminile esordì alle sue spalle:
"Harry!"
Si voltò; sorrise a sua moglie, Amy.
La giovane donna camminò verso di lui, mentre sembrava alquanto interessata ad un fascicolo che aveva in mano, leggendolo senza staccar mai gli occhi dal foglio.
"A quanto pare questo Donovan ha combinato un bel guaio all'ufficio Misteri" parlava tra sé e sé "Però, non penso sia un danno tale da poterlo mandare ad Azkaban, credo che la richiesta di inoltro al carcere sia un po' esagerata..."
"Amy, mi avevi chiamato?".
La ragazza si bloccò per qualche istante, senza rispondergli, tenendo ancora gli occhi fissi sul documento; poi, alzò il capo con fare un po' stranito e, guardando Harry, sembrò riscuotersi.
"Oh, sì! Scusami... volevo chiederti se ti andasse di accompagnarmi in centro a pomeriggio. Dovrei fare un salto in Diagon Alley".
Harry reclinò il capo appena: "Cosa ti serve?".
Ma sua moglie era tornata ad esaminare la richiesta; anche lei lavorava nel Ministero, ma in ambito completamente diverso da quello di Harry. Lei era nel vivo della giurisdizione e faceva parte dei servizi amministrativi del Wizengamot; posto che, quasi, le era stato ceduto di diritto, vista la sua diretta partecipazione nell'eliminazione del più grande mago oscuro di tutti i tempi.
Harry la scrutava attentamente; erano sposati da circa un anno, mentre il loro primo incontro si perdeva ormai nei ricordi, e risaliva a ben nove anni prima.
La loro relazione, durante il primo anno, non era stata propriamente quella che si definirebbe come tale; nemici, poi di nuovo riuniti nella verità... troppi freintendimenti ed allontanamenti, contornati dal regime del terrore di Voldemort e dal pensiero fisso della distruzione degli Horcrux che assillava Harry. Ma, quando tutto fu concluso, finalmente i due si eranno riuniti e da allora erano sempre stati felici, insieme.
Sfiorandosi con leggerezza la cicatrice sulla fronte, Harry pensò che ormai erano otto anni che non gli stava dando alcun fastidio; sorrise al pensiero. Ormai tutto andava bene. Il bene aveva trionfato.
Amy posò finalmente il documento su uno scaffale lì vicino, poi si avvicinò alla finestra dove fino a poco prima Harry si era perso nei suoi pensieri; "Credi verrà a piovere?" gli chiese, fissando il cielo plumbeo.
"Forse" rispose Harry facendo spallucce "Ma a chi importa? Se dovesse piovere, ci rifugeremo da Florian Fortebraccio. Un suo gelato non si disdegna mai".
Amy ridacchiò, guardandolo negli occhi: "Forse ultimamente sto mangiando troppi dolci, Harry. Chissà perché, poi, questa voglia smodata?".
"Io una teoria ce l'avrei" lui fece un cenno rivolto al ventre della ragazza.
"Tu credi che... ma dai, anche se sono ad appena tre settimane di gravidanza? Credi che le voglie strane partano sin da così presto?".
"Chiedi a Hermione; dopo due gravidanze chi meglio di lei saprebbe dirti tutto, a riguardo?".
Amy sorrise in risposta; "Prendo la giacca e andiamo".
Dieci minuti dopo, grazie alla Smaterializzazione, si trovavano a passeggio per un affolata Diagon Alley; l'estate volgeva al termine e studenti di Hogwarts avevano invaso quasi tutti i negozi.
"Devo andare da Madama McClan" spiegò Amy, quando Harry le chiese quale fosse il da farsi "Mi serve la tunica nuova per le riunioni del Wizengamot. E poi, dovrei fare un salto alla sede della Gazzetta del Profeta... sai, devo lasciare quella dichiarazione a Brutus, che doveva farne un articolo per..."
"Oh, sì, ricordo" la interruppe Harry, pur di non dover stare a risentire la lunga storia del funzionario del Ministero che aveva deciso di fare dichiarazioni riguardo la gestione dell'Ufficio Misteri, che secondo lui andava rivista in toto.
Si diressero, dunque, subito da Madama McClan; entrati nell'antico negozio, i due salutarono l'anziana signora propietaria.
"Sono la signora Potter" le ricordò Amy "Avevo lasciato un acconto per la tunica del Wizengamot, ricorda?".
La donna annuì e si allontanò nel retro bottega, facendo loro segno di aspettarla.
Harry si guardò attorno; "Ricordo come se fosse ieri quando venni qui per comprare la mia tunica per Hogwarts" sorrise, al ricordo.
"Oh, ci venni anche io " intervenne Amy "Oh, Harry, non cominciare a perderti nei ricordi!" lo punzecchiò lei, ridendo.
"Non so perché, ma è da stamattina che penso e ripenso a tutti questi anni passati, e a come siano volati" le spiegò Harry.
"La paternità ti sta facendo diventare nostalgico?" scherzò la ragazza.
"Paternità?".
Una voce strascicata si levò dietro di loro: si voltarono per ritrovarsi davanti nientedimenoche Draco Malfoy, con sua moglie Asteria al suo fianco e un piccolo ragazzino in mezzo a loro.
"Draco" sorrise appena Amy "Come va?".
Quello si avvicinò loro con fare indagatorio: "Ho sentito bene, Potter?" si rivolse ad Harry "State per diventare genitori?".
Harry annuì, allungando un braccio verso Amy e tirandola a sé; nonostante fossero passati molti anni e nonostante fossero entrambi sposati, Harry non poteva dimenticare il fatto che Draco avesse sempre provato una forte attrazione per Amy, e profonda invidia per Harry.
"Sì!" esclamò Amy "Non è magnifico? Non vedo l'ora di diventare madre!".
Asteria fece un sorriso aspro: "Fidati, Amy; non è tutta questa gioia, specie quando sono molto piccoli; crescendo, poi, migliorano. Ma agli inizi... be', preparati a diverse notti in bianco".
"Sono fiduciosa" le rispose un po' meno entusiasticamente Amy, scrutandola a fondo negli occhi.
"Come vedi" riprese Draco, rivolto questa volta ad Harry "Essere genitore è comunque una soddisfazione. Scorpius, saluta i signori Potter".
Il piccolo bambino, intorno ai due anni di vita, fece un cenno con la testolina verso Harry e poi verso Amy, accompagnato da un asciutto "Salve", forse un po' troppo formale per un bambino della sua età.
Harry notò l'incredibile somiglianza con il padre: i capelli biondi, gli occhi dal pungente verde e l'espressione un po' tirata, quasi si sentisse a disagio lì in mezzo a loro...
"Signora Potter".
Madama McClan era tornata e aveva con sé la toga del Wizengamot; dopo aver pagato un galeone e cinquanta falci, Harry e Amy salutarono la signora e, per ultimi, i Malfoy.
"Allora, buona fortuna per la gravidanza" Malfoy fece un cenno verso Amy.
"Grazie Draco!" salutò Amy "Ci si sente presto!".
Harry fece un sorriso molto tirato, mentre uscivano dal negozio; il fatto che Amy avesse mantenuto rapporti di amicizia con Draco era una cosa che proprio non gli andava giù. Eppure, lei sembrava tenerci molto; in fondo, era anche vero che anni addietro aveva salvato Draco da morte certa per mano di Voldemort, proteggendolo con un matrimonio combinato, che era poi stato annullato una volta eliminato il pericolo.
"Lo so" esordì Amy, quasi gli avesse letto nel pensiero "Ti infastidisce. Ma, Harry, andiamo: è anche padre!"
Harry sospirò appena, cercando di non farsi notare da Amy; era inutile, nonostante fosse passato molto tempo, la sua ostilità per Malfoy rimaneva invariata... e, a quanto pareva, la cosa era reciproca.
"Ed ora, alla Gazzetta!" Amy ruppe nuovamente il silenzio, e Harry si limitò a guardarla e sorriderle di rimando.
Facendosi largo nella calca, si incamminarono verso la sede del famoso giornale; volti sconosciuti li attorniavano, e la maggior parte erano di ragazzi in età scolare, chi con gabbie con dentro animali di varie specie, altri con libri pesanti e voluminosi, altri ancora esibivano la loro nuova bacchetta magica, commentando con i propri genitori.
"Sarà bello, un domani" commentò Harry "Avere un figlio che dovrà frequentare Hogwarts. Venire qui con lui, esserci quando sceglierà la sua bacchetta".
Amy gli strinse la mano, sorridendogli: "Non vedo l'ora di diventare madre, Harry. Sarà l'avventura più bella che avremo vissuto".
E sorridendosi a vicenda, continuarono a camminare diretti alla loro meta.



Note dell'autrice:


Ehilà, gente! Sono tornata!
Pochi giorni fa mi sono dedicata alla lettura di "Harry Potter e l'ultima profezia" e devo dire che mi sono re-innamorata del personaggio di Amy; così tanto da voler tornare a scrivere di lei e Harry. Quindi, ho preso il computer e ho ripreso a buttar giù parole e frasi, immaginando di nuovo i miei adorati protagonisti!
Spero che la storia possa riuscire a conquistarvi così come ha fatto la precedente; che dire, vi auguro buona lettura e vi lascio con la promessa di aggiornare entro la fine della prossima settimana!
Intanto, vi faccio anche gli auguri per una santa e serena Pasqua!
A presto!

Vostra,

Julia of Elaja
   
 
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