Un ragazzo dai capelli color del mogano è languidamente abbandonato al capotavola di una lunga tavolata vuota; il vecchio orologio arrugginito che si fa dondolare davanti agli occhi gli adombra a tratti gli occhi azzurri, altrimenti illuminati dal sole.
«Quell’orologio è rotto, Cappellaio»
«Lo sarebbe se lo colpissi con un martello o ci saltassi sopra ripetutamente» risponde prontamente alla nuvola di pelo sorridente che si è appena materializzata dall’altro capo del tavolo. «Mentre indica solo che è sempre l’ora per un buon Tè»
Ma quando ferma l’orologio a mezz’aria, sono un paio di occhi verdi contornati da una moltitudine di ricci a fissarlo dall’altro capo del tavolo.
Il Cappellaio gli sorride, sornione. «Lo sai che questa è la tua forma che preferisco»
«Lo so» ammicca il ragazzo, sorridendo come solo il gatto del Cheshire può sorridere.
Il Cappellaio si alza e comincia a percorrere la tavolata. «Posso offrirti qualcosa?»
E una teiera appare dal nulla, con tanto di corredo di tazze e piattini.
«Tè? No grazie, lo sai che non bevo quella brodaglia. Se avessi del latte sarebbe diverso…»
«Ebbene, ce l’ho!»
Stavolta è il turno del Cappellaio di ammiccare.
«E da quando alla tua tavola si beve qualcosa di diverso dal Tè?»
«Da quando il mio ospite preferito non lo beve». E davanti al suo ospite preferito posa una tazza piena di una bevanda dal colore strano, per poi annunciare, fiero: «Tè con il latte! Come il Caffelatte! Solo con il Tè al posto del caffè! Il… Tèlatte!»
«Sei matto, Cappellaio»
«Affermativo»
«E come ti è venuto in mente un abbinamento del genere?» domanda il ragazzo mentre sorseggia la bevanda.
«E’ perché siamo noi. Il Tè e il latte in un’unica bevanda!» dice il Cappellaio, che ha sempre la risposta pronta.
A quelle parole il ragazzo si ferma un attimo, come congelato, per poi posare la tazza e impiantare il suo sguardo verde in quello azzurro e confuso del Cappellaio. Non gliel’ha mai detto, ma le sue ciglia lunghe e l’ombra che gettano appena sotto i suoi occhi, hanno sempre avuto il potere di mandarlo all’altro mondo.
«Sei sempre stato un romantico, Cappellaio»
E questa è la vera storia di come in Inghilterra si diffuse la tradizione di bere il Tè con il latte.
«Quell’orologio è rotto, Cappellaio»
«Lo sarebbe se lo colpissi con un martello o ci saltassi sopra ripetutamente» risponde prontamente alla nuvola di pelo sorridente che si è appena materializzata dall’altro capo del tavolo. «Mentre indica solo che è sempre l’ora per un buon Tè»
Ma quando ferma l’orologio a mezz’aria, sono un paio di occhi verdi contornati da una moltitudine di ricci a fissarlo dall’altro capo del tavolo.
Il Cappellaio gli sorride, sornione. «Lo sai che questa è la tua forma che preferisco»
«Lo so» ammicca il ragazzo, sorridendo come solo il gatto del Cheshire può sorridere.
Il Cappellaio si alza e comincia a percorrere la tavolata. «Posso offrirti qualcosa?»
E una teiera appare dal nulla, con tanto di corredo di tazze e piattini.
«Tè? No grazie, lo sai che non bevo quella brodaglia. Se avessi del latte sarebbe diverso…»
«Ebbene, ce l’ho!»
Stavolta è il turno del Cappellaio di ammiccare.
«E da quando alla tua tavola si beve qualcosa di diverso dal Tè?»
«Da quando il mio ospite preferito non lo beve». E davanti al suo ospite preferito posa una tazza piena di una bevanda dal colore strano, per poi annunciare, fiero: «Tè con il latte! Come il Caffelatte! Solo con il Tè al posto del caffè! Il… Tèlatte!»
«Sei matto, Cappellaio»
«Affermativo»
«E come ti è venuto in mente un abbinamento del genere?» domanda il ragazzo mentre sorseggia la bevanda.
«E’ perché siamo noi. Il Tè e il latte in un’unica bevanda!» dice il Cappellaio, che ha sempre la risposta pronta.
A quelle parole il ragazzo si ferma un attimo, come congelato, per poi posare la tazza e impiantare il suo sguardo verde in quello azzurro e confuso del Cappellaio. Non gliel’ha mai detto, ma le sue ciglia lunghe e l’ombra che gettano appena sotto i suoi occhi, hanno sempre avuto il potere di mandarlo all’altro mondo.
«Sei sempre stato un romantico, Cappellaio»
E questa è la vera storia di come in Inghilterra si diffuse la tradizione di bere il Tè con il latte.
And in the end
in Wonderland,
we both went mad.
Taylor Swift, Wonderland
~º~º~º~º~º~º~
Ci tenevo a pubblicare qualcosa per queste vacanze pasquali e anche per festeggiare la primavera, e visto che questa fic non è un tripudio di Angst come quasi tutti gli altri miei lavori, mi sembrava la più adatta.
Vi ringrazio se avete scelto di leggerla e se siete arrivati fin qui. Ringrazio anche i lettori silenziosi, anche se un feedback di qualsiasi tipo fa sempre bene al cuore.
Buona Pasqua!
Vi ringrazio se avete scelto di leggerla e se siete arrivati fin qui. Ringrazio anche i lettori silenziosi, anche se un feedback di qualsiasi tipo fa sempre bene al cuore.
Buona Pasqua!
Sui Larry ho scritto anche :
Meet Me at my Mother's Wedding
The Little Guy with the Big Blue Box
It’s Too Cold Outside, For Angels to Fly
Facebook ---> Kurotsuki Efp
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei personaggi, nè offenderli in alcun modo