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Autore: Kikkakokkole98    28/03/2016    4 recensioni
Poesia triste scritta in un momento triste in cui ero triste. Triste perché, purtroppo, non riesco ancora ad farmi conoscere con le mie storie...:'(
In compenso, però, sono consolata da un amico molto molto molto speciale...
Genere: Introspettivo, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Poesia Ascolta. Su l'arida sponda
del Vallo di Epifanficcia
non s'ode per me recensione,
per quello che pubblico quivi.
Non voce non parla non dica
si sente, nell'are più imo
del loco del dir virtuale.
Nessuno sen va a commentare,
a verso me far recensione,
ohi!, chi sa il motivo lo dica
sì subitamente, diqquivi,
o Scracchio...

Ascolta, su, quel ch'io ti dico:
ti dico che devi ascoltare
o un spirito o un fiato o un parlìo.
Niuno si spetta spirare,
per ch'a  far sue cose sta ognuno
ché nul vassen quel che io faccio
portandosi quale interesse.
Nessuno sen va a riguardare
ciò che con amor vo' scrivendo
io, gran per la letteratura.
Vieni, ora, asciugando mie larme,
o Scracchio...

Ascolta se viene qualcuno,
e dimmi se uomo commenta
a mie fanficcione sudate
del calamo mio del piccino
piccì, che disposi dal Frate.
Nessuno di me o bene o male
pur va a giudicar, pur capire
la razio ch'infusemi il Verbo
che 'l mondo e informa e disforma.
Silenzio più grande e totale
insorda del cuor mio la corda,
o Scracchio...

Ascolta: gran gran fertullato
è, ahia!, il mio grave soffrire,
per d'una intenzione la manca
qualsiasi per qual sia persona.
Sarà che pur scrivo del vero,
sarà che pur scrivo del falso,
sarà che pur scrivo del meglio
del peggio del picciol del grande
Paràcosmo essente: pauraggi,
amodj ed ilazie, -tuqquanto!-
comprende e surincomprendisce,
o Scracchio...

Ascolta: se pensi ingrandare
pur vada ed ampiar questa questio,
allor tiènti a me male pense
di te, ché già pur mal mi duole
nel petto nel core nel pancrea,
sì che qual sia giudicazione
cattiva su me calor unqua
affliggami, afficami, affoghimi.
Ma so che tu essendo mio amico
né mai non diresti tal cose
ferenti a me e doliferenti,
o Scracchio...

Ascolta: non v'è per me utente
che vada a mie cose censire.
Nessuna Kikketta mi dice,
un Scott71 o una Flexy,
un Linus-tav, una ::Ramonda::,
'na Clory, 'n Steph4, 'n MegOne, o
un Tellerz, 'na Chosan18,
'na Philphille-somany-juststories,
un RocketMan7, una Sarah,
'na Chilly-O'Cantish o un Luthos,
'na Potthead80, un Hellboy,
o Scracchio...

Ascolta: pul troppo ben veggo
com pari a me utenti disiaro
aver recensioni a lor scritti,
e come ed in vani ed in darni
lor dolzi spementi esser rorsi.
Chiucchiù, io passeracchiotto
mi sento spossata dal vento,
che l'ali del snello poetare
dal vento son malfatigate.
Chiucchiù: sbattuta per terra,
del poco mio sangue m'aggrondo,
o Scracchio...

Ascolta: che sia principessa
tal fiate m'immagino e bella,
che sempre si guarda allo specchio
inverso ai dorati capelli,
inverso alla candida carne,
inverso alle fulgide labbre,
inverso al mio essere: bella.
Ma so che nel vero son brutta:
c'ho l'occhi più strabi del mondo,
i baffi e i bubboni e la ciccia,
le forme sgraziate e schifose,
o Scracchio...

Ascolta: siccome son brutta
e laida e deforme, a scrittare
dilettomi al vero verace.
Perché, quando ch'hai la laidezza
del corpo, tu hai a riscattarti
per tramite al tuo buonsentire.
La pensa, la dica e l'abella
politrope son qualitati,
ch'arriccano a chi n'hanne avute,
e in parte via scaccian tuo brutto.
Lo scriver mio brutto ricaccia,
o Scracchio...

Ascolta: nel scriver m'abello
agli occhi dell'altro, od almeno
per me pur così ser dorìa.
Ma vedo che pur quando scrivo
son brutta agli occhiacci del mondo
malvasio e malvagio e malcotto.
Gli Dèi questo mondo han malcotto,
perché se ben cotto fòs stato
più vero più bello più buono
sarìasi trovato al capire.
Vieni commeco a larmare,
o Scracchio...

Ascolta, ascolta, ascolta
ti dico, ti dico, ti dico;
t'ascolto, t'ascolto, t'ascolto
mi dici, mi dici, mi dici.
E' bello che noi ci sentiamo,
però ch'allor che sono tristi
gli amici, fra lor la consola
si usa benevolamente.
E' bello il tuo dir consolante,
è bello che noi siamo amici,
è bello che tu sei mio amico,
o Scracchio...

Ascolta: qui è giunta la fine,
nessuna cension mi verrà,
a me sempre tacerà il Mondo.
E allora io a lui tacerò,
e solo con te parlerò,
o Scracchio. E quando vorrai
sarò nuova qui a discorsarti,
a dirti parole agrodolci -
dei gusti che piacciono a te.
Quei gusti più magni e più grandi
ch'infondan la lingua d'amore,
o Scracchio...

Su, vieni, e giamocen presti,
u' ci parlerem sol' per sempre,
o Scracchio...

Vieni, e parla con me,
o Scracchio...











 
   
 
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