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Autore: PillowTalk    29/03/2016    1 recensioni
Oliver, Roy, Felicity e Laurel son compagni di scuola. Un giorno si trasferiscono nella loro scuola dei ragazzi dalla vicina città, Central City, a quanto pare sopravvissuti al crollo di una scuola, causato da un incidente di un accelleratore di particelle. Come cambieranno le dinamiche fra di loro? Come accoglieranno i nuovi ragazzi?
[Crossover con The Flash; High School!AU; scritta a quattro mani con CamYagamii95]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Dinah 'Laurel' Lance, Felicity Smoak, Oliver Queen, Sarah Lance, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il risveglio

Un anno dopo, ospedale di Star City

(Prima di iniziare: pur essendo un crossover, avendo questa storia origine in quanto accaduto a central City con l'accelleratore di particelle, questo e il prossimo capitolo saranno incentrati maggiormente sui protagonisti di The Flash. Io e Cam abbiamo infatti ritenuto opportuno approfondire meglio le origini per miglior chiarezza fututra. Scusate il disagio(?))

La sensazione che provò Barry quando finalmente si risvegliò fu strana, ma gli piacque. Gli sembrava di essere stato in acque molto profonde per molto tempo, intrappolato da migliaia di mulinelli che non gli lasciavano scampo, e poi aveva sentito una forza invisibile e irresistibile, più forte del mare, che lo risucchiava verso l'alto, e finalmente lo riportò in superficie.
Dopo un anno, riaprì gli occhi. La prima cosa che vide fu il sole. Di fronte al suo letto c'era una finestra completamente spalancata, e il sole splendeva. Era mezzogiorno circa, e la luce accecante del sole illuminava tutto l'ambiente.
Seduti ad un tavolino vicino al suo letto c'erano Iris e Joe. Al momento non stavano guardando lui, ma una notizia su un giornale. Barry sentì i suoi occhi farsi lucidi. Non era stato cosciente durante tutto quel tempo, ma inconsapevolmente sentiva che era passato tanto tempo da quando li aveva visti l'ultima volta.
Forse si era fatto sfuggire qualche suono, perchè Iris sollevò la testa e lo guardò. - Papà! Guarda! barry si è svegliato! - esclamò la ragazza.
I due mollarono all'istante qualsiasi cosa stessero guardando e corsero da lui.
- Barry - disse Joe con voce spezzata - lo sapevo che ti saresti risvegliato - e poi tacque, incapace di aggiungere altro.
Iris invece gli strinse un attimo la mano, poi corse a chiamare medici e infermieri.
- Basta dormire - aggiunse quando tornò - è ora che torni fra noi, Barry.

Dopo averlo lavato, dato dei vestiti puliti e regolati i capelli, per Barry fu il turno delle visite mediche.
Fece così tanti controlli che stava per perdere la pazienza. Controllarono se riusciva a muovere ogni parte del corpo, la pressione sanguigna, il battito, gli prelevarono del sangue, e gliene fecero ancora altri. Dopo un tempo indeterminato, che a lui sembrò un giorno intero, l'infermiera che gli aveva fatto l'ultimo prelievo lo rimandò nella sua stanza. Ad accoglierlo trovò una sorpresa che gli rese lucidi gli occhi, per la seconda volta in quel giorno.
Approfittando della sua assenza, e col permesso dei medici di turno, Joe e Iris gli avevano organizzato una piccola festicciola. Accanto al tavolino al quale erano seduti i due West al mattino ne avevano aggiunto un altro, e su entrambi c'era parecchio cibo: patatine, biscotti, bevande, persino una piccola torta e una bottiglia di spumante economico. Ma non era il cibo ad averlo commosso.
In piedi, ad aspettarlo, c'erano tutti i suoi amici: Cisco, Caitlin, Ronnie ed Eddie. Appena lo videro scoppiarono in un applauso, poi lo abbracciarono uno ad uno.
Barry non ricordava più chi non aveva ancora salutato e chi invece stava abbracciando la seconda volta, ma non gli interessava. Aveva bisogno di tutto quel calore.

***

Il giorno dopo Barry si svegliò di nuovo in ospedale. Avrebbe giurato che dopo un anno passato a dormire non avrebbe mai più avuto bisogno di riposo, e invece si era stancato abbastanza presto la sera prima.
Stavolta trovò solo Joe accanto al suo letto.
- Buongiorno Barry - gli disse Joe - non vorrei metterti fretta, ma i medici hanno detto che i risultati delle analisi sono pronti... Quando vuoi sentiamo cos'hanno da dire.
Barry saltò la colazione e si rese presentabile in pochi minuti, poi lui e Joe si diressero verso l'ufficio di uno dei dottori. Il medico sorrise e strinse la mano ad entrambi, poi chiese loro di chiudersi la porta alle spalle e li fece accomodare.
L'ambiente era spoglio: alle spalle del medico vi erano numerosi scaffali pieni di libri molto spessi, più vari attestati e lauree, e quasi null'altro oltre alla grande scrivania e alle sedie che la circondavano sui due lati lunghi. D'altro canto, l'uomo che li aveva accolti era molto fascinoso e curato. Sebbene avesse indosso il camice, da sotto si intravedevano i suoi abiti molto costosi e il suo fisico molto prestante. Sul badge appeso al petto c'era scritto il suo nome: H. Wells.
- Signor West. Barry - iniziò il medico - innanzi tutto, una doverosa premessa va fatta. Tu per me, che sono un uomo di scienza, sei un miracolo. Sei sopravvissuto non solo ad un crollo, ma addirittura ad un fulmine, e sebbene tu sia stato in coma per un anno intero ora non hai alcun problema! Dalle analisi risulti perfettamente sano - aggiunse, guardando i fogli che avi sulla scrivania - nessun problema degenerativo cellulare in nessuna parte del tuo corpo, nessun problema motorio, di questo passo potrai tornare a scuola al massimo fra una settimana! -
- Ma è fantastico! - disse Joe - quindi potete dimetterlo? -
- Ecco - rispose il dottore, stavolta con tono titubante - fondamentalmente Barry non ha alcun motivo di rimanere qui, ma... vorremmo trovare una spiegazione a questa sua miracolosa guarigione... fare qualche test...
Senza rendersene conto, Joe mise una mano sulla spalla di Barry, con atteggiamento protettivo.
- Questi test sono proprio necessari? - chiese Joe.
- Affatto - disse il dottore, con una faccia tutt'altro che contenta.
- Bene, allora presumo che ne faremo a meno - concluse l'altro - sarò felicissimo di firmare le carte delle dimissioni di Barry. -
Senza attendere risposta, Joe trascinò via il ragazzo.
- Adesso andiamo a prendere Iris a scuola - continuò Joe - ci meritiamo una giornata da soli.


Note dell'autrice
Innanzi tutto, mille grazie a tutte le persone che hanno recensito, aggiunto ai preferiti e alle seguite, siste davvero tantissimi, non me lo aspettavo! Inoltre, scusate per il ritardo, ma fra le feste, le abbuffate, la seconda stagione di Daredevil (damn u Netflix), oltre agli impegni personali, ci hanno impedito di aggiornare prima. Spero mi lascerete comunque un piccolo commento sul capitolo, alla prossima!
   
 
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