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Autore: Rory_chan    01/04/2009    5 recensioni
Gli occhi verdi, vivi e scattanti, dietro a quel muro di plastica, ceravano aiuto, disperati.
Eppure erano disperati, ma pur sempre rassegnati.
Non si può tornare indietro, Sakura.
{SasoriSakura}/{Auguri, zia Ele <3}
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Faceva sempre impressione vedere il sangue schizzare ovunque

Non abbiamo parlato molto,

ma abbiamo parlato quel poco che basta

per farmi capire che sei una persona geniale.

Auguri zia Ele xD!

 

Givin’ you Hell

 

 

Faceva sempre impressione vedere il sangue schizzare ovunque.

 

Macchiare il terriccio arido, i muri grigiastri, la sua pelle di terracotta.

 

Aveva sperato per lunghissimi, lunghissimi istanti che morire in quel modo potesse farla sentire meglio. Morire, che poi non si trattava neanche di morire.

 

Troppo facile.

 

Le sue dita scricchiolavano in maniera sinistra mentre impugnava la spada.

 

Il veleno gocciolava dalla lama, e cadeva inesorabilmente lento a terra, accanto a quel cadavere.

 

[Naruto è andato ad allenarsi insieme a Jiraiya-sama.

Mi ha lasciata sola, qui, sola.

Aveva promesso che non lo avrebbe fatto mai.]

 

La mascella si serrò rapidamente, emettendo uno scricchiolio inquietante.

 

La spada ritornò nel fodero ed il veleno smise di gocciolare.

 

Gli occhi verdi, vivi e scattanti, dietro a quel muro di plastica, ceravano aiuto, disperati.

 

Eppure erano disperati, ma pur sempre rassegnati.

 

Non si può tornare indietro, Sakura.

 

[Sasuke non mi ha mai promesso nulla.

E mi ha lasciata sola, è colpa mia.

Sasuke-kun non ha colpa. Lui no, non ha mai avuto colpa.]

 

I fili di chakra le facevano male, le tiravano le braccia, le gambe, ogni cosa.

 

I capelli secchi si mossero in una perfetta imitazione di un ballo fantasma, sfiorando la plastica che le ricopriva gli occhi.

 

Sasori muoveva le dita, e lei obbediva come era solita fare da un po’ di tempo a quella parte.

 

Non si sarebbe mai permessa di rimpiangere nulla, non in quel momento.

 

Ormai non ne valeva più la pena.

 

[Ino era mia amica, passava tutto il tempo con me.

Si è sposata con Shikamaru, non mi guarda più.

Guarda lui, sempre lui. Io non esisto più.]

 

Sasori passò la mano liscia sul suo viso, accarezzando quella pelle inconfondibilmente dura.

 

La scrutava, osservando come quelle iridi di foglie si muovessero – disperati, e rassegnati, e tristi, e incapaci di piangere anche se avrebbero voluto farlo.

 

Si morse quelle sue labbra perfette, i capelli di rame che gli solleticavano la fronte alta.

 

«sei stata bravissima oggi.»

 

Sakura chiuse gli occhi, le palpebre tintinnarono appena sulle guance di legno.

 

Non possedeva più una vita, ma un cuore pulsante senza la capacità di vivere.

 

Solo in un breve incontro, aveva potuto notare come Sasori amasse le sue marionette; più di ogni altra cosa realmente vivente.

 

Non aveva esitato ad abbandonare tutto per un po’ di attenzione, compagnia, amore.

 

[“Se solo fossi mia, Sakura Haruno…”]

 

Si accasciò malamente sulla spalla di Sasori, ispirando il suo profumo di uomo.

 

Non si trattava di Naruto, né di Sasuke o di Ino.

 

Era un estraneo, eppure sembrava conoscerla meglio di qualsiasi altra persona lei amasse. 

 

La sua vita non le piaceva – ma era peggio prima.

 

Non era Sasuke-kun che la stringeva teneramente, sapendo di avere tra le braccia una Kunoichi potente – era un assassino che l’amava per la sua forza, e basta.

 

Gli occhi scattavano allarmati da una parte all’altra, come se cercassero una via di fuga, ma Sakura sapeva che non ce n’erano.

 

Quegli occhi avrebbero voluto piangere, ma non lo avrebbero fatto – né potuto fare.

 

[Sono tua, Sasori.]

 

Non si può [più] tornare indietro, Sakura.

 

 

 

 

 

 

 

Buon Compleanno, zia Ele <3.

Meriteresti di meglio, ma purtroppo il blocco autore non vuole andarsene.

(e mi sono presa la libertà *smile* di chiamarti ‘zia’. Sognavo da una vita farlo *__*)

 

 

 

Beh.

La mia precedente SasoSaku prendeva in considerazione l’idea di far divenire una marionetta Sakura, ma poi Sasori ha deciso di lasciarla andare e non se n’è fatto nulla.

Se invece Sakura si fosse fatta avanti di sua volontà – chiaramente pensando di non aver nulla da perdere – e spostando tutto in un altro contesto invece che quello creato da Kishimoto?

Ho pensato a questo, e ciò che mi veniva in mente ho scritto.

Non credo sia una di quelle fic che mi inorgogliscono maggiormente, anzi.

Però, infondo, mi piace così com’è.

Grazie per aver letto.

Rory.

  
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