NONO!! NON FATEMI DEL MALE!!!
      BUONA LETTURA! CI VEDIAMO ALLA FINE!!


"GIVE SUPPORT TO 24K". Erano ore ormai che il telegiornale non diceva altro. Quasi un'ora fa i 6 ragazzi erano tornati dall'ospedale... non ci credevano ancora; nessuno piangeva, erano tutti troppo sconvolti. Il loro piccolo maknae ora non c'era più. Sparito per sempre. E tutto per colpa di un coglione ubriaco alla guida di un lucido fuoristrada, ora macchiato di sangue.

Aveva preso in pieno il povero Jinhong, scaraventandolo a qualche metro, lungo la strada, rompendogli le braccia, una gamba, procurandogli vari tagli profondi sulle estremità e sul ventre, dov'era conficcata una grossa scheggia di vetro, spinta in profondità dal contraccolpo; la cosa peggiore? Non morì sul colpo, no. Restò in agonia per varie ore. E restò sveglio per tutto il tempo, dopo aver ripreso coscienza, già in ospedale con una grossa benda intorno all'addome; Era posta lì quasi come per tenerlo insieme.
Si guardava intorno, osservava. Osservava i visi bianchi, sconvolti dei suoi amici. Non ricordava perché era lì. Gli antidolorifici erano tanto forti da farlo stare quasi bene, ma aveva già perso troppo sangue.
Daeil si avvicinò e gli baciò la guancia:" stai bene scricciolo?" gli chiese e il più giovane lo guardò stranito:" benissimo! Quando posso tornare a casa?". Tutti restarono in silenzio, e dopo qualche decina di secondi, Cory soffocò un singhiozzo, facendolo sembrare una risatina:" Magari tra qualche giorno!".

Kisu si girò dall'altra parte, abbracciando Jeunguk; i due ragazzi non potevano partecipare a una simile conversazione, erano troppo sensibili...

Jinhong li guardò stranito, poi tornò a rivolgere la sua attenzione verso il suo amico rapper:" hyung ho tanto sonno... è normale?". Daeil strinse i denti cercando di reprimere le lacrime e annuì:" dormi un po' dai! Ti sentirai meglio poi!".

Detto, fatto.

Jinhong si addormentè quasi immediatamente e nel giro di due ore il cardiogramma segnò una linea lunga, continua e un incessante e fastidioso rumore stridulo.

In quelle due ore i ragazzi non avevano messo piede fuori dalla stanza.
Kisu teneva salda la mano del più piccolo, piangendo senza contegno... d'altronde lui era la mamma del gruppo. Sull'altro lato del letto torreggiava Daeil, con gli occhi fissi sul viso sformato del suo amico. Cory cercava di consolare il suo amico cinese, rassicurandolo che gli avrebbero reso onore nel migliore dei modi. E così passò la prima ora.

la seconda Ora passò allo stresso modo, solo che i 7 ragazzi erano in compagnia. Quattro ragazzi entrarono dalla porta, altrettanto sconvolti e in lacrime. Cory li riconobbe e li accolse; erano i AA, l'ex gruppo di Jinhong.
Insieme tennero compagnia al piccolo che stava ancora dormendo.

Giunse il fatidico momento.

I dieci ragazzi nella stanza si tennero compagnia e si diedero supporto a vicenda.

Così i ragazzi se ne tornarono alle loro case.

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Hui guardò il leader:" E... e ora?" Cory sorrise debolmente al suo amico, poi guardò anche gli altri:" Come "e ora?" ??? Ora ci faremo ricordare per sempre! Jinhong c'è sempre no??" E si posò una mano sul petto, direttamente sopra al suo cuore.
A quelle parole, l'unico ragazzo che non aveva ancora versato una lacrima, scoppiò. Non ce la faceva più e si strinse a Sungoh che lo accolse abbracciandolo forte.

Il suo piccolo amico non c'era più e lui lo avrebbe vendicato, in qualunque modo! Anche se avesse dovuto strappare la faccia a quel lurido bastardo che lo aveva ucciso.


Spazio Autrice:
Zitti lo so, anche il ho versato lacrime amare; non chiedetemi perché mi sono permessa di scrivere una oneshot del genere... avevo l'idea in mente....

ti amo scricciolo <3 

Alla prossima!!!!