Jeongguk era di nuovo in ritardo per le prove di ballo. Hoseok l'avrebbe ucciso questa volta, ne era certo. Mamma, papá, hyung, vi voglio bene pensó mentre apriva la porta della stanza.

"Oh! Guarda chi abbiamo qui, Kookie!" disse Hoseok seccato. "Quindici minuti in ritardo, beh meglio dell'ultima volta almeno" concluse alzando gli occhi al cielo.

"Mi dispiace hyung, non ho sentito le sveglie e ho continuato a dormire. Mi dispiace davvero" ed era veramente dispiaciuto,  ma se neanche con 5 sveglie diverse bastavano, allora si sarebbero solo dovuti arrendere, lasciandolo dormire, no?

"Ok, vieni qua, voglio presentarti qualcuno" rispose l'altro, facendogli cenno di avvicinarsi.

A quel punto Jeongguk vide che vicino a Hoseok c'era un altro ragazzo, un po' più basso,  ma con il volto piú attraente, le guance piú paffute, gli occhi piú splendenti che abbia mai visto. E quando i loro occhi si incontrarono e il ragazzo sorrise, il cuore di Jeongguk inizió a battere a un ritmo piú veloce della canzone sulla quale stavano lavorando.

"Lui é Park Jimin. É di Busan, ed é il miglior ballerino, dopo di me ovviamente" disse Hoseok indicando il ragazzo, Jimin. "Questo invece é JeonJeongguk, anche lui é di Busan, e sempre in ritardo", fu la sua presentazione da parte di Hoseok, Jeongguk volle sprofondare perché sempre in ritardo, hyung?

"Piacere di conoscerti" disse Jimin, allungando la mano verso Jeongguk per stringerla. Jeongguk guardò la mano dell'altro e si chiese se era calda come sembrava.

Quando Jeongguk strinse la sua piccola mano tra la sua scoprì che era più calda di quello che aveva immaginato e sentì il calore espandersi fin sul suo viso.

"Uh" fu la sua intelligente risposta

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Da quel giorno, per i giorni e le notti successive, Jeongguk non riuscì a smettere di pensare a Jimin, non aiutato dalle prove, dove, apparentemente, era obbligatorio per l'altro rendere ogni mossa più sensuale (quelle onde col corpo e quei colpi di bacino lo perseguitavano la notte).

"Jeonggukie, smettila di mettere tutto quello zucchero nel caffè" disse Hoseok, con uno sguardo divertito, "e smettila di pensare a Jimin".

Jeongguk quasi rovesció il caffè. "Non-non ci stavo pensando".

"Certo. Sai, lui verrebbe volentieri a prendere un caffe con te, se solo tu non scappassi ogni volta che si avvicina per parlarti" cuontinuó Hoseok, mentre uscivano dal bar con le loro bevande in mano.

"Davvero?" chiese speranzoso Jeongguk.

"Si, non fa che parlare di te".

"Davvero?" chiese di nuovo.

"Perché non glielo chiedi tu stesso?" disse Hoseok.

E prima che Jeongguk potesse chiedergli cosa intendeva, sentí una dolce voce familiare dire "Hey, ragazzi!

"Oh! Jiminie, ciao!" salutó Hoseok con un gran sorriso. Jeongguk, invece, si bloccò perché Jimin stava indossando una felpa ed era la cosa più adorabil del mondo. Mentre cercava di salutarlo con la mano, senza sembrare impacciato, riuscì a rovesciare il suo caffè. Ottimo.

Subito Hoseok propose "perché non prendete un caffè insieme, dato che Jeonggukie ha appena rovesciato il suo".

Jeongguk passó da seccato per il caffè a spaventato per l'idea di Hoseok. Come poteva prendere un caffè con Jimin, quando non era nemmeno in grado di salutarlo senza mettersi in imbarazzo?

"Buona idea" concordó Jimin con un sorriso spendente "andiamo Jeongguk-ah" disse mentre lo afferrava e lo trascinava all'interno del bar.

"Uh" rispose,  lasciandosi trascinare da Jimin.



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Questa storia l'ho scritta inizialmente in inglese, ma siccome mi annoiavo l'ho tradotta in italiano, ce ne ho altre in inglese che tradurrò pian piano e posterò anche qui, se questa riceve buoni feedback. Spero vi piaccia^^