– Sei… pentito?

È da almeno mezz’ora che Alec gira per la sua stanza come un animale in gabbia, senza dire una parola e senza nemmeno guardarlo. Magnus, passata l’euforia di quel bacio plateale e della proposta di un vero appuntamento, sente che nel ragazzo c’è qualcosa che non va e per un attimo ha paura.

– Cosa? – evidentemente Alec non lo ha nemmeno ascoltato, così come non si è accorto del trucco con il quale lo stregone ha fatto comparire davanti a sé un cocktail dai colori sgargianti per sorseggiarlo lentamente.

– Non sei… pentito, vero? Cioè, voglio dire… per prima.

Magnus non è il tipo di persona che si scoraggia con facilità o che si lascia destabilizzare da ostacoli che nemmeno sa se esistono con certezza. Con Alec però è diverso: ci tiene troppo che le cose con quel ragazzo vadano per il verso giusto e, per quanto abbia apprezzato la sua iniziativa e l’irruenza con cui l’ha baciato, ha il terrore che adesso lui, a mente fredda, possa essersi reso conto di aver fatto qualcosa di troppo grande da poter gestire e possa pentirsene o pensare che non ne sia valsa la pena.

– No, no, certo che no… Come puoi pensarlo? – risponde Alec, abbozzando un sorriso.

– Beh… non hai detto una parola da quando siamo entrati nella tua stanza e continui a fissare il vuoto girando in tondo come se ti sentissi oppresso e… insomma, non mi sembra l’atteggiamento di chi sia tranquillo.

– Magnus… Devo… devo abituarmi all’idea, ma ti giuro, va tutto bene.

Alec gli si avvicina e gli prende una mano.

– Tutto questo è quanto di più assurdo mi sia mai successo e devo solo capire come affrontare le cose con i miei, con te, ma soprattutto con me stesso. Però… – fa un respiro profondo – Va tutto bene.

Sembra sicuro di quel che dice e anche Magnus può finalmente tranquillizzarsi.  

– Sei stato coraggioso, lì fuori… non credo che in molti sarebbero riusciti a farlo. Nemmeno io, a ben pensarci.

– Anche tu sei stato coraggioso, Magnus, se non fossi venuto, se io non avessi smesso di respirare appena ti ho visto, avrei fatto il più grande errore della mia vita e non me ne sarei reso conto.

– Il tempo mi ha insegnato a saper scegliere bene le cose per cui lottare, Alexander. E tu sei una di queste.

Gli infila una mano fra i capelli – quei capelli che desidera toccare sin da quando l’ha conosciuto – e li accarezza, trovandoli morbidi esattamente come li aveva immaginati. Stavolta è lui a prendere l’iniziativa e baciarlo, cogliendo Alec di sorpresa. Magnus può vedere le sue guance colorarsi di rosso e i muscoli del suo viso rilassarsi per godersi finalmente la bellezza di quel gesto semplice ma allo stesso tempo carico di significato.

Il secondo bacio è quasi più importante del primo, così dicevano in un telefilm vecchio di quasi vent’anni, ricorda Magnus, perché è quello più pensato, perché suggella un legame e perché c’è davvero l’intenzione di farlo. E poi, il loro secondo bacio sarà solo loro, un momento intimo del quale si ricorderanno negli anni a venire senza doverne per forza condividere il ricordo con gli altri. È quel secondo bacio che gli dà la certezza che Alec sia davvero sicuro di ciò che ha fatto e, per questo, Magnus cerca di goderselo quanto più a lungo possibile.


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Il vecchio telefilm citato da Magnus è Dawson's Creek, signori miei, io mi sento male all'idea che abbia davvero quasi vent'anni ._.
La 1x12 di Shadowhunters ci ha dato delle gioie e solo per questo dovremmo essergliene riconoscenti, nonostante il telefilm sia quel che sia. Ho semplicemente provato ad immaginare cosa succede "dopo" il bacio e dopo che Alec e Magnus hanno deciso di uscire insieme e questa piccola shot è il risultato di tanto fangirlare. È da un bel po' che non scrivo, forse un po' si vede, ma le fanfiction sono lo sfogo delle fangirl, per cui...
Un bacio e tanto Malec a chi vorrà lasciare traccia del suo passaggio,
Aika.