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Autore: FunnyYoungMe    04/04/2016    2 recensioni
Metti che il tuo vicino non ti lasci dormire per le sue "attività notturne". Metti che il tuo insegnante presenti il nuovo tirocinante. Metti che il tirocinante abiti nel tuo palazzo. Cosa farà Kyuhyun, quando la storia comincerà a farsi insopportabile?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Un po' tutti, Yesung
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi sono svegliato alle tre di notte - ho confermato dopo aver guardato verso la sveglia sul comodino - a causa dei vicini. O meglio dire, del vicino. Ogni giorno è la stessa storia: il vicino torna alle ore più disparate e subito si sente lui che ci dà dentro con la persona che si è portata a casa. Non l'ho mai detto ai miei perché di sicuro andrebbero a rompergli le scatole e io non voglio che il vicino se ne vada: mi incuriosisce sapere se a casa si è portato un uomo o una donna. Che sia chiaro: io questo vicino non l'ho ancora visto in faccia nonostante si sia trasferito nel nostro palazzo circa due mesi fa, quindi non so se sia vecchio o giovane, brutto o bello. L'unica cosa che so è che esce la mattina presto e torna la sera tardi. Come faccia a dormire così poco non lo so, soprattutto vista la sua… frequente attività fisica; spero solo che non collassi un giorno quando è solo in casa, altrimenti nessuno lo saprebbe. Cioè, io lo saprei ma non lo direi ai miei per paura che gli dicano di andarsene.
Sono talmente assorto nei miei pensieri che non mi rendo conto del silenzio che regna al di là della parete fino a quando non guardo la sveglia di nuovo: sono le quattro e mezza del mattino. Merda! Ho lezione tra quattro ore!
 
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-Un'altra avventura del vicino?- domanda Heechul guardandomi in faccia mentre si siede di fianco a me.
-Già. Questa volta erano le tre. E fino alle quattro e mezza.- rispondo appoggiando la testa sulle braccia incrociate sul banco.
-Ma non puoi dirgli qualcosa?- chiede Kangin.
-Secondo te mi ascolterebbe? Insomma, vado lì e dico “le tue avventure notturne interrompono il mio riposo; potresti smetterla”? Come minimo mi sbatte la porta in faccia.-
-Secondo me, dici così ma vorresti finire nel suo letto.-
Kangin subito dà un pugno sul braccio di Heechul. Non è strano che il mio migliore amico dica queste cose; è strano che mi ci metta in mezzo. Fortuna che Kangin non sopporta quando Heechul spara cavolate e lo picchia anche al posto mio. Adoro i miei due amici.
-Non dire cavo..- comincio a dire prima di interrompermi perché l'insegnante di informatica è entrato in aula e ha fatto zittire tutti. Anche Heechul che non tace mai.
Il nostro insegnante ci avvisa che da oggi in poi, per qualche mese, un ragazzo verrà a fare tirocinio da lui, ciò significa che il nuovo futuro insegnante parteciperà a tutte le nostre lezioni di informatica e potrà comportarsi da insegnante se vuole. Detto questo, girando la testa verso la porta, il prof dice al ragazzo di entrare e di presentarsi.
Il ragazzo - un gran bel pezzo di ragazzo, devo dire - si avvicina cauto e volge lo sguardo verso noi studenti, accennando un sorriso. Non ho mai visto niente di più bello, sul serio: ad occhio e croce deve essere basso qualche decina di centimetri rispetto a me - quindi circa un metro settanta e qualcosa -, ha i capelli neri scompigliati, l’incarnato è olivastro, i tratti affatto marcati e delle labbra sottili sulle quali vorrei passare le mie dita prima di.. “Ohi, ohi! Frena le tue fantasie sessuali Kyuhyun! Sei in aula”, penso mentre il ragazzo si presenta.
-Sono Kim Jongwoon, ho ventiquattro anni e mi sto laureando nell'insegnamento di ingegneria.-
Ecco, al diavolo il mio autocontrollo. Certe voci dovrebbero essere illegali in persone come lui! Come si fa ad avere una voce che incita al sesso e allo stesso tempo avere un corpo mozzafiato?!? Cazzo. I pantaloni mi cominciano a stare stretti.
 
 
-Kyuhyun-ah, la lezione è finita.- mi chiama Kangin sventolando una mano davanti al mio viso.
-E anche da un pezzo.- specifica Heechul mentre si osserva le unghie.
-Cosa?!? La lezione di matematica!- strillo alzandomi di scatto dalla sedia, destando l'attenzione dei pochi studenti rimasti in aula. E anche quella dell'insegnante e Jongwoon.
Rimango un attimo imbambolato, guardando Jongwoon sorridere mentre parla con il professore, e mi riscuoto dai miei pensieri sconci ricordandomi che il docente di matematica mi ucciderà. Esco dall'aula correndo, diretto all'aula di matematica senza aspettare i miei amici che hanno lezione nell'aula di fianco alla mia.
Quando arrivo in aula la trovo vuota. Rimango un attimo immobile, cercando di capire perché l'aula è vuo-. Oh. Li uccido. Giuro che li uccido. Anzi, prima uccido loro per non avermi fermato, e poi uccido me perché mi sono dimenticato che oggi il professore non c'è e che ha rinviato la lezione.
Sento delle risate soffocate dietro di me, mi giro e trovo Kangin che copre la sua bocca e quella di Heechul, cercando di non farsi sentire mentre ridono. Li trucido con lo sguardo e mi avvicino piano a loro.
-Potevate ricordarmelo.-
-Anche tu potevi ricordartelo. Ma hai deciso di perderti nei tuoi pensieri.- commenta Heechul dopo aver scostato la mano dell'altro.
-Ho fatto una figura di merda!- esclamo ricordando tutti li occhi puntati su di me. Soprattutto quelli del tirocinante.
-Oh tranquillo. I compagni sono abituati.- replica Heechul lanciandomi lo sguardo “sei sempre così”.
Mi metto un pugno in bocca per evitare di rispondergli. Me l'ha insegnato mia mamma quando ero piccolo. Un giorno, dopo essere tornato a casa con le nocche sbucciate perché avevo picchiato un mio compagno che aveva spinto a terra una nostra compagna, mia mamma mi aveva preso la mano e, con uno sguardo calmo, mi aveva detto di mettermi in bocca un pugno quando mi arrabbiavo. Da lì in poi è diventata un'abitudine alla quale tutti si sono abituati.
Dopo essermi calmato un po’, giro la testa per guardare i miei amici. Non l'avessi mai fatto! Jongwoon passa davanti a noi, lanciando uno sguardo alla porta alle mie spalle dove c'è scritto “AULA DI MATEMATICA”, poi guarda me e sorride. È lo stesso sorriso di prima! Sicuramente pensa che sono un rintronato interdetto. Apro la bocca per dire qualcosa ma lui ormai è fuori portata d'orecchio. Sospiro e torno a parlare coi miei amici che non si sono resi conto di niente. Come al solito.
 
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-Bene ragazzi, la lezione è finita.- sento dire da una voce vicino a me.
Spalanco gli occhi, cominciando ad agitarmi perché mi sono addormentato di nuovo a lezione. Ma davanti a me non c'è nessun insegnante e neanche compagno di corso. Sono seduto al tavolo della caffetteria con i miei amici che stanno ridendo perché stavo dormendo. Insomma, non è colpa mia se il vicino non mi lascia dormire!
Lancio un'occhiata che dovrebbe essere trucida ma i miei amici, dopo un attimo di silenzio, scoppiano a ridere peggio di prima. Minho mi circonda le spalle con il suo braccio e, dopo avermi dato un buffetto sulla guancia, mi raddrizza gli occhiali.
-Kyuhyunnie, non spaventi nessuno. E poi… scusa se ridiamo ma se ci pianti delle figure di merda non è di certo colpa nostra.- commenta lui sorridendo.
-Dai ragazzi, smettetela.- imploro, nascondendo il viso dietro le mani.
-D'accordo. Ma prima dicci a cosa stavi pensando.- dice Heechul con un sorrisetto malizioso sulle labbra. Mi viene voglia di picchiarlo.
-Niente.- mento.
Ovviamente nessuno dei miei amici mi crede ma non riprendono a sfottermi, e ringrazio Dio, le divinità, il fato - qualunque cosa riteniate giusta - per averli fatti desistere nell'intento di scoprire a che cazzo stavo pensando. Sì, a che cazzo. Merda, devo smetterla di fare questi pensieri. Soprattutto che riguardano una persona che non ho mai incontrato prima d'ora.
Siamo intenti a finire di mangiare - dopo che Heechul ha cercato di cominciare una guerra di cibo, senza riuscirci perché fermato da Leeteuk, un altro nostro amico - quando un ragazzo passa di fianco al tavolo. Il ragazzo guarda tutti i presenti e, fermandosi su di me, alza le mani al cielo.
-Finalmente ti ho trovato!- esclama mentre si avvicina a me. - Il professore di informatica mi ha detto di cercare un ragazzo particolare nel gruppo di amici di Heechul. Devi essere tu.-
-Cosa intendi per particolare?!- strillo arrossendo.
-Penso intendesse dire: occhiali, atteggiamento da nerd, vestiti larghi, capelli scompigliati. E mi ha detto che si chiama Kyuhyun, quello che devo cercare.- ribatte appoggiando le sue chiappe sul tavolo e incrociando le braccia.
-Sono io. Tu sei?-
-Sono Hyukjae. Ma non è importante ora.- dice prima di posare lo sguardo su Donghae, il cugino di Heechul. Si passa la lingua sulle labbra e sorride. - Il professore ti cerca. Ti vuole nel suo studio.- e con queste parole si alza, sparendo dalla caffetteria.
Cos'ho combinato questa volta?! L'ultima volta che mi ha chiamato nel suo studio è stato dopo che ho hackerato “senza volerlo” il sito dell’Università e ho inserito dei documenti falsi. Non ricordo di aver fatto qualcosa di sbagliato questo periodo.
Mi gratto la testa, ancora pensando a cosa ho fatto, mentre esco dalla caffetteria e cammino verso lo studio. Quando arrivo davanti alla porta sono giunto alla conclusione che non ho combinato niente di che. Perciò tiro un sospiro di sollievo e busso. Il professore mi fa entrare immediatamente.
-Si sieda.- mi dice, gesticolando verso la sedia davanti alla scrivania.
Quando mi accomodo, sento i peli sulla nuca rizzarsi. Di solito mi capita quando sono osservato ma so per certo che il professore non divide lo studio con qualcuno.
-Allora Kyuhyun, andiamo al sodo. Lei è il più bravo del corso ma c'è una cosa che non mi spiego.- commenta appoggiando le mani sulla scrivania. - Perché diamine nell'esame della settimana scorsa ha scritto “so le risposte ma non le scrivo”?!?-
Sapevo mi avrebbe chiesto questo. Cioè, sapevo l'avrebbe chiesto prima o poi. Apro la bocca per rispondere ma sento uno sbuffo alle mie spalle. Mi giro e incontro gli occhi dell'assistente dell'insegnante. Occhi neri, che luccicano alla luce artificiale della stanza. E le sue labbra. Le sue labbra sono fantastiche, anche se fisse sullo stesso sorrisetto di stamattina. Arrossisco e torno a fissare il professore.
-Allora?- insiste il professore togliendosi gli occhiali e grattandosi il ponte del naso.
-Vede.. Come posso dirlo.- comincio per poi fermarmi. Odio mentire ai docenti perciò opto per una mezza bugia. - La sera prima non sono riuscito a chiudere occhio perciò, all'esame, ho preferito dormire, visto che gli occhi mi si chiudevano da soli.-
Non è vero che non sia riuscito ad addormentarmi. Il fatto è che per colpa del vicino, mi sono svegliato alle due di notte e fino alle quattro non ho chiuso occhio a causa sua. Insomma, è colpa mia se al mio vicino piace scopare ininterrottamente?!?
Il professore mi guarda scettico. Probabilmente non sa se credere o meno alle mie parole e come dargli torto! Così, fa l'unica cosa sensata che gli è passata per la mente, ovvero dirmi che domani mi farà dare l'esame di nuovo. Non sono preoccupato; le cose le so. Spero solo che il mio vicino oggi decida di dormire.
 
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Chiunque sia lassù in cielo deve aver sentito la mia supplica. Strano a dirsi, ma il mio vicino, ieri, non.si.è.sentito! E quindi l'esame l'ho dato senza alcun problema. In realtà un problema c'era stato ma avevo evitato di guardare dalla sua parte. Perché era venuto ad assistere all'esame anche lui?! Forse perché doveva assicurarsi che non pagassi il docente? Andiamo, ho la faccia di uno che ne sarebbe capace? Comunque, ho evitato di guardarlo, anche se sentivo il suo sguardo fisso su di me. Probabilmente stava anche sorridendo!
-Quindi ti ha fatto fare l'esame di nuovo?!? E poi dici che non sei il cocco del prof…- commenta scherzando Minho mentre si siede di fianco a me.
Mettiamo in chiaro una cosa, cosicché i miei amici non pensino che non m'importa niente di loro. I miei amici non sono come me. Cioè, loro non sono dei nerd, anzi.. Minho è attaccante nella squadra di calcio dell'Università, Kangin è il capitano del team di Taekwondo, Donghae è nella squadra di basket, Leeteuk fa parte del Consiglio Studentesco e Heechul.. Beh, lui è la Diva dell'Università e nessuno gli va contro. Questo fa di me il classico amico nerd dei “fighi” dell'Università. Non mi lamento, però. Come amici sono fantastici e grazie a loro nessuno fa il bullo con me. Inoltre, durante l’ora di pranzo mangio al tavolo dei fighi. Ah, e poi ho anche due amici abbastanza fighi che abitano nel mio palazzo, ma non studiano qui perché stanno studiando per diventare cuochi.
-Minho, ti ricordo che sei più piccolo di me di due giorni, quindi non scassare i maroni e non dire cavolate.- rimarco sorridendogli.
-Alle volte mi domando se tu sia una specie di Jekyll.- ammette Heechul.
-Cioè?- domanda Kangin sollevando in sopracciglio.
-Nel senso che si comporta da innocentino ma poi, una volta lasciato libero, diventa una bestia. Magari se ti togli gli occhiali.- continua la Diva mentre avvicina le mani ai miei occhiali.
Gli scanso la mano in malo modo. - Heechul, non ti ci mettere anche tu! Senza occhiali non vedo niente.- preciso quando lo vedo assumere un finto sguardo ferito.
-A proposito…- comincia a dire Donghae. - Come mai oggi non hai sonno?-
-Oh, il fatto è che il vicino non si è fatto sentire ieri sera.-
I miei amici spalancano gli occhi. Visto che anche loro sanno che è da quando il vicino si è trasferito che non chiudo occhio o che dormo poco, deve essere scioccante sapere che per una serata si è dato una calmata.
-Sei serio?!?- strilla Leeteuk, richiamando l'attenzione dei ragazzi dei tavoli di fianco al nostro.
-Shhh, non c'è bisogno che tutta l'Università ti senta.- rispondo tappandomi le orecchie. Prima o poi mi lascerà sordo. O lui o Heechul.
Leeteuk apre bocca per rispondere ma io non lo sento. Tutti i miei sensi si sono spenti tranne quello della vista. E che vista. Davanti al mio tavolo sta passando l'assistente del docente di informatica e posso chiaramente vedere come è vestito: pantaloni neri di pelle aderenti, maglia bianca con lo scollo a v, converse nere e, per completare il tutto, una felpa nera aderente. Ma.. Ma perché?!?! Insomma, probabilmente sa di essere un figo allucinante che fa sbavare sia ragazze che ragazzi ma.. Non può vestirsi così!! Incita a saltargli addosso!
Probabilmente lo sto fissando troppo perché lo vedo girare la testa verso di me. Quando i nostri occhi si incontrano, sento come una scossa che mi attraversa tutto il corpo. Lo vedo sorridere - lui e il suo sorrisetto stupratore - e mimare delle parole.
Purtroppo i miei amici mi hanno dato una sberla in testa per farmi rinsavire. Mi guardo ai lati, trucidandogli tutti con lo sguardo, per poi tornare a guardare davanti a me. Di lui neanche l'ombra.
-Si può sapere perché stavi sbavando?!-
-Eh?!?! Stavo sbavando?!- ribatto girandomi a guardare Kangin.
-No, ma c'eri quasi.- risponde al suo posto Donghae.
-Io..- arrossisco. Non so cosa dire. Non posso saltare su e dire “stavo guardando una bomba di sesso passarmi davanti”. Cioè, posso dirlo ma non voglio. Comincerebbe il terzo grado ed è l'ultima cosa che voglio. - Pensavo al nuovo videogioco che voglio comprare.- questo pare calmarli. Insomma, abbastanza convincente come scusa, visto che sono un nerd con la mania per i videogame.
 
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-Kyu…- comincia a dire uno dei miei amici che abita nel mio palazzo ma fermandosi appena vede il mio viso adombrato.
-Che cos'è successo?!- domanda preoccupato il suo coinquilino.
-Ryeowook, Sungmin non sono dell'umore. Ho voglia di strozzare qualcuno.- ribatto mentre mi incammino verso l'Università.
-Ah non si nota mica.- dice sarcasticamente il più piccolo dei due.
-Perché questa insana voglia?- aggiunge curioso Sungmin.
-Quello.. Quell’incosciente del mio vicino ha fatto rumore tutta, TUTTA, la stramaledettissima notte!- squittisco stringendo i pugni.
-Perché non gli dici di piantarla? O almeno di ridurre le ore di divertimento.-
-Pensi mi darebbe retta, Wookie?- digrigno i denti mentre parlo.
-Ehi, calmo. Magari trovi una soluzione.- ribatte lui alzando le mani in segno di resa. Poi guarda l'ora. - Merda! Dobbiamo scappare Minnie!-
E senza ulteriori indugi scappano via, correndo verso la fermata dell’autobus. Io rimango un attimo fermo prima di riprendere a camminare, cercando di rilassarmi mentre mi ripeto in mente la definizione di codice binario.
 
 
-Signor Cho, se non alza immediatamente la testa la mando fuori dall'aula!- strilla il professore di informatica.
Prima di entrare in aula avevo deciso che in questa ora avrei dormito; tanto le cose le sapevo già. Così, mentre ci aveva dato il tempo di smanettare con il computer, avevo appoggiato la testa sulle braccia incrociate sul tavolo e avevo chiuso gli occhi. Peccato che il professore non fosse intenzionato a lasciarmi dormire.
-Faccio prima ed esco dall'aula da solo.- ribatto prendendo il mio zaino e dirigendomi fuori dall'aula, seguito dagli sguardi sorpresi di compagni e professore. Con la coda dell'occhio vedo che Jongwoon è l'unico che mi guarda con un sorrisetto, diverso da quello da stupratore che ha di solito.
Siccome non ho la minima idea di dove andare, decido di uscire nel giardino dell'Università e cercare un buon posto dove dormire. Bingo! Di solito non esco dalle mura dell'Università quindi è normale sorprendermi quando davanti a me trovo un salice piangente. Ha un tronco grosso e le fronde lo coprono tutto, come se fossero delle tende. Tutto pimpante mi appoggio al tronco dell'albero e chiudo gli occhi, preparandomi per dormire.
 
Sento una voce chiamarmi. Apro gli occhi e mi rendo conto che sono ancora sotto alle fronde dell’albero. Cerco la persona a cui appartiene la voce e mi trovo davanti Jongwoon, vestito come il giorno prima, che mi sorride dolcemente. Si avvicina a me cauto, come ad aver paura di spaventarmi. Si china davanti a me e porta la sua mano sinistra sulla mia guancia, cominciando ad accarezzarmi. Io non riesco a sbattere le ciglia, figurarsi muovere il corpo per sfuggire a quel contatto. Sono totalmente paralizzato, perso nei suoi occhi che, vedendoli finalmente da vicino, capisco che sono neri. Mi sfila gli occhiali, assumendo un sorriso malizioso. Faccio per parlare e spiegargli che senza occhiali non vedo niente ma lui mi interrompe. Solo qualche secondo dopo capisco che mi ha zittito con le sue labbra, in un leggero contatto. E io mi perdo ancora di più. Sono morbide, invitanti e scopro che ne voglio di più, perciò schiudo le labbra. Lui non si fa pregare e accoglie felicemente il mio invito, facendomi scappare un gemito che viene soffocato dal bacio. Sono talmente concentrato in tutto ciò, che non mi sono accorto che lui si è seduto sulle mie gambe distese e ha intrecciato le sue mani dietro il mio collo, approfondendo il bacio. Perdo completamente la cognizione di ciò che stiamo facendo e comincio a far vagare le mani sul suo corpo. Lui, per niente sorpreso da ciò, fa scivolare le mani lentamente sul petto e poi alla cintura dei pantaloni, dove comincia a sbottonare…
 
-Kyuhyun sei inquietante!- urla una voce al mio orecchio.
Apro gli occhi di scatto e mi trovo davanti i miei amici. Di Jongwoon neanche l'ombra. Quindi era tutto un sogno??? Merda! Mi sono eccitato per niente..
-Heechul, allontanati dal mio orecchio o ti castro.- minaccio, cercando di farmi prendere sul serio. Ma ovviamente stiamo parlando della Diva, che davanti a tutti ha la lingua biforcuta.
-Tu provaci, e ti scordi il mio silenzio sulla tua collezione di riviste.- evitando la parola “porno” che mi avrebbe fatto arrossire come un pomodoro davanti ai miei amici.
-Ora che non parli…- comincia Kangin, guardandosi ai lati.
-Perché gemevi nel sonno?!? Stavi facendo un sogno erotico?- continua per lui Leeteuk, seriamente preoccupato per la mia risposta.
Li guardo. Le mie guance saranno bordeaux, dal caldo che sento. Apro la bocca per parlare ma la richiudo. Proseguo così per un po’, probabilmente piantandoci la figura del pesce che annaspa a contatto con l’aria, ma le parole non vogliono uscire. Anche perché, cosa potrei mai dire a loro? “Guarda, stavo sognando che io e Jongwoon pomiciavamo, e forse andavamo oltre, sotto quest'albero.. “ No, non mi sembra una brillante idea.
-Non dircelo! Viviamo anche senza saperlo!- strilla Kangin tappandosi le orecchie e cominciando a parlare a voce alta.
-E chi vi diceva cosa stavo sognando?!?- ribatto alzandomi. Guardo l'orologio e poi i miei amici. - Io sono nel laboratorio. Ci vediamo dopo.-
Scappo da loro. Insomma, non voglio parlargli del sogno. È chiaro come il sole che l'assistente del professore mi attrae e anche tanto. Ma tra attrarre e piacere c'è di mezzo il mare.. Ma a chi voglio darla a bere! È dalla prima lezione che penso a lui, ai suoi occhi, ai suoi capelli, al suo fisico, al suo corpo sot.. FRENA I BOLLENTI SPIRITI! Sono in mezzo ad un'aula e sto incitando me stesso ad avere un problemino al basso ventre?!? Si può essere più squallidi? Per calmarmi, comincio a pensare alla definizione di codice binario.
 
Eccomi tornata con una nuova KyuSung.. Anche se devo dire che è più una YeKyu kekekeke 
Spero vi piaccia! 

 
   
 
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